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IL PAPA NEL MIRINO - PER IL MOSSAD, I JIHADISTI VOGLIONO UCCIDERE BERGOGLIO ENTRO LA FINE DELL’ANNO - CONSIDERATE A RISCHIO LE GIORNATE DI NATALE E CAPODANNO - PER GLI ISRAELIANI E’ “REALISTICO” IL RISCHIO ATTENTATI IN ITALIA

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Fra. Mus. per “il Tempo”

 

Due date critiche per il Papa e due città italiane nel mirino dell'Isis. Le giornate di Natale e Capodanno sarebbe le più pericolose per Bergoglio, diventato obiettivo dichiarato dei terroristi. Milano e Roma, invece, i luoghi più «caldi». L'allarme arriva dai servizi segreti israeliani che sostengono di aver raccolto informazioni «realistiche» sul rischio attentati nel nostro Paese.

 

Le notizie in possesso degli 007 di Benjamin Netanyahu, che più volte hanno offerto la loro collaborazione alla nostra intelligence, sarebbero arrivate in momenti diversi alle tre agenzie (Mossad, Shin Bet e Aman) e poi confluite in un unico documento sull'Italia e classificato come «top secret». All'interno, infatti, gli israeliani metterebbero nero su bianco la possibilità che il nostro paese potrebbe essere il prossimo obiettivo dello Stato islamico. Più fonti convergenti, inoltre, avrebbero riferito in contemporanea ai servizi segreti la possibilità reale che l'obiettivo sia effettivamente Papa Francesco, ma nelle giornate specifiche del 25 dicembre e di capodanno.

ISIS SAN PIETRO UN FAN DELLO STATO ISLAMICO IN VATICANOISIS SAN PIETRO UN FAN DELLO STATO ISLAMICO IN VATICANO

 

Anche la propaganda che l'Isis porta avanti attraverso il web, ha contribuito ad innalzare l'allerta sul Santo Padre e l'anno del Giubileo appena iniziato. La nostra intelligence, nell'attività di monitoraggio in Rete, su 100 profili a rischio tra i frequentatori dei social network e dei siti jihadisti, ne ha individuati 40 particolarmente sospetti che sono finiti sotto la lente di ingrandimento.

 

Tra le indicazioni del documento dei servizi israeliani, che potrebbe già essere in possesso della nostra intelligence che riceve una media di 20-30 segnalazioni di questo tipo che ogni mese, sarebbero indicati anche alcuni elementi radicalizzati presenti sul territorio italiano e da tenere sotto stretta osservazione. La minaccia, infatti, non arriverebbe solo da possibili infiltrazioni terroristiche arrivate dall'esterno, ma anche alcuni soggetti che in Italia hanno mostrato particolare attivismo nei loro contatti con altri «operativi» al di fuori dei confini italiani.

papa bergoglio apre la porta santapapa bergoglio apre la porta santa

 

papa bergoglio sposa venti coppie di conviventi a san pietro  8papa bergoglio sposa venti coppie di conviventi a san pietro 8papa bergoglio sposa venti coppie di conviventi a san pietro  12papa bergoglio sposa venti coppie di conviventi a san pietro 12controlli di sicurezza a piazza san pietro dopo gli attentati di parigi  controlli di sicurezza a piazza san pietro dopo gli attentati di parigi

E proprio ieri, il gip del tribunale di Catania ha convalidato il fermo per il ventenne siriano fermato dalla polizia di Ragusa, subito dopo lo sbarco a Pozzallo avvenuto il 4 dicembre scorso, per «collegamenti terroristici». Il giovane al momento dell'arrivo in Italia aveva otto telefoni cellulari, dove la Polizia postale ha trovato frasi inneggianti l'Isis e foto che la magistratura ha ritenuto inquietanti perchè riprenderebbero veri e propri atti terroristi. E tra gli sms uno in particolare afferma: «Allah è grande, ma l'Isis lo è di più».