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NON SOLO FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE, ANCHE L’AD DI UNICREDIT ANDREA ORCEL E’ STATO SPIATO CON IL SOFTWARE “GRAPHITE” DI PARAGON – IL TUTTO MENTRE IL BANCHIERA ERA AL CENTRO DEL RISIKO BANCARIO, IMPEGNATO NELL'OFFERTA SU BANCO BPM E IN PARALLELO NELLA SCALATA NEL CAPITALE DELLA TEDESCA COMMERZBANK, DUE OPERAZIONI AVVERSATE DAI RISPETTIVI GOVERNI (PECCATO CHE LA GERMANIA NON ABBIA UN CONTRATTO CON PARAGON E DUNQUE LO SPIONAGGIO DA DOVE ARRIVA?) – CHI HA SPIATO QUALI INFORMAZIONI CERCAVA? – COME DAGO-DIXIT, I MANDANTI NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SERVIZI DI SPIONAGGIO SOLO AD AUTORITÀ STATALI (E SONO NUMEROSI GLI “ATTENZIONATI” DAL SOFTWARE, A PARTIRE DAI GIORNALISTI) – EPPURE IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, CHE HA LA DELEGA AI SERVIZI, HA RESPINTO L'ACCUSA DI AVER SPIATO I CRONISTI. E ALLORA CHI E’ STATO? E PER CONTO DI CHI?

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CHI HA SPIATO CALTAGIRONE? QUALI INFORMAZIONI VOLEVA RACCOGLIERE? PER QUALE UTILIZZO? - LA NOTIFICA SUL TELEFONO DEL PROPRIETARIO DEL “MESSAGGERO” CHE LO AVVISAVA DI ESSERE DIVENTATO BERSAGLIO DI UNO SPYWARE È ARRIVATA LO SCORSO GENNAIO: COME MAI VIENE PORTATA ALLA RIBALTA SOLO OGGI E NON DAL SUO QUOTIDIANO ROMANO MA DALLA TORINESE “LA STAMPA”? - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI DEL FINANZIERE STRIANO ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN QUALCHE SCANTINATO), ANCHE NEL PASTICCIACCIO BRUTTO DI “CALTASPIA” I MANDANTI NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SERVIZI DI SPIONAGGIO SOLO AD AUTORITÀ STATALI – QUINDI: CHI AVEVA INTERESSE A FICCARE IL NASO NELLA VITA E NEGLI AFFARI DEL PROTAGONISTA DEL RISIKO BANCARIO E AZIONISTA IMPORTANTE DI MPS, MEDIOBANCA E DELLE ASSICURAZIONI GENERALI, TANTO CARO AL GOVERNO MELONI? – NELLA ROMA POTENTONA NON È MAI ANDATO FUORI CORSO QUEL SAGGIO DETTO CHE RECITA: ‘’FIDARSI È BENE, MA NON FIDARSI È MEGLIO”…

https://www.dagospia.com/politica/spiato-caltagirone-quali-informazioni-voleva-raccogliere-per-quale-450100

 

Estratto dell’articolo di Raffaele Angius Gianluca Paolucci per “la Stampa”

 

andrea orcel

Anche Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, è stato "attenzionato" con il software spia Graphite di Paragon. Il tutto mentre il banchiere era una delle figure centrali del risiko bancario, impegnato nell'offerta su Banco Bpm e in parallelo nella scalata nel capitale della tedesca Commerzbank, due operazioni avversate dai rispettivi governi.

