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Sean Braswell per Ozy
Nel racconto “Ricordo Babilonia”, pubblicato da Playboy nel 1960, la leggenda della fantascienza Arthur C. Clarke immaginò - anni prima del lancio dei satelliti della comunicazione e dei video on demand per adulti - uno scenario in cui le forze cinesi e russe cospiravano per fare il lavaggio del cervello agli americani, usando propaganda e mandando film porno nei loro salotti. L’agente comunista del racconto pubblicizzava: «Non esisterà più censura. Il cliente potrà avere ciò che vuole, direttamente a casa. Porta chiusa, tv accesa, e nessuno della famiglia lo verrà a sapere».
Clarke in pratica predisse il consumo del porno, salvo che la censura sarebbe durata ancora a lungo e proprio imposta da un paese come la Cina. E’ indubbio che il porno abbia fatto sviluppare la tecnologia. Come la guerra e le attività umane più controverse, il porno è sempre presente e sempre redditizio, un giro d’affari che solo in America nel 2014 ha generato 13 miliardi di dollari (Hollywood ne ha incassati 8).
Il desiderio di consumare la pornografia con più riservatezza e meno sforzo è stata la forza trainante della comunicazione. Il sesso ha alimentato la creatività e il commercio sin dall’epoca preistorica. Nelle grotte, insieme a cervi e bisonti, ci sono disegni di seni, deretani e giganteschi falli. Si ritrovano sui muri di Pompei e nei templi indiani, nei libri sin dalla nascita della carta stampata, sulle foto sin dal 1839.
Consumatori e pornografi si accorsero subito del potenziale del mezzo visivo e dei profitti generati dalle immagini censurate. Da quel momento tutto è stato volto a cambiare le leggi, a ridurre le restrizioni e ad investire per cancellare lo stigma sociale: prima le riviste, poi il cinema e le videocassette.
Questa disponibilità dei consumatori a pagare pur di tutelare la privacy, ha aiutato la diffusione di ogni nuova tecnologia, a cominciare dalla pay-per-view introdotta negli alberghi, fino ad arrivare allo streaming, alla condivisione peer-to-peer. Insomma tutte le attività del moderno internet furono inizialmente create per soddisfare i bisogni dell’industria pornografica.
E’ l’infrastruttura che oggi rende possibile il guardare la televisione, comunicare fra parti diverse del pianeta, ricevere e dare notizie. Non esageriamo se diciamo che la pornografia ha giocato un ruolo chiave nell’espansione della democrazia e del libero pensiero. Se volete salvare il mondo, invece che a soldati e legislatori, rivolgetevi ai pornografi.
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