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Giuseppe Scarpa per “La Repubblica”
gastone daniele de santis facebook
«De Santis quando ha sparato indossava un paio di guanti». Lo hanno visto, ci sono diversi testimoni che incastrano l’ultrà giallorosso accusato di aver ucciso a colpi di pistola il supporter partenopeo Ciro Esposito, lo scorso 3 maggio in via di Tor di Quinto prima della finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
È una svolta per le indagini coordinate dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio. Forse il pezzo più importante dell’inchiesta per accertare la responsabilità di Daniele De Santis. Anche perché a conferma delle testimonianze, ad oggi secretate, di alcune persone che hanno assistito agli scontri con “De Santis che sparava con indosso dei guanti” c’è anche l’esito positivo dello stub sulla mano sinistra dell’ultras, contrariamente
all’esame eseguito sulla destra, che non aveva rivelato la presenza di tutte e tre le componenti richieste dall’accertamento — bario, antimonio e alluminio — dando solo una positività parziale.
Nessuna impronta digitale è invece emersa sulla 7.65 che ha ucciso Ciro Esposito proprio perché, stando alle testimonianze, De Santis avrebbe portato dei guanti. Guanti di colore nero trovati accanto all’ultrà e non indossati nel momento in cui è stato poi caricato sull’ambulanza dopo il linciaggio da parte dei supporter del Napoli.
Se sia stato un accorgimento o meno, quello di De Santis per non lasciare impronte digitali sull’arma è un fatto che non preoccupa ad oggi gli investigatori. Proprio perché le testimonianze appaiono coerenti tra di loro e puntuali nel riportare quei tragici momenti.
Oltretutto i pm Albamonte e Di Maio hanno verificato che De Santis fosse solito indossare
un paio di guanti, una vecchia abitudine del tifoso come risulta da tutti i vecchi video esaminati dalla Digos.
Il 24 settembre arriveranno sulla scrivania del gip Giacomo Ebenr tutti gli accertamenti da lui richiesti, in sede di incidente probatorio, comprese le analisi sul guanto. Se queste dovessero riportare materiale biologico riconducibile a De Santis la procura avrebbe un’ulteriore prova contro l’ex tifoso romanista.
«Abbiamo la conferma della grave responsabilità di De Santis che ha sparato — spiega l’avvocato della famiglia Esposito, Angelo Pisani — ma le indagini proseguono per capire le motivazioni del gesto criminale e gli altri colpevoli coinvolti ».
Vincenzo Esposito, lo zio di Ciro, sostiene che «il ritrovamento dei guanti e il lavoro di ricerca, che conferma che De Santis portasse i guanti anche in altre occasioni, costituisce un importante passo avanti nelle indagini».
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