finta cieca

LA STRATEGIA DELLA PENSIONE - LA MOGLIE DELL'AMMIRAGLIO MEDAGLIA D'ORO AL MERITO FA LA FINTA CIECA PER ANNI INCASSANDO ANCHE 200MILA EURO DI PENSIONE DI INVALIDITA’ – I CARABINIERI LA PEDINANO MENTRE VA AL MERCATO E A FARE SHOPPING E SCOPRONO CHE…

Marco Carta per www.ilmessaggero.it

 

finta cieca

A piedi nel traffico cittadino, attraversando la strada da sola, senza alcun indugio. Poi al mercato rionale dell'Olgiata, fra la frutta e le chincaglierie. Fino allo shopping sfrenato nel centro commerciale Porta di Roma. Vista da fuori, quella di Paola Morandi, moglie dell'ammiraglio Paolo Treu, medaglia d'oro al Merito di Marina, e figlia di Giacomo Morandi, ex banchiere della Banca Commerciale, sembrava una vita pienamente autonoma, senza alcuna limitazione.

 

Peccato che per l'Inps la donna fosse una cieca assoluta. «Atrofia ottica bilaterale da malattia di Leber», questa era la patologia degenerativa al nervo ottico diagnosticata nel 96 alla Morandi, che le avrebbe garantito di ricevere una pensione di invalidità e un'indennità di accompagnamento, 846 euro mensili, per un totale di circa 200mila euro: soldi che, secondo la procura, Paola Morandi dal 2009 avrebbe percepito in maniera indebita, tanto da ritrovarsi ora a processo per truffa.

 

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L'INDAGINE

Tutto ha inizio nel 2013 quando il suo nominativo viene estratto fra quelli forniti dall'ufficio provinciale dell'Inps e iniziano a sorgere i dubbi: Paola Morandi soffre di un deficit totale della vista, che le permette di percepire solo le ombre metu manu (ossia una distanza inferiore ai 30 cm)? Oppure, la sua situazione clinica sarebbe differente? A svolgere i controlli sono i carabinieri de La Storta che per mesi la seguono, annotando anomalie. Nell'ottobre 2013 restano sorpresi dalla facilità con cui si muove nel mercato rionale, «senza urtare le persone o gli ostacoli presenti».

 

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Poco dopo la vedono scegliere bigiotteria e un capo d'abbigliamento in esposizione dalle tonalità del tutto compatibili con quelle degli abiti indossati. In un'altra circostanza la scorgono fare shopping nel centro commerciale Porta di Roma «con disinvoltura sia nei movimenti che nella visione dei prodotti esposti». È immortalata pure dalla video sorveglianza interna: è ritratta mentre osserva l'abbigliamento provato dal suo accompagnatore.

 

La relazione dei militari è netta: «si deduce che Paola Morandi non riunisca i requisiti per poter essere considerata cieca assoluta». Tanto che l'indennità di accompagno a lei corrisposta dall'Inps, sarebbe stata «indebitamente percepita sin dal luglio 1996». E così «la signora che insegna a vivere con gli occhi chiusi» come era stata ribattezzata su alcune riviste che esaltavano il suo impegno nel volontariato in favore dei ciechi, si è ritrovata a processo per truffa. Per l'accusa, rappresentata nell'udienza di ieri dal vice procuratore Paola Giordano, Paola Morandi avrebbe «trasmesso all'Inps di Roma, che l'aveva convocata per una visita medica a verificare lo stato di invalidità - si legge nel capo d'Imputazione - la documentazione nella quale si dava atto, contrariamente al vero, dello stato di cecità assoluta». Cieca si, ma non del tutto. Una differenza non da poco, per Inps e procura, che ora le contestano una discreta somma a partire dal 2009: circa 200mila euro.

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