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NON SOLO TRUMP: SI ALLUNGA L’ELENCO DEI POTENTONI CHE AVEVA UN RAPPORTO CON JEFFREY EPSTEIN - DALLE MAIL EMERGE COME LA RETE DEL FINANZIERE PEDOFILO NON AVESSE CONFINI: SI VA DALL’EX SEGRETARIO AL TESORO LARRY SUMMERS AL PRINCIPE ANDREA, PASSANDO PER IL MILIARDARIO PETER THIEL, LA MOGLIE DI WOODY ALLEN, IL CONSIGLIERE DI TRUMP STEVE BANNON, L'AMBASCIATORE RUSSO ALL'ONU VITALY CHURKIN E IL PRINCIPE SAUDITA MOHAMMED BIN SALMAN - TUTTI AVEVANO QUALCOSA DA CONFIDARE NELLE CONVERSAZIONI CHE SPAZIAVANO DAL SESSO ALLA GEOPOLITICA E…

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Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per "la Repubblica"

 

le mail di jeffrey epstein

Scorrendo i file del caso Epstein, la domanda che sorge spontanea è chi non parlasse con lui tra le élite dei ricchi e potenti, americani e non. Dall'ex segretario al Tesoro Larry Summers al principe Andrea, passando per il miliardario digitale Peter Thiel, la moglie di Woody Allen, il consigliere di Trump Steve Bannon, l'ambasciatore russo all'Onu Vitaly Churkin, il principe saudita Mohammed bin Salman o il segretario generale del Consiglio d'Europa Thorbjorn Jagland, tutti avevano qualche vizio privato o pubblica virtù da scambiare col finanziere pedofilo.

DONALD TRUMP - INGRID SEYNHAEVE - JEFFREY EPSTEIN

 

Per non parlare poi del giornalista Michael Wolff, che in pratica gli faceva da consigliere, istigandolo prima a lasciare che Donald «si impiccasse» al proprio rapporto con Jeffrey, e poi a sfruttare le porcherie di cui era a conoscenza per tenerlo al guinzaglio. L'unico che non comunicava con lui via mail era Trump, non perché non gli parlasse di persona fino a quando erano rimasti amici, ma perché in generale - e saggiamente, verrebbe da osservare ora - non amava quel mezzo troppo tracciabile per dialogare.

 

Summers aveva chiesto a Epstein persino consigli sul sesso femminile, di cui peraltro aveva bisogno, visto che la sua misoginia gli era costata la presidenza di Harvard, per commenti simili a quelli fatti con Jeffrey: «Le donne possiedono metà dell'intelligenza mondiale, però sono più della metà della popolazione».

larry summers

 

E poi, quasi per consolare l'amico, ormai finito nei guai per le molestie: «Mi domando come mai l'élite americana pensi che aver ucciso tuo figlio sia irrilevante per l'ammissione ad Harvard, ma se ci hai provato dieci anni fa con un po' di donne non puoi più lavorare da nessuna parte».

 

[…] Summers aveva chiesto a Epstein se «i russi hanno robe compromettenti su Donald», per come si era prostrato davanti al capo del Cremlino. Poi aveva commentato che in Arabia «lo considerano un clown». […]

J

principe andrea

effrey aveva anche dato questo consiglio a Jagland: «Suggerisci a Putin di far parlare Lavrov con me», per avere dritte su Trump.

 

Del resto, un contatto con i russi c'era già stato, attraverso il loro effervescente ambasciatore all'Onu: «Bello l'incontro con Churkin».

 

jeffrey epstein larry summers

Epstein era in costante contatto anche con Bannon, a cui aveva proposto di organizzare una visita in Europa: «Posso farti incontrare molti leader, ma devi passarci del tempo». Il consigliere del presidente lo aveva difeso dalle accuse sessuali, affermando che «non ho mai visto una jihad come quella in corso contro di te, e di robe strane io ne ho viste un sacco».

 

Il principe Andrea era soprannominato "The Duke", nelle mail disperate con cui chiedeva di smentire qualsiasi contatto con Virginia Giuffre, «ma è un tipo molto divertente». Quanto a Thiel, aveva dribblato l'invito sull'isola caraibica di Epstein, che aveva confidato alla manager di modelle Faith Kates di aver passato il Thanksgiving del 2017 con Trump.

 

vitaly churkin

Da Soon Yi Previn voleva sapere cosa pensasse Woody Allen dell'adesione dell'ex capo della Cia Jim Woolsey alla campagna presidenziale di Donald: «Secondo Woody non significa nulla», aveva risposto lei.

 

[…] Nei circoli della Manhattan che conta non sono rari simili intrecci, perché poi alla fine tutti si conoscono e si ritrovano nelle stesse occasioni.  […]

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