DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Paolo Mastrolilli per “la Stampa”
Ha 17 anni, non ha ancora finito il liceo, ma potrebbe già andare tranquillamente in pensione. Perché nelle pause pranzo Mohammed Islam gioca con i titoli in Borsa, e gioca oggi, gioca domani, ha accumulato un patrimonio valutato in 72 milioni di dollari.
La sua storia è così curiosa, che il magazine «New York» l’ha messa al dodicesimo posto nella sua edizione speciale annuale sulle «Ragioni per amare New York».
Mohammed è figlio di immigrati venuti dalla regione indiana del Bengala, e vive al Queens, ma nonostante tutti i problemi razziali e religiosi che persistono negli Stati Uniti, ha trovato il modo di farsi strada. A New York, infatti, esiste un programma per garantire l’istruzione pubblica gratuita di qualità per i ragazzi particolarmente dotati. Islam ha passato l’esame ed è entrato alla Stuyvesant High School di Manhattan, uno di questi istituti specialistici, dove in passato fra gli altri aveva studiato anche David Axelrod, il guru elettorale del presidente Obama.
Mohammed era attirato da Wall Street fin da bambino, e infatti a 9 anni si era messo ad investire nei titoli spazzatura, perdendo tutti i soldi che aveva accumulato dando ripetizioni ai compagni di scuola. «Ero rimasto paralizzato da quella esperienza», ha raccontato a «New York», ma poi si era imbattuto nella storia di Paul Tudor Jones, un miliardario che oggi sta al posto numero 108 nella graduatoria di Forbes degli americani più ricchi, ma in passato aveva perso somme enormi. «Paul Tudor Jones dice che si impara più dalle perdite che dai guadagni», e Islam lo ha preso in parola.
WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE
Ha ricominciato a giocare con i titoli, durante la ricreazione a Stuyvesant, e stavolta le cose sono andate meglio. Lui si limita a confermare che ha accumulato profitti «nella fascia alta delle otto cifre», ma gli analisti del settore sono più precisi e sostengono che ha un patrimonio personale di 72 milioni di dollari. Si capisce, ad esempio, dal fatto che ha comprato una magnifica Bmw, nonostante non possa guidarla perché non ha ancora l’età per avere la patente. Mangia sempre da Morimoto, spendendo 400 dollari a volta perché ama il caviale. Ha pure affittato uno spettacolare appartamento a Manhattan, ma i genitori non gli permettono di trasferirsi, almeno fino a quando avrà preso il diploma e cominciato l’università, come tutti gli altri ragazzi americani.
Lui per ora abbozza, ma non ha alcuna intenzione di ritirarsi. Anzi, a giugno, quando compirà 18 anni, vuole fondare un hedge fund con i suoi amici: «Il nostro scopo è creare una specie di fratellanza, di persone connesse e influenti. Come i fratelli Koch», ossia i petrolieri Charles e David che valgono 40 miliardi a testa.
Il suo obiettivo è intascare il primo miliardo entro un anno, con una chiara strategia basata sulla finanza: «Cosa muove il mondo? I soldi. Se i soldi non scorrono il business non va, l’innovazione non avviene, e quindi non ci sono prodotti, investimenti, crescita e lavoro». A far girare questa macchina ci penserà lui, Mohammed, che il «New York Post» ha già soprannominato «il lupo adolescente di Wall Street».
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