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IL MOSSAD SI ERA OPPOSTO AL RAID ISRAELIANO IN QATAR: TEMEVA LE CONSEGUENZE SUL NEGOZIATO CON I PALESTINESI E I CONTRACCOLPI SUI RAPPORTI CON L'EMIRO, CHE HA FATTO A LUNGO IL LAVORO SPORCO OSPITANDO E MEDIANDO CON I CAPI DI HAMAS - L'EX CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'IDF, HALEVI, HA AMMESSO CHE LE VITTIME DELLA GUERRA A GAZA, TRA MORTI E FERITI, SONO “OLTRE 200 MILA” – NETANYAHU CONTINUA A RACCONTARE BALLE: “STOP ALLA GUERRA, SE UCCIDIAMO I LEADER DI HAMAS”. E I PARENTI DEGLI OSTAGGI REPLICANO: “IL VERO OSTACOLO AL RILASCIO DEI RAPITI SEI TU, CHE FAI SALTARE OGNI INTESA PER RESTARE AGGRAPPATO AL POTERE” - DOMANI I LEADER DEL MONDO ARABO E MUSULMANO SI RIUNISCONO IN QATAR PER CONDANNARE LO STATO EBRAICO…
1 - L'EX CAPO DELL'IDF "A GAZA 200 MILA TRA MORTI E FERITI"
Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”
[…] La situazione è disastrosa, i bombardamenti sono senza sosta […] a Gaza City.
Gli attacchi dell'Idf non lasciano scampo, i palazzi cadono uno dopo l'altro, si accasciano sulle tende degli sfollati, inondano l'aria di fumo, macerie, pezzi di corpi. Solo ieri altri 66 morti in tutta la Striscia, riferiscono fonti mediche.
Il ministro della Difesa Katz rivendica l'"uragano" che costringe i «gazawi a evacuare e dirigersi a sud». L'evacuazione di cui parla è l'esodo forzato di migliaia di persone, amputati, nonni, bambini, che si spostano a piedi o su carretti pieni di borsoni e sacchi. L'esercito tiene il conto, a dimostrare che l'operazione "funziona": «Più di un quarto del milione di residenti ha lasciato Gaza City», e anche su questo è battaglia con Hamas.
proteste contro benjamin netanyahu in israele 13
L'ufficio media del governo di Gaza scrive: «Oltre un milione di palestinesi rifiutano lo sfollamento forzato da Gaza e dal nord al sud, poiché l'occupazione dichiara che lo sfollamento sarà senza ritorno. Quasi 68.000 persone sono state costrette a spostarsi verso sud sotto bombardamenti, genocidi e minacce, eppure più di 20.000 erano tornate nelle loro aree di origine entro giovedì sera, dopo aver scoperto che nella parte meridionale di Gaza mancano persino i beni di prima necessità».
Nello scontro tra propagande, restano sul terreno le vite dei palestinesi. Il bilancio ufficiale delle vittime fornito dalle autorità di Gaza controllate da Hamas - 64.718 palestinesi uccisi e 163.859 feriti - che il governo israeliano ha sempre accusato di essere falsato, e che l'Onu invece considera sottostimato, trova inaspettate conferme.
L'ex capo di stato maggiore dell'Idf, Halevi, ha ammesso durante un incontro nel sud di Israele che le vittime della guerra a Gaza, tra morti e feriti, sono «oltre 200.000». Questa, ha detto, «non è una guerra gentile. Ci siamo tolti i guanti fin dal primo minuto. Purtroppo non prima», intendendo prima del 7 ottobre.
BIN SALMAN CONTRO L'ATTACCO DI ISRAELE IN QATAR
La guerra infuria ma nemmeno gli israeliani capiscono più con quale obiettivo. Ieri migliaia di persone sono tornate in piazza a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi. «Netanyahu è l'ostacolo all'accordo», denunciano. Il premier invece dice che basterebbe eliminare i capi di Hamas in Qatar per «porre fine alla guerra», perché sono loro «che hanno bloccato tutti i tentativi di cessate il fuoco».
