tatiana samsonova

TAMARA SAMSONOVA ERA UNA TIPA PRECISA. DOPO AVER DROGATO E FATTO A PEZZI LE SUE VITTIME ANNOTAVA TUTTO IN UN DIARIO – LA SQUARTATRICE RUSSA È UNA NONNINA DI 68 ANNI CHE LAVORAVA IN UN ALBERGO E ORA FACEVA LA VOLONTARIA IN OSPEDALE. L’HANNO ARRESTATA DOPO CHE HA MOLLATO IN UN PARCO RESTI UMANI, TRA CUI UN BUSTO SENZA TESTA AVVOLTO IN UNA TENDA DA DOCCIA – È ACCUSATA DI AVER AMMAZZATO ALMENO 11 PERSONE (VIDEO)

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IL VIDEO DELL’ARRESTO

 

 

Giovanni Cedrone per “repubblica.it

 

Nemmeno lo sceneggiatore de Il Silenzio degli innocenti, il film che ha reso celebre il personaggio del 'cannibale' Hannibal Lecter interpretato magistralmente da Anthony Hopkins, avrebbe potuto immaginare una trama del genere.

 

TAMARA SAMSONOVATAMARA SAMSONOVA

Arriva dalla Russia la storia di Tamara Samsonova, 68enne pensionata di San Pietroburgo, ex dipendente di un hotel, arrestata alcuni giorni fa per una serie di delitti di rara efferatezza: ha confessato di aver ucciso, smembrato e forse anche divorato almeno 11 persone (ma si temono 14 vittime) nell'arco di venti anni.

 

Crimini per cui la stampa britannica l'ha già ribattezzata "Granny the Ripper" ("La nonnina squartatrice") un chiaro riferimento al più celebre "Jack The Ripper", Jack lo squartatore, serial killer della Londra di fine Ottocento. I tabloid russi l'hanno soprannominata invece Baba Yaga, una strega della mitologia slava.

 

La donna ha confessato al giudice i suoi delitti dichiarando candidamente: "Aspettavo da oltre 10 anni di ritrovarmi qui. Ho fatto tutto deliberatamente, con questa morte ho chiuso il capitolo. E' lei che decide, vostro onore, io merito di essere punita". La polizia l'ha arrestata dopo il ritrovamento di diversi resti di corpi smembrati, incluso un busto privo di testa, in una tenda di doccia in un parco del quartiere Kupchino di San Pietroburgo. Le telecamere a circuito chiuso hanno permesso agli inquirenti di risalire alla casa della donna dove hanno trovato un seghetto macchiato di sangue oltre ad un macabro diario con tutti i particolari.

 

TAMARA SAMSONOVATAMARA SAMSONOVA

La 'nonnina' si era messa a disposizione come "lavoratore socialmente utile" e assisteva degli anziani in ospedale. La donna è accompagnata da una fama più che positiva: chi la conosce la descrive come disponibile, sempre pronta a dare una mano, preoccupata per la sorte altrui. E invece era una pericolosa serial killer. La polizia sospetta che abbia ucciso anche il marito scomparso nel 2005. "Sono colpevole e merito di essere punita" ha dichiarato la donna al giudice prima di lanciare baci verso i giornalisti. Gli psichiatri stanno accertando se sia in grado di subire un processo o se si tratti di una tattica per sfuggire alla condanna.

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Teneva un diario in cui annotava scrupolosamente le sue imprese omicide e cannibalistiche. Tra le vittime della signora anche Valentina Ulanova, un'amica finita nel mirino della furia omicida della Samsonova per una lite su alcune tazzine da tè da lavare.

 

Secondo le prime ricostruzioni, basate sulla confessione della killer, la vittima era ancora viva quando la "nonnina squartatrice" ha iniziato a farla a pezzi.

 

I particolari degli omicidi ricordano, per certi aspetti, la celebre commedia "Arsenico e vecchi merletti" di Joseph Kesselring: la Samsonova drogava le sue vittime per renderle inoffensive prima di ucciderle. E la maggior parte erano inquilini che ospitava a pagamento nelle stanze libere della sua casa, proprio come Abby e Martha, le anziane signore protagoniste della commedia americana. Ma questo forse è uno dei casi in cui la realtà supera la fantasia.

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"Ho ucciso il mio inquilino Volodya, tagliato a pezzi nel bagno con un coltello e quindi messo i pezzi del suo corpo in una busta di plastica per poi disfarmene", si legge in uno dei passi meno crudi del suo diario.

 

I media russi si interrogano sulla proliferazione di serial killer e pericolosi squilibrati nel Paese. Come Oleg Belov, l'uomo appena finito in manette per aver sterminato la sua famiglia, mamma, moglie e sei figli piccoli. La polizia ha fatto irruzione nell'appartamento in cui Belov viveva con la famiglia a Nizhny Novgorod e ha trovato i cadaveri massacrati dei sei bambini e della loro madre. La donna era incinta quando è stata assassinata.

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