miniere

PENETRAZIONI PROFONDE – L'UOMO NON SI È MAI FERMATO DAVANTI A NIENTE ED È SEMPRE STATO MOLTO BRAVO A SCAVARE, BUCARE, TRIVELLARE E PERFORARE QUALSIASI COSA GLI SI SIA PARATA DAVANTI, O SOTTO I PIEDI: ECCO LE 7 VORAGINI PIÙ PROFONDE MAI SCAVATE DALL'UMANITÀ - VIDEO

 

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Da 'Popular Mechanics

 

Nessuno è ancora riuscito a sbucare dall’altra parte della Terra ma questo non ha certo impedito all’uomo di continuare a provarci lo stesso. Che siano tentativi di perforare la crosta terresta da una parte all'altra o scavare le miniere a cielo aperto più grandi del mondo, l’umanità ci sa fare con gli scavi. Ecco alcune tra i più grandi buchi fatto dall'uomo esistenti.

 

 

Pozzo superprofondo di Kola, Russia

pozzo superprofondo di kola

 

Non bisogna fare caso al diametro di 23 cm, perché il pozzo di Kola ha una profondità impareggiata di 12.226m. Costruito da alcuni scienziati russi nel 1970 sulla penisola di Kola, è rimasto da allora il buco più profondo del mondo – superando il punto più profondo dell’oceano – e ci sono voluti 20 anni di scavi e sperimentazioni per portarlo a termine. I 180°C che si raggiungono in profondità tuttavia hanno impedito ai macchinari di proseguire il lavoro. Dal 2008 il sito è stato perciò abbandonato, e il buco sigillato in modo che niente possa più entrarci, o uscirci.

 

 

miniera di bingham canyon

La miniera di Bingham Canyon, Utah

 

Con oltre 100 anni di storia, è la più grande miniera di rame al mondo. È larga 4 km e si trova tra i Monti Oquirrh, a sud est di Salt Lake City nello Utah. È considerato il più grande scavo mai compiuto dall’uomo, con una profondità di oltre 1,5 km e copre 6 km2 di terreno. L’opera è stata avviata nel 1906, e la miniera pur essendo ancora aperta, si è guadagnata lo stesso il titolo di monumento storico, con un centro per i visitatori che vogliono darle un’occhiata.

 

 

Il Grande Buco di Kimberley, Africa

miniera di diamanti kimberley

 

Situata in Africa, anche questa miniera è considerata una delle più grandi opere di scavo mai compiute dall’uomo. Soprannominata ‘Il Grande Buco,’ inizialmente al suo posto si trovava una piccola collina, dalla quale 50.000 uomini armati di picconi scavarono per  213 metri in profondità dal 1866 al 1914. Da questa miniera sono stati estratti oltre 2 tonnellate di diamanti e ora il luogo è diventato una destinazione turistica.

 

 

Miniera di Diamanti Diavik, Canada

 

miniera di diamanti di diavik

Uno degli scavi più recenti nella lista, la Miniera di diamanti di Diavik ha aperto nel 2003 e ha raggiunto la profondità di 180 metri. Si situa nell’arcipelago artico canadese, nelle acque gelide del Lago di Gras ed è accessibile solo in aeroplano, grazie a una pista di atterraggio in ghiaia abbastanza grande per un Boeing 737. Da questa miniera vengono estratti ogni anno circa una tonnellata e mezzo di diamanti.

 

 

Berkeley Pit, Montana

 

Aperto nel 1955 per l’estrazione del rame, si trova a Butte, nel Montana. Il Berkeley Pit era profondo 518 metri prima di venire chiuso nel 1982.

berkeley pit

 

Da allora la cava è stata riempita d’acqua che mischiandosi ai residui chimici dei metalli pesanti ha raggiunto un’acidità altissima e da quando un intero stormo di 342 oche bianche perse la vita al suo interno sono state prese delle contromisure per impedire agli uccelli di avvicinarvisi.  

 

 

La Miniera di Mirnyj, Russia

 

miniera di mirnyj

Alcune voci dicono che i venti siberiani siano in grado di risucchiare interi elicotteri dentro la spirale di questa miniera, profonda 500 metri. I suoi lavori iniziarono nel 1955 per volere di Stalin e l’area ancora oggi è off-limits. Può contenere un grattacielo da 150 piani e con un'ampiezza di 1,2 km è una delle opere più maestose mai scavate. Sebbene i lavori a cielo aperto siano terminati, i russi continuano a scavare sottoterra all'interno del sito.

 

 

osservatorio neurino antartide

Osservatorio IceCube, Polo Sud

 

Grazie all’Università del Wisconsin, la stazione di Amundsen-Scott in Antartide è dotata di 86 cavi che penetrano il ghiaccio in profondità, inviando il segnale di 60 moduli ottici digitali che raccolgono le informazioni dai fondali inviandoli fino alla superficie. Questi moduli possono raggiungere l’impressionante profondità di 2,4 km e ci sono voluti ben sette anni per scavare i buchi per i cavi.