DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Massimo Sanvito per www.liberoquotidiano.it
Meglio prevenire che curare, anche perché in casi come questi la cura (gli arresti) è così inconsistente che è come se non ci fosse. E meglio spendere in telecamere, inferriate e allarmi per rendere casa propria un fortino, magari rinunciando ad altri veri piaceri della vita per far quadrare i conti a fine mese.
È così che funziona in Italia, dove le cronache non ci hanno mai fatto mancare rapine violente in ville e appartamenti. Bande dell' est che ti ammazzano di botte per pochi euro, immigrati di ogni etnia pronti a scardinare la prima finestra, ma anche delinquenti nostrani più o meno spregiudicati.
Da nord a sud - stando ai dati della Cna (Confederazione nazionale artigianato) sono la bellezza di 20 milioni, su un totale di 30 milioni di immobili abitabili, le porte blindate installate per proteggersi dai furti.
Per non parlare dei sistemi d' allarme (12,6 milioni), delle inferriate a porte e finestre montate in 10 milioni di case, dei vetri anti-intrusione (9,3 milioni) e delle telecamere interne ed esterne (9,2 milioni).
Ma quanto spendono gli italiani per mettere in sicurezza le proprie case? La spesa media va dai 4mila ai 16mila euro. La differenza, ovviamente, sta nella tipologia di sistema adottato per difendersi da ladri e balordi.
Per una porta blindata si spendono dai 1.500 ai 5mila euro, mentre per un allarme economico bastano 150/300 euro. Cifra che sale fino a 500 euro per un antifurto "medio" e fino a mille euro per un modello semi-professionale.
I prezzi delle inferriate, invece, variano a seconda del materiale: per l' alluminio servono almeno 120 euro al metro quadrato, per il ferro 200, per l' inferriata a battente 400, per quella a scomparsa 600.
E le finestre anti-sfondamento? I costi si aggirano tra i 200 e i 250 euro al metro quadrato. La misura più economica, secondo le cifre snocciolate dalla Cna, restano le telecamere: bastano 100 euro per quelle interne e al massimo cinquanta euro in più per quelle esterne.
E poco importa che i dati del Viminale dicano che nel 2017 le denunce dei furti in casa sono diminuite di quasi il 10% rispetto all' anno prima (da 214.053 a 192.681).
Anche perché, ormai, chi si trova l' appartamento messo a soqquadro dai ladri, manco va più in commissariato a raccontare che gli hanno rubato tre collanine d' oro, due televisori o 500 euro in contanti. Tanto è praticamente inutile, visto che appena tre delinquenti ogni cento furti vengono presi e incastrati, come spiega il rapporto dell' Università Cattolica di Milano.
E i ladri continuano ad aver vita facile, anzi facilissima: le statistiche del centro studi Cna dicono che ogni giorno sono 528 i colpi in casa. Ovvero 22 all' ora e tre al minuto: numeri da brivido che spiegano perché - come riportano i dati del Censis - più di sei famiglie italiane su dieci (66,3%) hanno blindato le loro porte, quasi la metà (42%) ha montato un sistema d' allarme e un terzo ha fatto ricorso a inferriate (33,5%), vetri anti-intrusione (31%) e telecamere (30,7%).
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