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Paolo Mastrolilli per la Stampa
L' intelligenza artificiale ha fatto litigare Elon Musk e Mark Zuckerberg. Non siamo arrivati agli insulti, ma quasi. Il fondatore di Facebook ha giudicato «irresponsabile» il collega di Tesla e SpaceX, che in cambio lo ha definito un ignorante. Attenzione, però, aldilà del colore e del pettegolezzo, dietro c' è un dibattito decisivo sul futuro della nostra società e del genere umano. Qualche giorno fa Musk, che insieme a Bill Gates e Stephen Hawking appartiene alla corrente degli scettici, ha detto che «l' intelligenza artificiale rappresenta un rischio fondamentale per l' esistenza della nostra civiltà». Il fondatore di Tesla ha aggiunto che «io sono stato esposto ai risultati più avanzati dell' AI, e penso che la gente dovrebbe essere preoccupata».
Musk ha spiegato che il progresso dei robot è molto più rapido di quanto ci si aspettasse, e quindi «in breve saranno capaci di fare qualunque cosa meglio di noi». Il primo problema che pone questo successo riguarda il lavoro. Le macchine potranno sostituire ovunque gli uomini, che quindi perderanno le loro occupazioni. In teoria, abbiamo sempre sognato che qualcuno ci sollevasse dalle incombenze più noiose e faticose, per poterci dedicare invece alle attività che preferiamo. Se però l' avanzata dei robot conquisterà tutto, non ci resterà nulla da fare.
E' vero che in genere le nuove tecnologie hanno sempre creato più posti di lavoro di quanti ne distruggevano, però Musk non è convinto che l' intelligenza artificiale seguirà questo percorso. Quindi sollecita i politici a prepararsi all' impatto, immaginando una qualche forma di "reddito universale" che garantisca la sopravvivenza economica a tutti gli uomini rimasti senza occupazione. I timori del fondatore di Tesla, però, non si fermano qui: «Ciò che mi preoccupa ancora di più, sono i potenziali effetti dell' intelligenza profonda nel sistema». Con questo, ad esempio, si riferisce alla capacità dei robot di penetrare i nostri sistemi informativi, diffondere informazioni false e provocare guerra. In altre parole, prendere il controllo degli esseri umani, come faceva il compuer Hal nell' incubo del film "2001 Odissea nello spazio".
Domenica Zuckerberg, mentre arrostiva la carne per un barbecue nel giardino della sua casa in California, ha partecipato a un Facebook Live. Una persona gli ha chiesto cosa pensava di questi timori di Musk, e lui ha risposto così: «Ho opinioni piuttosto forti a riguardo. Io penso che puoi costruire cose e migliorare il mondo. Queste persone negative, che promuovono scenari disastrosi, non le capisco. In certi casi penso sia piuttosto irresponsabile». Quindi ha aggiunto che l' intelligenza artificiale fa già cose meravigliose. Elon gli ha risposto a stretto giro, via Twitter: «Ho parlato con Mark di questo. La sua comprensione del soggetto è limitata». La discussione continuerà, ma su due cose Musk e Zuckerberg sono d' accordo: il reddito universale per aiutare chi perderà il lavoro, e la necessità di regolare bene l' uso dell' intelligenza artificiale.
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