FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
«Quello che è successo è pazzesco, mai accaduto prima in Versilia. È il segnale di una preoccupante escalation di violenza». Daniela Santanchè, ieri a Marina di Pietrasanta, è ancora sconvolta dai racconti dei dipendenti del Twiga, tra i locali più mondani della Versilia, di cui è proprietaria assieme a Flavio Briatore, che ieri sono stati vittime di una rapina a mano armata.
«Sono entrati all' alba - racconta ancora l' imprenditrice ed ex parlamentare -. Armi in pugno e volto scoperto, sono andati dritti negli uffici dell' amministrazione perché, ne sono convinta, conoscevano il locale alla perfezione. E si sono fatti consegnare i soldi con una freddezza incredibile».
Il bottino della rapina è di 20 mila euro. Ma non sono i soldi a preoccupare i proprietari del Twiga. «È un segnale terribile, un precedente odioso e preoccupante - continua Santanchè -. Metteremo guardie armate davanti al locale e ci dispiace molto. Ma purtroppo questa è la situazione».
Come in un improbabile saloon, i banditi sono entrati al Twiga alle 6.30. Erano due. Uno di loro aveva un paio di occhiali da sole. Hanno immobilizzato un paio di dipendenti, sono entrati nell' ufficio dell' amministrazione e si sono fatti consegnare l' incasso della serata. Poi sono scappati.
Mario Cambiaggio, gestore del locale e cognato di Briatore, ha raccontato che alcuni ragazzi dello staff hanno cercato di inseguire i banditi, ma quando si sono avvicinati e stavano per tentare di catturarli, un malvivente si è fermato e ha puntato la pistola contro di loro. I rapinatori sono poi saliti su una Matiz con targa rubata.
FORTE DEI MARMI IL TWIGA DI BRIATORE
Una rapina atipica. Non solo perché i banditi hanno agito a volto scoperto infischiandosene delle videocamere di sorveglianza e hanno esibito una freddezza da professionisti, ma per la finalità del colpo che ha fruttato una cifra modesta, almeno nella valutazione dei rischi, quei 20 mila euro trafugati dalla cassa degli introiti del sabato sera.
Polizia e carabinieri credono che i rapinatori conoscessero non solo benissimo la mappa del locale ma anche le abitudini dei clienti del Twiga, che amano trattenersi nel giardino e nel parcheggio sino al mattino. Quasi certamente si sono nascosti nelle vicinanze, si sono assicurati che anche l' ultimo cliente fosse uscito e poi sono entrati, senza compiere il minimo errore. Ma senza curarsi delle videocamere. Che potrebbero essere decisive per le indagini. Da ieri gli investigatori stanno esaminando i fotogrammi. E non è escluso che ci fosse un terzo bandito, il basista, appostato nelle vicinanze del Twiga per poi aiutare i complici a fuggire.
Il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, ieri ha denunciato la perenne carenza negli organici di polizia e carabinieri nella zona, ma ha anche rassicurato i turisti. «La Versilia è sicura - ha detto - . La rapina al Twiga è un episodio isolato».
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