transgender trans teen

PERSEVERARE E’ CRISTIANO - LA MADRE DEL TRANSGENDER DICIASSETTENNE CHE SI E’ SUICIDATO CONTINUA A NON ACCETTARE L’IDENTITA’ DEL FIGLIO: “E’ CONTRO I NOSTRI PRINCIPI RELIGIOSI, MA NOI LO AMAVANO” - LO AVEVANO SOTTOPOSTO A TERAPIE DI CONVERSIONE...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

leelahla alcornleelahla alcorn

www.dailymail.co.uk

 

Joshua Alcorn, diciassettenne di Kings Mills in Ohio, qualche giorno fa si è buttato sotto un camion, assicurandosi prima si lasciare una lunga lettera d’addio sul suo “Tumblr”, dove raccontava di essere transgender, di sentirsi una ragazza intrappolata nel corpo di un ragazzo da quando aveva 4 anni. Pensava che le cose migliorassero facendo “coming out” a scuola e in famiglia e invece sono andate peggiorando.

 

I genitori si sono arrabbiati. Scrive lei: «Mia mamma ha iniziato a portarmi da terapisti ma solo da terapisti cristiani, tutti con molti pregiudizi, quindi non ho mai avuto le cure di cui avrei avuto bisogno per la mia depressione. Ho solo ottenuto che altri cristiani mi dicessero che sono egoista e sbagliata e che avrei dovuto cercare l’aiuto di Dio». L’hanno tolta da scuola, l’hanno privata di computer e telefono, le hanno proibito l’accesso ai social, isolandola completamente dagli amici.

 

leelahleelah

I genitori Carla e Don non accettavano che la figlia volesse intraprendere il percorso chirurgico e questo l’ha spinta al suicidio. Nelle righe segue la volontà di lasciare i suoi risparmi ai gruppi di sostegno per transessuali, “affinché altri non siano trattati come me ma come esseri umani”, poi il commiato, firmato Leelah Alcorn.

 

La sua devota madre cristiana, nonostante questo, si rifiuta ancora di riconoscere l’identità di sua figlia. Continua a parlarne al maschile e in un’intervista alla “Cnn” ha dichiarato: «Non sosteniamo la condizione transgender, va contro i nostri principi religiosi. Ma noi amavamo nostro figlio a prescindere, era un bravo ragazzo».

leelah su twitterleelah su twitter

 

Perlomeno il testamento è stato rispettato. Subito il “Transgender Human Rights Institute”, ha lanciato la petizione su “Change.org”, indirizzata al presidente Obama, per chiedere di vietare la pratica nota come “transgender conversion therapy”, la terapia di conversione a cui la vittima è stata sottoposta, come tanti altri. Ci sono già 200.000 firme e Laverne Cox ne è testimonial.

 

don padre di leelahdon padre di leelah

La “American Psychological Association” rifiuta ufficialmente l’idea che l’orientamento sessuale sia un disordine mentale e invita i colleghi psicologi a non dire ai pazienti che possono cambiare l’orientamento sessuale attraverso terapie e trattamenti vari. 

carla la madre di leelahcarla la madre di leelah