c'e ce c e ancora domani

CIAK, MI GIRA TENETEVI FORTE. IN ITALIA “C’È ANCORA DOMANI”, STRAVINCE QUESTO WEEKEND SU “NAPOLEON", 3 MILIONI 230 MILA EURO CONTRO 2 MILIONI 923 MILA EURO. NON SOLO. IL FILM DI E CON PAOLA CORTELLESI VIAGGIA ORMAI SU 23,9 MILIONI DI EURO DI INCASSO. QUALCOSA CHE LE FARÀ PROBABILMENTE SUPERARE ANCHE GLI INCASSI DI “BARBIE” PRIMA DI SFIDARE IL REGNO FINORA IMPOSSIBILE DI CHECCO ZALONE - IL NAPOLEONE-BAMBACIONE DI JOAQUIN PHOENIX LE PRENDE ANCHE IN AMERICA, EPPURE NON È IL DISASTRO CHE SEMBRAVA… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

c'e ancora domani 1

Tenetevi forte. In Italia “C’è ancora domani”, comedy/drama testaccino in bianco e nero di e con Paola Cortellesi che si fa menare dal marito violento Valerio Mastandrea stravince questo weekend su “Napoleon” di Ridley Scott con Joaquin Phoenix in versione bambacione che pensa solo alle battaglie e a saltare addosso alla Josephine de Beauharnais di Vanessa KIrby, 3 milioni 230 mila euro contro 2 milioni 923 mila euro. Non solo. “C’è ancora domani”, che solo ieri ha incassato 1 milione 176 mila euro viaggia ormai su 23,9 milioni di euro di incasso.

 

napoleone joaquin phoenix

Qualcosa che le farà probabilmente superare anche gli incassi di “Barbie” prima di sfidare il regno finora impossibile di Checco Zalone. Testaccio Rules! Ovvio che “C’è ancora domani” è aiutato da una distribuzione più forte, oltre 600 sale con cinque proiezioni a sala, quando “Napoleon” ha 160 sale in meno e durando due ore e mezzo ha meno proiezioni. Ma è sempre un kolossal da oltre 200 milioni di dollari. “Hunger Games La ballata dell’usignolo e del serpente” di Francis Lawrence è terzo con 1 milione 87 mila euro nel weekend, 300 mila euro incassati ieri e un totale italiano di 4 milioni precisi. Staccatissimo gli altri film.

hunger games la ballata dell’usignolo e del serpente 2

Cento domeniche”, più dramma che commedia di e con Antonio Albanese, sempre targato Vision, è quarto con 539 mila euro, per non pensare a “Trolls 3”, quinto con 246 mila euro e un totale di 2 milioni 119 mila euro, “The Marvels” di Nia Da Costa con Brie Larson, sesto con 228 mila euro e un totale di 3 milioni 188 mila euro, “The Old Oak” di Ken Loach è settimo con 193 mila e un totale di 662 mila euro, “Thanksgiving” di Eli Roth ottavo con 181 mila euro e un totale di 639 mila euro. “Napoleon” le prende anche in America, visto che “Hunger Games La ballata dell’usignolo e del serpente” stravince la settimana e il weekend del Thanksgiving con 28, 8 milioni di dollari portando il film a un totale di 98 milioni di dollari e, globali diventano 154.

 

thanksgiving

Un trionfo, visto che il prequel di Hunger Games costa “solo” 100 milioni di dollari rispetto ai faticosi kolossal da 200 milioni e passa del momento. Eppure “Napoleon” di Ridley Scott con Joaquin Phoenix non è affatto il disastro che sembrava ai tecnici degli incassi americani, visto che, al secondo posto, guadagna 20 milioni di dollari nel weekend, 32 totali nei cinque giorni del Thanksgiving, più 46 milioni dei 48 mercati esteri e arriva così a 78 milioni di dollari. Non sarà un successo, anzi è già un flop, dato il budget, ma è andato molto oltre le previsioni più funeree. Sembra, leggo Variety, che non è facile capire come andrà un film col pubblico dei vecchi signori che non vanno al cinema regolarmente.

Wish

In Francia, dove è stato massacrato da critici e storici, è rigorosamente primo. Appena sentono Napoleone gli spettatori francesi ci cascano. E’ naturale. E’ un flop, forse peggiore del “Napoleon”, anche il nuovo film della Disney, il cartone animato con le principesse “Wish”, 19 milioni di dollari nel weekend, che diventano 31 nei cinque giorni, che sommati ai 17 dei mercati stranieri diventano 49 milioni di dollari. Con un budget di 200-220 milioni di dollari è un disastro. Anche perché si aspettavano, i tecnici dell’incasso, un primo weekend da 35-45 milioni. Seee… Ormai dovranno ambientare i film sulle principesse a Testaccio…

 

la grande abbuffata 2

Sta andando benissimo in America, invece, “Thanksgiving” di Eli Roth, horror sofisticato, quarto questo weekend con 7, 3 milioni, che diventano 24 nei cinque giorni di programmazione, che con i 4, 9 milioni dei mercati stranieri diventano 29 milioni di dollari. Visto che il film costa 15 milioni è un successo. Aggiungo solo, e mi sembra una buona notizia, che verrà ri-distribuito in Italia, in versione integrale rispetto a quella tagliata dalla censura del 1973, “La grande abbuffata” di Marco Ferreri l’11 dicembre.

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