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Arturo Zampaglione per "la Repubblica"
Inaugurato nel Colorado assieme ai botti di fine anno, il «grande esperimento della marijuana», come lo chiama il New York Times, sta contagiando velocemente altri stati americani. E dopo molte titubanze anche Andrew Cuomo, governatore democratico di New York, si è deciso ad autorizzare lo spinello ad uso medico.
«Sarà però limitato ai malati di cancro o glaucoma», ha spiegato un collaboratore. Come dire? Non basterà un semplice mal di schiena per ottenere la ricetta, come invece è il caso in California. E saranno solo venti ospedali statali a poter distribuire la "medicina". Eppure la svolta del governatore italo-americano metterà in moto un meccanismo che in altre parti degli Stati Uniti ha già portato alla legalizzazione della marijuana ad uso ricreativo.
Dal primo gennaio sono stati aperti nel Colorado i primi negozi con la licenza, dove ogni maggiorenne può comprare l'erba da fumare, fino a un massimo di una oncia per i residenti nello stato e di un quarto di oncia per gli altri. La legalizzazione ha portato a una corsa agli acquisti: in 6 giorni i 34 negozi ufficiali hanno quasi esaurito le scorte.
Lo stato di Washington imboccherà la stessa strada nel corso del 2014, mentre lo spinello a uso medico è ormai regolamentato in venti stati. Nonostante il suo spirito "liberal", invece, e soprattutto a dispetto dell'82 per cento dei suoi cittadini favorevoli alla liberalizzazione delle canne, lo stato di New York aveva tenuto finora un atteggiamento molto rigido. Le leggi anti-droga restano tra le più severe del paese e 450mila persone sono state incriminate nell'ultimo decennio per reati legati alla marijuana.
Cattolico, figlio di Mario Cuomo, che fu anche lui governatore di New York (ed ex-aspirante alla Casa Bianca), Andrew era stato finora molto prudente. Ma è probabile che la rapida ascesa politica del neosindaco di New York Bill de Blasio, che è molto a sinistra e potrebbe fargli concorrenza nell'elettorato democratico, abbia convinto Cuomo a prendere queste posizioni più aperte sugli spinelli.
Pur avendo riferito per primo, ieri, della svolta del governatore, che sarà ufficializzata in settimana, il New York Times continua ad avere una posizione relativamente neutrale sulla legalizzazione della marijuana. Ieri ha ospitato le osservazioni scettiche di un suo commentatore di punta, David Brooks. E in un editoriale il quotidiano ha detto che l'"esperimento" del Colorado dovrà servire da test per una eventuale liberalizzazione al livello nazionale, verificando che serva a ridurre davvero il mercato nero e il consumo di alcool.
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