DIAMOCI UNA SCOSSA! UNA PICCOLA STIMOLAZIONE ELETTRICA AL CERVELLO AIUTA AD ALLONTANARE LA FATICA, STIMOLA LA CREATIVITÀ, AUMENTA LA MEMORIA E A MIGLIORA L’UMORE - UN CASCO CON ELETTRODI COSTA 300 EURO

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Elena Dusi per “la Repubblica”

 

Imparare a fare i conti, allontanare la fatica, aumentare la memoria, migliorare l’umore, stimolare la creatività. I primi a notare l’effetto “doping” di una piccola stimolazione elettrica al cervello sono stati i ricercatori in laboratorio, quasi come una curiosità. I militari non hanno impiegato molto a coglierne l’aspetto rivoluzionario.

 

CASCO CON ELETTRODICASCO CON ELETTRODI

Oggi l’americana Darpa (Defence advanced research projects agency) conduce esperimenti sui piloti di droni sottoposti a turni massacranti: una serie ripetuta di lievi scosse elettriche mantiene alta la soglia di attenzione anche dopo una nottata davanti allo schermo alla ricerca di obiettivi nemici da colpire. Ultimi in ordine di tempo, non potevano mancare i venditori su Internet.

 

Un casco dotato di elettrodi può essere acquistato in rete a circa 300 euro, oppure assemblato in casa seguendo le istruzioni offerte dal web. Una piccola scossa tra le tempie, e si può conquistare — a seconda dello slogan proposto — la felicità, un voto alto a scuola o il record ai videogiochi.

 

La stimolazione transcranica non ha nulla a che vedere con l’elettroshock: le correnti generate sono debolissime, pressoché impercettibili. «Un apparecchio che produce un campo magnetico viene avvicinato alla testa» spiega Carlo Miniussi dell’università di Brescia, uno dei pionieri di questo tipo di ricerca in Italia.

 

«Il campo magnetico attraversa indisturbato il cranio e induce una piccola corrente elettrica al livello della corteccia cerebrale, fino a un paio di centimetri di profondità. Lo stimolo dura meno di un millisecondo, ma quando viene ripetuto può cambiare l’eccitabilità dei neuroni, che vengono potenziati insieme ai circuiti che ne fanno parte. Sono più pronti a rispondere e in alcuni casi migliorano le loro performance».

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La sensazione è quella di un piccolo martello che batte lievemente sulla testa, unita ai “clic” prodotti dall’apparecchio. A seconda dell’area della testa cui viene applicato, il campo magnetico influenza aree diverse del cervello e può produrre gli effetti più vari. Le prime applicazioni riguardavano la corteccia motoria e influenzavano la capacità di muovere mani e piedi.

 

Quando, dagli anni ‘90, si è osservato che la stimolazione magnetica transcranica è efficace anche contro la depressione, i campi di applicazione sono letteralmente esplosi. Da allora questo metodo è stato usato per tutto o quasi: dimagrire, smettere di fumare, migliorare l’umore, dormire, migliorare la memoria, la destrezza delle mani, l’uso di un joystick. Fino al famoso esperimento dell’università di Oxford nel maggio 2013, pubblicato su Current Biology , in cui i volontari sottoposti alla stimolazione migliorarono sorprendentemente la loro capacità di fare i conti. L’effetto positivo durò per almeno sei mesi.

STIMOLAZIONE CON ELETTRODISTIMOLAZIONE CON ELETTRODI

 

Oggi, nell’ultima applicazione pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences dall’università di Auckland, una piccola corrente all’altezza delle tempie ha aumentato la capacità del cervello di divagare, con effetti positivi sulla creatività e sulla capacità di pianificare il futuro. Nel tentativo di migliorare la memoria spaziale, in un’applicazione precedente, dei volontari-tassisti all’interno di un videogame dovevano imparare a muoversi in una città sconosciuta.

 

E riuscivano a farlo in maniera molto più rapida con l’aiuto della stimolazione. Al Massachusetts Institute of Technology, un’altra delle università intrigate dal nuovo campo di studi, hanno notato che perfino i giudizi morali dei volontari vengono alterati dal trattamento: dopo la stimolazione gli individui erano meno severi nel giudicare alcuni casi di violenza.

 

Questo studio, insieme a un esperimento simile in cui i volontari mutavano il loro gusto estetico nei confronti di un gruppo di volti fotografati, hanno sollevato il dubbio che la stimolazione sia in grado di alterare le basi profonde della nostra personalità. Dopo la stimolazione, ha confermato un altro test, gli individui erano meno propensi a dividere una somma di denaro con gli altri partecipanti.

CASCO CON ELETTRODI CASCO CON ELETTRODI

 

Alla ricerca di uno strumento per “dare più cavalli” al cervello, gli scienziati negli ultimi anni si sono sbizzarriti. Se le “smart pills” nate per combattere malattie neurologiche come l’Alzheimer e approdate poi in scuole e università spaventano per i loro effetti collaterali, le mini-scosse hanno le carte in regola per proporsi come il doping del cervello del futuro. Se un apparecchio per la stimolazione adatto alla ricerca può costare tra i 30 e i 50mila euro, i suoi fratelli “poveri” si sono diffusi a costi 10mila volte più bassi. Anziché produrre campi magnetici, si appoggiano sulla testa e generano direttamente la scossa elettrica sul cranio: uno o due milliampere (un millesimo rispetto alla corrente dell’elettroshock) per una ventina di minuti.

 

All’Air Force Research laboratory di New Carlisle, nell’Ohio, la stimolazione di due milliampere per 30 minuti, applicata al personale militare costretto a lavorare per un turno di 30 ore di seguito, è stata giudicata “di efficacia almeno doppia rispetto alla caffeina” e “capace di durare per diverse ore”.

 

NERVI DI UN CERVELLO UMANO ADULTO NERVI DI UN CERVELLO UMANO ADULTO

Autore di uno studio per Science sul miglioramento della memoria, il neuroscienziato della Northwestern University Joel Voss lo scorso agosto non ha nascosto tutto il suo entusiasmo per questo metodo: «Abbiamo dimostrato per la prima volta di poter influire sulla memoria senza chirurgia né farmaci. Questa stimolazione non è invasiva e migliora la capacità di imparare nuove nozioni. Le regioni del cervello toccate cooperano meglio dopo il trattamento. È come se avessimo sostituito un normale direttore d’orchestra con Riccardo Muti».

 

«Credo che questa tecnica sia utile nella riabilitazione motoria, per recuperare una parte del linguaggio nei casi gravi di afasia o contro la depressione» spiega più pacatamente Miniussi. «Per quanto riguarda i videogiochi, ho i miei dubbi che la stimolazione magnetica funzioni. Probabilmente ha la stessa efficacia di un caffè o di una bella corsa».

 

CERVELLO  CERVELLO

Gli effetti collaterali, che pure non mancano, riguardano la possibilità di convulsioni e un cambiamento incontrollato dell’umore. L’autorità americana che regola farmaci e presidi medici (la Food and Drug Administration) ha dato il via libera a questo metodo solo per la cura della depressione. In Italia la tecnica viene offerta da alcune case di cura o studi medici. «A chi sostiene che usiamo solo una piccola frazione del nostro cervello — conclude Miniussi — rispondo che non è affatto vero. Sono convinto che già lo usiamo al 100 per cento: potenziando una delle sue funzioni rischiamo di compromettere le altre ».