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Dario Del Porto e Conchita Sannino per “la Repubblica”
il funerale di fortuna loffredo a caivano
Il mostro è in mezzo a loro. In questo orrore che conta già due bambini morti, Chicca e Antonio, entrambi volati giù dallo stesso palazzo, arriva la prima tragica certezza. La bambina, Fortuna Loffredo, sei anni, detta Chicca, ha subìto abusi: «reiterati». Tutto nell’omertà di un rione dove, secondo gli inquirenti, potrebbero esserci altri bambini sottoposti a violenza.
Accade tra i viali scoloriti, i pianerottoli con la musica a tutto volume e gli uscii sempre aperti di un ghetto per disperati, detenuti, ex tossici, ragazze che si prostituiscono o che restano incinte a 12 anni: un posto chiamato per paradosso Parco Verde, a Caivano, simbolo del degrado nella cintura settentrionale di Napoli. Oltreché storica piazza di spaccio dell’hinterland.
Per la morte di Chicca, si indaga sulle ipotesi di omicidio volontario e violenza sessuale. E scatta la caccia ad «alcune figure sospette», forse anche a una donna. Tocca alla Procura di Napoli Nord dar loro un volto e un nome. Sulla bimba precipitata, lo scorso 24 giugno, dal settimo o dall’ottavo piano, c’è la relazione del medico legale Nicola Balzano a confermare gli atroci sospetti di magistrati e carabinieri: quella bambina è stata vittima di «violenze croniche», fino a due settimane prima della fine. Questo significa anche che non c’è più il Dna del pedofilo sulla scena.
Chicca è morta per «schiacciamento »: verosimilmente lanciata giù, ancora presto per capire da chi, e soprattutto perché. Lo stesso procuratore capo Francesco Greco, che coordina la difficile inchiesta del pm Federico Bisceglia, si affretta a precisare: «Purtroppo i fatti per ora non ci offrono certezze: i due elementi potrebbero essere anche slegati. Sembra che Fortuna sia stata vittima di abusi ma potrebbe essere stata lanciata giù da un’altra persona per altri motivi ».
Famiglie spezzate. Come quella in cui viveva Chicca. Sua madre, Domenica Guardato detta Mimma, 26 anni e tre figli avuti da compagni diversi (entrambi detenuti), sembra aver finito lacrime e rabbia. «Se c’è un mostro, sta in mezzo a noi. Se fosse vero che Chicca è stata violentata, allora me l’avrebbero uccisa due volte. Ma io voglio vedere quelle carte per crederci. E se sapessi chi è stato, gli taglierei la testa con le mie mani», promette. «Ho il cuore spezzato in due — dice — Tutto quello che chiedo, da quando lei non c’è più, è giustizia, solo giustizia. Se non me la danno, faccio da sola. Era troppo bella, Chicca. Per invidia, me l’hanno uccisa. Per invidia ».
Una vicenda che diventa agghiacciante se si collega all’analoga “disgrazia” che colpì, un anno e mezzo fa, il fratellino della sua migliore amica: Antonio Giglio, quattro anni, volato anche lui dagli ultimi piani. Sua madre, Marianna Fabozzi, 30 anni, è indagata - ma dalla Procura di Napoli, e i due fascicoli restano distinti - per omicidio colposo, per non aver vigilato.
era vittima di abusi la bambina morta a caivano cadendo dal balcone
Marianna è stata anche l’ultima a vedere, in casa sua, Chicca che era andata a giocare con l’amichetta. Ma ha sempre dato versioni ritenute contrastanti su questo elemento. Poi Marianna, forse vittima dell’ostracismo del rione, ha abbandonato quella casa, lasciando lì sua figlia con la nonna. «Un rione pieno di bambini, ma in gran parte abbandonati a se stessi», dicono in altre famiglie.
Pm e carabinieri hanno ascoltato anche due compagni di scuola della piccola Chicca: con tutte le garanzie e l’assistenza psicologica. Ma a colpire un investigatore è stato «l’atteggiamento diffuso di omertà e paura ». Addirittura un altro bimbo, mentre era in braccio a sua madre, si è voltato verso di lei: «Io non parlo, digli tu come si chiama mio padre».
domenica guardato, 27 anni, madre di fortuna, 6 anni
Ma possibile che Mimma non si fosse mai accorta delle violenze subite da Chicca? Lei risponde: «Eravamo state dalla pediatra poco prima, per la febbre, e un po’ di bruciore nelle parti intime. Non era emerso nulla».
Il pm sente anche la pediatra, che smentisce: «Ho visitato la bimba solo per un banale episodio di febbre, e tosse». In compenso, la dottoressa rivela che il rione ha un picco di disagi psichici tra i bambini: con corollario di indennità di poche centinaia di euro, un sussidio, un misero ammortizzatore per quelle famiglie. Dove forse altri bambini rischiano.
bimba cade da balcone e muore nel napoletano
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