medici fuggono da un'aggressione all'ospedale di foggia

PER FORTUNA CHE "IL GOVERNO È SUL PEZZO" (CIT. PIANTEDOSI): LE AGGRESSIONI AI MEDICI NEGLI OSPEDALI SONO AUMENTATE DEL 38% NELL'ULTIMO ANNO - IL VIMINALE HA AUMENTATO IL NUMERO DI POSTI DI POLIZIA NEI PRONTO SOCCORSO, MA NON E' SERVITO - ORA IL GOVERNO STUDIA UN PROVVEDIMENTO PER ARRESTARE CHI AGGREDISCE IL PERSONALE MEDICO ANCHE SE NON COLTO IN FLAGRANZA, MA ENTRO LE 48 ORE SUCCESSIVE, SE IN PRESENZA DI VIDEO - IL MINISTRO SCHILLACI PENSA DI LIMITARE L'ACCESSO DI PARENTI NEGLI OSPEDALI

 

1 - MEDICI AGGREDITI, L’ARRESTO IN FLAGRANZA

Estratto dell'articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

 

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La risposta alle aggressioni contro il personale sanitario troverà concretezza in alcune azioni da inserire in un prossimo intervento legislativo. La principale è l’arresto in flagranza di reato, anche differito, per i responsabili come ha annunciato ieri il ministro della Salute, Orazio Schillaci. [...]

 

Ha colpito l’immagine degli infermieri di Foggia che si rintanano dietro gli arredi dell’ambulatorio per sfuggire a calci e botte di parenti inferociti. Tanti altri episodi passano sotto silenzio perché non vengono denunciati, quasi rientrasse ormai tra le mansioni di un operatore sanitario subire certe angherie.

 

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Urge poi l’ulteriore dispiegamento di agenti di polizia nei punti ospedalieri più critici. Schillaci ha affrontato il problema con il titolare della Giustizia, Carlo Nordio, e insieme hanno convenuto che «lo strumento più utile per cercare di combattere il fenomeno inaccettabile» è proprio quello di fermare gli autori del reato con l’arresto obbligatorio, anche differito, che oggi è previsto solo per delitti punibili con un minimo di 5 anni di detenzione. In altri casi l’arresto è facoltativo.

 

Quindi si tratterebbe di rafforzare questa misura detentiva prevista dal codice penale. In presenza di video che documentano l’aggressione subentrerebbe l’arresto differito, eseguito entro 48 ore. [...]

 

Schillaci ha incontrato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. «I posti di Polizia negli ospedali sono aumentati in modo significativo, quindi siamo sul pezzo. Però ci vuole anche un cambio di marcia culturale». Una nuova campagna di sensibilizzazione? Spingere sulla formazione degli operatori per aiutarli a gestire i momenti critici? C’è molto da fare anche sul piano del rapporto (degenerato) tra medici e pazienti. [...]

 

2 - GIRO DI VITE DOPO LE AGGRESSIONI IN OSPEDALE "LIMITEREMO I PARENTI IN PRONTO SOCCORSO"

Estratto dell'articolo di Paolo Russo per “La Stampa”

 

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Pugno di ferro del governo per fermare l'ondata di aggressioni al personale sanitario, aumentate del 38% nell'ultimo anno e che secondo un report del ministero della Salute sono state ben 16mila lo scorso anno, otto solo nelle ultime 72 ore. [...]

 

«Stiamo pensando - anticipa il Ministro Orazio Schillaci a La Stampa- anche di mettere un filtro d'ingresso nelle aree calde degli ospedali, a cominciare dai pronto soccorso, dove è più alto il tasso delle aggressioni a danno di medici e infermieri. Come durante il Covid, non deve essere consentito l'ingresso di troppi parenti e amici: entra il paziente e al massimo, se proprio necessario, un accompagnatore. Un modo per prevenire le aggressioni, che spesso coinvolgono più facinorosi».

 

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Due mosse con cui Schillaci punta ad arginare uno dei problemi - e nemmeno tra gli ultimi - che sta favorendo la fuga dei professionisti della salute dal nostro Ssn. E che ha persino provocato un'ondata di suicidi tra medici e infermieri con una incidenza di 21 casi ogni 100mila abitanti contro i 12,6 della popolazione generale, certifica uno studio dell'Unione medica Euromediterranea.

 

[...] Mentre pare allontanarsi l'ipotesi, a forte dubbio di incostituzionalità, prevista dal disegno di legge presentato dal senatore di Fratelli d'Italia Ignazio Zullo, che, con una specie di Daspo sanitario, negherebbe le cure Ssn non urgenti agli autori di violenze e aggressioni agli operatori sanitari pubblici. I medici, dopo un intensificarsi di aggressioni che fanno ipotizzare anche un rischio emulazione all'Ospedale Riuniti di Foggia, si dicono in parte soddisfatti. [...]

 

Critico il segretario nazionale del sindacato del medici ospedalieri Anaao, Pierino Di Silverio. «Ben vengano i deterrenti annunciati da Schillaci, ma per arginare le aggressioni serve prima di tutto tornare a garantire il diritto alle cure in tempi accettabili ai pazienti, perché quando questo non avviene chi non ha capacità di autocontrollo finisce per scaricare la responsabilità sul medico che si trova difronte in quell'istante».

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«Oltre che perseguire serve anche prevenire, investendo in sicurezza e sanità, valorizzando il ruolo dei professionisti che ogni giorno si prendono cura di migliaia di persone», ribadisce a sua volta Francesco Dentali, presidente di Fadoi, la federazione dei medici internisti ospedalieri. Appelli ad investire che Schillaci spera trovino orecchie sensibili anche nel Palazzo dell'Economia.

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