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F. Fia. per “il Corriere della Sera - Edizione Roma”
Non fu solo un incontro di pochi minuti quello di Capodanno tra Manuel Foffo e Marco Prato, in cui il pr della movida gay filmò un rapporto orale con lo studente fuori corso e tramite questo lo ricattava. I due futuri assassini di Luca Varani passarono insieme quattro giorni a cavallo del 31 dicembre scorso. Allora, come tre mesi dopo, in via Igino Giordani, abusando di alcol e droga. Allora, come tre mesi dopo, ospitando altri partecipanti occasionali.
Il nuovo dettaglio sulle indagini condotte dal pm Francesco Scavo e dal Nucleo investigativo dei carabinieri emerge nel giorno in cui i periti hanno consegnato al gip la prima parte della loro analisi sui supporti tecnologici usati da Foffo e Prato. Si tratta in questo caso del pc del secondo, sequestrato nei giorni successivi al delitto del 4 marzo nello studio dell' avvocato difensore, Pasquale Bartolo.
foffo marco prato manuel luca varani
Gli inquirenti sono alla caccia di mail, foto, siti visitati e soprattutto video autoprodotti, sia per completare il quadro indiziario sulla personalità di Prato, sia nella speranza di trovare immagini del delitto.
E che esista un video girato nell' appartamento al decimo piano del palazzo al Collatino lo ha confermato anche Foffo in uno dei suoi sette interrogatori. Il 28enne sostiene di averlo girato col suo telefono per vendicarsi del video di Prato e magari ricattare il complice.
Pochi secondi e immagini neanche chiare che sarebbero poi stati cancellate insieme alle macchie di sangue (i due pensarono anche di disfarsi del cadavere).
All' esame dei periti verranno ora sottoposti proprio i cellulari dei killer, sei in totale, tre per parte. Possibile che il video cancellato sia recuperabile in qualche meandro della memoria tecnologica? Gli specialisti incaricati dal giudice si avvarranno degli strumenti più sofisticati per cercarlo. Foffo utilizzava un telefono iPhone il cui accesso ai dati è criptato.
L' esistenza di precedente incontro così prolungato tra i due assassini può invece fornire spunti per una delle piste investigative battute da quel sabato 5 marzo, quando Foffo fece scoprire il cadavere confessando. Che cosa ha scatenato il delirio dei due? Nacque allora, a Capodanno, l' idea di provare un' esperienza più forte? Di «fare male a qualcuno», come hanno detto Foffo e Prato? L' ipotesi è che la cocaina e le altre sostante vennero assunte come strumento per vincere le ultime inibizioni a compiere il delitto.
Nei sette interrogatori a Foffo, stante il silenzio di Prato, il pm Francesco Scavo ha scavato nelle pieghe della sua psiche e personalità. E il quadro che si va definendo è quello di un soggetto oppresso più che dal rapporto col padre da una serie di insoddisfazioni e fallimenti che le pressioni sessuali di Prato potrebbero aver fatto esplodere. Riportando le lancette dell' omicidio a quel 31 dicembre.
MARCO PRATO
LUCA VARANI
MARCO PRATO 5
marco prato con flavia vento e nadia bengala
MARCO PRATO
marco prato 9
marco prato
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