DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. FALCIANI ARRESTATO, NORDIO LO FA LIBERARE
Estratto dell’articolo di Elisa Sole per “La Stampa”
Hervé Falciani, l'ex informatico della filiale di Ginevra della banca Hsbc noto per avere svelato i dati di centinaia di migliaia di evasori fiscali consegnandoli alle procure di 40 Paesi, è stato arrestato a Milano il 7 dicembre. Le manette sono scattate su esecuzione di un mandato d'arresto internazionale emesso dalla Confederazione elvetica per «servizio di intelligence economico aggravato».
Un reato che in Italia non esiste ma che è punito severamente in Svizzera. Si tratta, in sostanza, di "spionaggio economico". Falciani era a Milano in vacanza con la moglie. Dopo dieci notti passate in una cella nel carcere di San Vittore, il noto whistleblower – che vive sotto protezione e in località segrete per motivi di sicurezza – è stato scarcerato, il 17 dicembre, e sottoposto ai domiciliari, come stabilito dalla Corte d'appello di Milano.
[…] La Corte ha accolto la tesi difensiva considerando, tra l'altro, che nel suo caso il pericolo di fuga non esisterebbe. Falciani non si è mai nascosto. È arrivato in hotel a Milano, si è registrato con il suo nome vero. Ha dato alla polizia il suo cellulare quando lo hanno fermato. Tra l'altro nel 2024 l'ex informatico, che è un informatore delle intelligence di tutto il mondo, è stato in Italia quattro o cinque volte, senza celarsi dietro a un'identità fittizia. E nessuno lo aveva mai fermato prima di due settimane fa. I motivi sono ignoti.
Il 18 dicembre, 24 ore dopo l'ordinanza di scarcerazione della Corte d'appello […], Falciani è tornato definitivamente libero. In un tempo record la misura dei domiciliari è stata revocata dopo che la direzione generale Affari internazionali del ministero della Giustizia italiano ha disposto che nessuna misura cautelare sarà eseguita o mantenuta nei confronti di Falciani. Nemmeno il divieto di espatrio. […]
La motivazione è in una pagina e mezza. Il punto chiave in tre righe: «Considerata la nazionalità francese e italiana, l'Italia potrebbe, ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 1, della Convenzione europea di estradizione, rifiutare l'estradizione essendo Falciani suo cittadino». Falciani è anche italiano. E dunque, ora, è un uomo libero.
LA GOLA PROFONDA DEL FISCO: «COLLABORERÒ CON IL GOVERNO ITALIANO»
Estratto dell’articolo di Elisa Sola per “La Stampa”
Gli agenti delle volanti hanno bussato alla stanza di Hervé Falciani alle 19 e 30 del 6 dicembre. Era nella camera 508 dell'hotel The corner Duomo di Milano. […]
Poche ore dopo, l'ex informatico che da anni collabora con i servizi segreti contro gli evasori e i fondi neri entrava in una cella del San Vittore. Ha dormito lì per dieci notti. «Mi hanno trattato benissimo», ha confidato ai suoi avvocati Giorgio Bertolotti e Riccardo Magarelli. E ha aggiunto: «Sono tranquillo. Mi aspettavo l'arresto. In fondo forse volevo essere arrestato. Sono pronto a collaborare con il governo italiano».
Falciani era stato arrestato in Spagna nel 2018 e poi liberato. L'estradizione lì era stata rifiutata. «Vedo l'arresto in Italia come una opportunità», ha detto Falciani in sala colloqui a Bertolotti dopo le prime 48 ore di carcere. «È un'opportunità questo arresto anche per l'Italia. Perché adesso può prendere una posizione. Su di me, e sul tema dell'evasione fiscale. La Spagna lo ha già fatto».
[…] Alla domanda «Acconsente all'estradizione?», il whistleblower ha risposto: «No». E ha spiegato i suoi motivi: «Collaboro con 40 paesi nel mondo. Non voglio scappare dall'Italia. Voglio collaborare anche qui. Credo di avere una responsabilità pubblica sul tema della lotta contro l'evasione fiscale, l'opacità bancaria e a quello della difesa dei whistleblowers». «Aggiungo che – ha aggiunto - essendo possibile che la notizia del mio arresto abbia una risonanza mediatica importante, sono disponibile a incontrare un rappresentante del ministero della Giustizia prima di rilasciare tramite i miei difensori dichiarazioni pubbliche. Il tutto in un'ottica collaborativa».
L'ex informatico ha ricordato di avere messo a disposizione elenchi di presunti evasori fiscali, consegnando decine di faldoni alla procura di Torino, 15 anni fa, quando era guidata da Gian Carlo Caselli e dall'aggiunto Alberto Perduca.
presentazione del libro di herve falciani
C'era il sospetto che nell'elenco ci fossero i nomi di colletti bianchi collusi con la criminalità organizzata. Falciani ha raccontato anche questo, ai giudici, pochi giorni fa. «Sto combattendo da anni perché si possano contrastare i metodi e l'opacità del sistema bancario svizzero, che mantiene segreti contrari agli interessi nazionali di altri Stati. So che c'è un mandato d'arresto internazionale contro di me. Ma io ero disposto a essere arrestato. Dal 2012 sono entrato in Italia centinaia di volte. Non mi sono mai nascosto. Ho collaborato coi servizi di intelligence mondiali sui segreti bancari svizzeri. Non voglio danneggiare gli interessi italiani. Ma aiutare».
È un'udienza decisiva. Un'ora dopo i difensori chiedono che l'ingegnere informatico italo francese venga scarcerato.
«È un'opportunità per il governo italiano e l'autorità giudiziaria italiana dimostrare di volere proteggere i whister blowers», l'ultimo appello di Falciani alla Corte. […]
Poche ore dopo l'udienza arriva il primo punto a favore di Falciani. Dal carcere passa ai domiciliari. La Corte d'appello accoglie la richiesta di scarcerazione accogliendo la richiesta difensiva: «Non vuole scappare, una parte della sua famiglia vive qui». Nell'ordinanza di scarcerazione del 12 dicembre, compare, il primo, esplicito riferimento al ministero della Giustizia che, sei giorni dopo, stabilirà che l'informatico debba essere libero del tutto, senza alcun divieto di espatrio. […]
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