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LE CARCERI AMERICANE PEGGIO DEL FAR WEST – DEREK CHAUVIN, L'EX POLIZIOTTO CHE NEL 2020 UCCISE GEORGE FLOYD, E' STATO ACCOLTELLATO E FERITO GRAVEMENTE NEL CARCERE DI TUCSON, DOVE STA SCONTANDO LA CONDANNA A 21 ANNI – GLI AVVOCATI DELL'EX AGENTE AVEVANO CHIESTO INVANO L'ISOLAMENTO, TEMENDO RITORSIONI DA PARTE DI ALTRI DETENUTI – ANZI, I GIUDICI HANNO SPEDITO CHAUVIN IN UN CARCERE NOTO PER LE FALLE NEL SISTEMA DI SICUREZZA, SOVRAFFOLLATO E...

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

Derek Chauvin

Accoltellato venerdì in un carcere di Tucson in Arizona, Derek Chauvin sopravviverà, ma il suo sta diventando un caso di accanimento della giustizia e del sistema penitenziario Usa nei confronti di un uomo sicuramente meritevole di una punizione severa.

 

Il poliziotto di Minneapolis, condannato a 21 anni di carcere per aver ucciso nel 2020 George Floyd tenendogli per nove minuti un ginocchio sul collo, ha ricevuto una pena molto dura, considerato che l’uccisione, sicuramente dovuta a un comportamento scellerato, un uso di cieca violenza repressiva, non è stata trattata come omicidio volontario.

 

derek chauvin con il ginocchio sul collo di george floyd

Ma la morte di Floyd, ripresa coi telefonini e vista da tutti nel mondo, ha provocato un’enorme ondata di indignazione, proteste in ogni parte d’America, rivolte nei ghetti neri: la richiesta di una punizione esemplare è stata esaudita e la Corte Suprema ha respinto senza neanche discuterlo un ricorso degli avvocati, per i quali Chauvin non ha ricevuto un processo equo.

 

I legali dell’ex poliziotto, però, non sono stati ascoltati nemmeno quando hanno chiesto di proteggere e isolare l’ex agente dato che, come ha detto il suo avvocato, Greg Erickson, «molti detenuti senza nulla da perdere vorrebbero diventare celebri uccidendolo».

 

Nonostante ciò, Chauvin è finito in un carcere noto per le falle nel suo sistema di sicurezza, superaffollato e con una cronica scarsità di guardie carcerarie. E dopo l’accoltellamento non sono state date informazioni né ai legali né alla famiglia del detenuto.

 

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le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 3

Per lui un misto di durezza eccessiva e inadeguatezza del sistema penitenziario di un’America che ha un numero di detenuti, in rapporto alla popolazione, dieci volte superiore a quello di molti Paesi europei. Un sovraffollamento che ha costretto a convivenze forzate anche detenuti eccellenti come il grande truffatore Bernie Madoff e, ora, Sam Bankman-Fried, condannato per le frodi finanziarie commesse con la criptovaluta FTX.

 

È detenuto, in attesa della definizione dell’entità della pena, nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, un altro carcere noto per le sue carenze gestionali. […]

 

DEREK CHAUVIN

Il finanziere digitale, che dovrà scontare molti anni di carcere, non si lamenta dei vicini di cella coi quali dice di conversare amabilmente, ma del cibo e delle scarse forniture di Adderall, le anfetamine con le quali cura la sua sindrome da iperattivismo. Dopo essersi nutrito per giorni di pane, burro di arachidi e acqua, però, ora riceve i pasti vegetariani che aveva richiesto e adeguate forniture di farmaci.

 

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 6

Anche per Madoff, morto 82enne mentre scontava una condanna a 150 anni per le sue truffe miliardarie, il sovraffollamento del penitenziario federale di Butner, in North Carolina, non è stato un problema: gli altri detenuti, anziché detestarlo o aggredirlo, lo rispettavano ammirando l’enormità della truffa che era riuscito a costruire e gli chiedevano consigli finanziari. Madoff confessò che i suoi dolori venivano dall’esterno del carcere: dopo la morte dei due figli (uno suicida, uno per cancro) mai più visite, nemmeno dalla moglie.

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