filippo piritore

“NON HO OCCULTATO NULLA, QUALCUNO MI AVRÀ DETTO DI AGIRE IN QUESTO MODO” – L’INTERROGATORIO PREVENTIVO DI FILIPPO PIRITORE, L’EX POLIZIOTTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI CON L’ACCUSA DI AVER DEPISTATO LE INDAGINI SUL DELITTO DI PIERSANTI MATTARELLA, FACENDO SPARIRE IL GUANTO TROVATO NELL’AUTO DEL KILLER: “QUALCUNO MI AVRÀ DETTO CHE IL DOTTOR GRASSO AVEVA IL GUANTO... IO AI TEMPI ERO ALLA SEZIONE RAPINE. NON RICORDAVO NEMMENO DI AVER PARTECIPATO ALL’INDAGINE SULL’OMICIDIO”. E SULLA VERSIONE SUL GUANTO PASSATO DI MANO IN MANO ATTRAVERSO UN CERTO “LAURICELLA”, MAI ESISTITO, DICE: “MI SARÒ SPIEGATO MALE O ERO IN UNO STATO CONFUSIONALE. NON SONO CERTO CHE…”

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Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

Filippo Piritore

«Non ho un ricordo nitido», dice. Ma aggiunge deciso: «Non ho occultato nulla... Ho fatto il mio dovere». Però una spiegazione alle cose false scritte all’epoca e ribadite nel 2024 deve esserci, e il prefetto in pensione Filippo Piritore prova ad abbozzarne una: «Qualcuno mi avrà detto di procedere in quel modo, forse i miei dirigenti dell’epoca... Io non ho toccato nulla».

il guanto ritrovato nella macchina di piersanti mattarella

 

È probabilmente il passaggio più significativo dell’interrogatorio preventivo che non ha cambiato il destino dell’ex poliziotto della Squadra mobile di Palermo accusato di avere depistato le indagini sul delitto Mattarella, attraverso la sparizione del guanto usato dai killer e ritrovato sulla Fiat 127 rubata e usata per fuggire dopo l’omicidio, «coperta» attraverso relazioni firmate da lui nel gennaio del 1980 e confermate nelle precedenti testimonianze. Che per gli inquirenti sono bugie. […]

 

«Ero confuso» Il nodo del presunto inganno sta negli appunti in cui Piritore attestò di avere fatto recapitare il guanto sparito all’allora pubblico ministero Pietro Grasso (che nega) attraverso un altro il poliziotto della Scientifica, Giuseppe Di Natale (che nega anche lui). Poi Piritore ha aggiunto che dall’ufficio di Grasso il guanto era tornato alla Scientifica attraverso un certo Lauricella, altro funzionario della Scientifica, che non esiste.

 

Filippo Piritore

Messo di fronte a queste evidenze, davanti al gip ha cercato di giustificarsi: «Evidentemente mi sarò spiegato male o ero in uno stato confusionale. Non è un ricordo certo, non sono certo che il nome sia “Lauricella”, non so come mi sia vento in mente.

Non sono certo che il guanto sia ritornato alla Scientifica».

 

[…] Piritore dice: «Io ero meticoloso nelle cose che facevo... Qualcuno mi avrà detto che il dottor Grasso aveva il guanto... Credo che quando ero in sala operativa e c’erano dei fatti gravi in cui doveva intervenire il pm, con Grasso abbiamo avuto qualche conversazione. Non ricordo di avere parlato con lui del’omicidio Mattarella».

 

Del resto, precisa l’ex poliziotto, «io ai tempi ero alla Sezione rapine, i mio superiore era il dottor Contrada... Il 6 gennaio 1980 (giorno in cui Mattarella fu ucciso, ndr ) sono stato contattato a casa e mi sono recato sul posto dove era stata ritrovata l’auto, non sul luogo dell’omicidio». E dopo pochi giorni «torno a occuparmi di rapine».

 

piersanti mattarella

 L’allora trentenne Piritore, nel maggio 1980 sventò una rapina mettendo in fuga i banditi; per questo «sono stato promosso per meriti straordinari e nell’85 fui trasferito a Roma... Io attraverso gli appunti ho fatto delle ipotesi. Non ricordavo neanche di avere partecipato all’indagine sull’omicidio Mattarella».

 

Del collega Di Natale, a cui scrisse di aver consegnato il guanto per recapitarlo a Grasso in maniera del tutto irrituale, afferma: «Non ricordo chi fosse. Non so come è potuta avvenire la consegna del guanto... Sarò stato informato da qualcuno o da altri che il Di Natale aveva preso il guanto, io credo di non averlo mai conosciuto. Non era mio onere refertare i beni della 127, doveva essere fatto da altri».

 

Filippo Piritore

 E a proposito di Bruno Contrada (condannato per concorso in associazione mafiosa come ricordano i pm, per i quali il rapporto tra i due «valicava il rapporto professionale»), l’ex poliziotto indagato sostiene: «Non avevo rapporti personali col dottor Contrada».

 

Nonostante neghi qualunque intento depistatorio, Piritore si rende conto della situazione complicata in cui si trova, e al gip dice: «Ho compreso il reato. Entro in uno stato di agitazione e ansia. Avrò detto delle cose interpretate male, e mi protesto innocente».

 

Attribuisce alla preoccupazione le dichiarazioni del settembre 2024 che hanno finito per metterlo sotto accusa: «Io ero dispiaciuto che per un fatto così grave non potevo dare un contributo lucido, mi sentivo a disagio e in difficoltà, ho anche chiesto scusa ai procuratori della mia incapacità di ricordare bene i fatti». Invoca precarie condizioni di salute e la gran quantità di farmaci assunti «che influiscono sulla memoria»;

[…]

OMICIDIO DI PIERSANTI MATTARELLApiersanti mattarella 7BRUNO CONTRADA ESCE DAL CARCEREBRUNO CONTRADApiersanti mattarella 8piersanti mattarella - FOTO DI FRANCO ZECCHIN 9antonio madonia piersanti mattarella la 127 utilizzata per il delitto mattarella e abbandonata poco distante dalla scena del crimine il fotofit del killer di piersanti mattarella realizzato dopo il delittogiuseppe luccheseomicidio piersanti mattarellapiersanti mattarella