 

Secondo quanto ha potuto verificare un'inchiesta de La Stampa e IrpiMedia, la scorsa primavera Apple ha notificato la possibile compromissione del dispositivo di Orcel. Il suo nome si aggiunge a quello di Francesco Gaetano Caltagirone, a sua volta attaccato tramite il software spia prodotto dall'azienda di Tel Aviv e nella esclusiva disponibilità delle agenzie di intelligence di diversi Paesi, tra i quali l'Italia.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Se finora lo scandalo Paragon è stato prevalentemente legato al mondo del giornalismo e dell'attivismo, con vittime tra i giornalisti di Fanpage e i membri della Ong Mediterranea, il coinvolgimento di Orcel e Caltagirone nell'elenco dei bersagli toglie ogni dubbio sul fatto che lo strumento cibernetico - col quale è possibile ottenere l'accesso da remoto al dispositivo di un bersaglio - sia stato usato anche per controllare la finanza italiana. Per di più in una fase cruciale della sua storia, con un complesso riassetto avvenuto sotto l'egida del governo destinato a cambiare il potere finanziario del Paese.

 

[…] Non risulta che la Germania abbia un contratto con Paragon.

 

SPYWARE PARAGON

Alle 14 del 29 aprile 2025, il colosso di Cupertino ha inviato il medesimo messaggio a un numero imprecisato di utenti in tutto il mondo: «Notifica di minaccia. Apple ha rilevato l'attacco di uno spyware mercenario mirato contro il tuo iPhone». Secondo quanto appreso da IrpiMedia è questo il messaggio ricevuto da Orcel e che ha messo in allarme i vertici di Piazza Gae Aulenti. La medesima comunicazione era arrivata anche al giornalista italiano Ciro Pellegrino, che ha subito denunciato l'accaduto sulla propria testata, Fanpage.

 

ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

A fine novembre 2024, Unicredit ha lanciato un'offerta su Banco Bpm. Una operazione da 10 miliardi di euro, per la quale il governo ha fin da subito manifestato la propria contrarietà.

 

Nel settembre precedente, la stessa Unicredit aveva acquistato azioni Commerzbank durante un collocamento e annunciato l'intenzione di salire ulteriormente. Causando in questo caso l'ira di Berlino. In gennaio, nel governo si inizia a concretizzare l'ipotesi dell'utilizzo del Golden power che verrà varato il 18 aprile. In parallelo, si sono sviluppate le altre operazioni del risiko.

ANDREA ORCEL FOTO LAPRESSE

 

Ad aprile, la banca guidata da Orcel è arrivata a detenere il 6,7% del capitale di Generali, sostenendo all'assemblea la lista presentata da Caltagirone e marcando un cambio di direzione rispetto alla linea di non intervento, sostenendo di fatto la cordata contraria a Mediobanca.

 

In estate, un pacchetto di azioni Mediobanca della stessa Unicredit viene conferito all'offerta di Mps. A gennaio, un allarme simile ma questa volta proveniente da Whatsapp, era stato ricevuto da Caltagirone, dal direttore di Fanpage Francesco Cancellato e da altri. L'analisi tecnica svolta sul dispositivo di Pellegrino, eseguita dagli esperti del Citizen Lab di Toronto, permette di rilevare tracce di Graphite all'interno dello smartphone.

luca casarini

 

[…] Tra i suoi utilizzatori anche il governo italiano che, a seguito di un'indagine del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, incaricato di monitorare il comportamento dell'intelligence nazionale) aveva dovuto ammettere di aver utilizzato proprio Graphite per tenere sotto controllo alcuni membri della Ong Mediterranea, Beppe Caccia e Luca Casarini. Tuttavia, il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega ai servizi, aveva respinto l'accusa di aver spiato anche i giornalisti. Di tale attività non sono effettivamente emerse tracce durante l'indagine del Copasir.

 

Di tutte le vittime di Graphite si conoscono solo quelle che hanno dichiarato pubblicamente di aver ricevuto la notifica. Caccia, Casarini, Cancellato e Pellegrino in primis, ma anche Roberto D'Agostino e Eva Vlaardingerbroek. I casi di Orcel e Caltagirone segnano un ennesimo salto in avanti nella vicenda di Paragon, dove le domande senza risposta e i punti oscuri restano ancora troppi.

CIRO PELLEGRINOFRANCESCO CANCELLATO