benjamin netanyahu HERZI HALEVI
E' l'ammissione esplicita che l'operazione contro Doha è fallita, i leader del gruppo islamista sono vivi. L'attacco contro un paese non-nemico era stato osteggiato dal Mossad, scrive il Wall Street Journal, preoccupato dalle conseguenze sul negoziato e sui rapporti con l'emiro che ha fatto a lungo il lavoro sporco ospitando e mediando con i capi di Hamas. Netanyahu l'ha voluto lo stesso, e domani da Doha, dove si riunisce il consiglio del Golfo, potrebbe arrivare una prima risposta, mentre in Israele è atteso il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.
proteste contro benjamin netanyahu in israele 8
2 - GAZA CITY, 280 MILA IN FUGA NETANYAHU: “STOP ALLA GUERRA SE UCCIDIAMO I LEADER DI HAMAS”
Estratto dell’articolo di Fabiana Magrì per “la Stampa”
«L'uragano continua a colpire Gaza. La torre del terrore Burj al-Nour crolla e gli abitanti di Gaza sono costretti a evacuare e spostarsi verso Sud». È la sintesi della giornata nelle parole – dai toni sempre più aggressivi – del ministro della Difesa Israel Katz. A Gaza Israele espande i bombardamenti e spinge ancora la popolazione della City a fuggire. Le stime aggiornate dell'esercito parlano di 280 mila sfollati.
[…] «Questa non è una guerra gentile. Abbiamo tolto i guanti fin dal primo minuto. Purtroppo non prima», ha detto l'ex capo di Stato Maggiore Herzi Halevi […] suggerendo che Israele avrebbe dovuto adottare una linea più dura a Gaza ben prima dell'attacco del 7 ottobre. «Ci sono 2,2 milioni di persone a Gaza – ha detto ancora – oltre il dieci per cento sono state uccise o ferite. Stiamo facendo tutto nel rispetto del diritto internazionale».
Intanto in Qatar, da fonti vicine ad Hamas trapela che il capo negoziatore, il Khalil al-Hayya principale obiettivo del raid, è rimasto «ferito nell'attacco israeliano». È pur vero che non si precisa la gravità delle sue condizioni. Nemmeno con la sua onda d'urto l'attacco israeliano, che martedì ha sventrato i muri della villa di Hamas a Doha, sembra aver leso la leadership del gruppo in modo tale da poter rivendicare un successo concreto.
«Sbarazzarsi di loro eliminerebbe il principale ostacolo al rilascio di tutti i nostri ostaggi e alla fine della guerra», scrive su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Le famiglie degli ostaggi gli replicano: altro che Hamas a Doha, il vero ostacolo al rilascio dei rapiti sei tu, che – lo accusano – fai saltare ogni intesa «per restare aggrappato al potere».
L'unico "effetto farfalla" del raid di Doha […] è uno tsunami politico: domani i leader del mondo arabo e musulmano si riuniscono in Qatar per condannare lo Stato ebraico. Il "vertice d'emergenza" riflette «un'ampia partecipazione araba e islamica» di fronte alla «vile aggressione di Israele», dice alla Qatar News Agency il portavoce del ministero degli Esteri, Majed al-Ansari.
Oggi gli sherpa dovranno elaborare una bozza di risoluzione sull'attacco israeliano allo Stato del Qatar per tracciare le linee rosse che domani i leader prenderanno in esame. Secondo indiscrezioni trapelate sui media, l'Egitto potrebbe sfruttare l'onda di sdegno e preoccupazione per ottenere il sostegno per una forza araba in stile Nato.
[…] Con l'ok alla missione "Vertice di Fuoco", Netanyahu ha scontentato tutti. Perfino il direttore del Mossad, secondo indiscrezioni rivelate dal giornalista israeliano Amit Segal il giorno dopo il raid e confermate da ulteriori indagini del Washington Post, si sarebbe opposto all'eliminazione della leadership di Hamas nelle attuali circostanze. L'Istituto, nonostante Qatar e Israele non abbiano relazioni diplomatiche formali, ha un ufficio a Doha e ha costruito un dialogo per negoziare con Hamas attraverso il Paese del Golfo.
Le riserve del Mossad e il rifiuto di eseguire la missione avrebbero obbligato l'ostinato Netanyahu a far alzare i caccia dell'aeronautica.
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