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COME SI TIENE A BADA EMILIANO? CON UNA POLTRONA! IL GOVERNATORE PUGLIESE USCENTE INTENDE CANDIDARSI AL PROSSIMO CONSIGLIO REGIONALE. MA LA SUA DECISIONE ROMPE I COJONI AD ANTONIO DECARO, CANDIDATO GOVERNATORE IN PECTORE, CHE NON VUOLE TRA I PIEDI IL SUO “PADRE” POLITICO. E A NULLA È SERVITA LA MEDIAZIONE DI ELLY SCHLEIN – LA STRADA PER CONVINCERE EMILIANO A FARE UN PASSO INDIETRO POTREBBE ESSERE QUELLA DI NOMINARLO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’EX ILVA. UN’EXIT STRATEGY PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE, CHE IN REALTA’ APPARE COMPLICATA…
Estratto dell’articolo di Mary Tota per il “Corriere del Mezzogiorno”
Una girandola di ipotesi, per far uscire il centrosinistra dal guado, fino all’ultima, la più roboante: il futuro di Michele Emiliano potrebbe intrecciarsi con quello dell’ex Ilva. La questione, come è noto, riguarda la candidatura a presidente per il centrosinistra di Antonio Decaro. Scontatissima sino a qualche mese fa.
Quando si è fatta strada l’intenzione del governatore in carica Michele Emiliano e, successivamente, del suo predecessore Nichi Vendola, di candidarsi al Consiglio regionale rispettivamente nelle liste di Pd e Avs.
[…] Giacché per il governatore era stata data per assodata in due incontri con Decaro alla presenza di maggiorenti del Pd. Accordi mai confermati (ma mai neanche smentiti) dallo stesso europarlamentare. Fatto sta che la situazione si trascina, senza spiragli di possibili soluzioni, da settimane.
michele emiliano e antonio decaro
Decaro, lo ricordiamo, ha sollecitato anche l’intervento della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein che, pur avendo interloquito più volte anche con Emiliano, non è sino ad ora voluta intervenire.
Nel novero delle ipotesi messe sul tavolo per spingere Emiliano ad un passo indietro, anche quella nota dell’assessorato esterno. Che, però, poco convince il governatore più propenso a misurarsi con il consenso della gente che ad accettare un incarico blindato. E veniamo all’oggi. Fonti autorevoli vicine tanto a Decaro che ad Emiliano, raccontano di una nuova possibile strada: la nomina del governatore a commissario straordinario dell’ex Ilva.
stabilimenti ex ilva a taranto
Fantascienza? Una risposta d’impeto sarebbe «sì». Eppure, esiste. La nomina sarebbe gradita al governo centrale, unico ad averne paternità oltretutto.
Come accade nella sanità, nei rifiuti, nelle emergenze di varia natura, il governo può investire il presidente della Regione in carica del ruolo di commissario straordinario pro tempore.
Nulla di strano, dunque, che lo faccia anche in questa partita delicatissima dove la sinergia tra le istituzioni è elemento imprescindibile per garantire non solo la salvaguardia sanitaria, sociale ed occupazionale di Taranto e dell’intera Puglia, ma anche la tenuta produttiva ed economica dell’intera Europa che dell’acciaio dell’ex Ilva si approvvigiona.
MICHELE EMILIANO - ELLY SCHLEIN
In questo caso, a conclusione del mandato, l’incarico proseguirebbe. Ma c’è un ma: il placet di Emiliano, laddove ci fosse, sarebbe legato ad una clausola imprescindibile, la decarbonizzazione. Mai il governatore assumerebbe l’incarico di commissario con un siderurgico a carbone. L’ipotesi, dunque, appare se non impossibile, piuttosto complessa. Anche perché, al momento, resta ferma da parte del presidente l’intenzione di candidarsi.
La questione, prescindendo dall’ipotesi ex Ilva, potrebbe comunque sbloccarsi nella trattativa nazionale del centrosinistra. Potrebbe essere la Campania a oliare gli ingranaggi della Puglia. Secondo fonti dem, l’irrigidimento di Decaro già poco propenso a tollerare «i tutori», sarebbe aumentato dalle perplessità del M5S che ha più volte chiesto discontinuità rispetto al passato. E nella discontinuità c’è anche Michele Emiliano.
michele emiliano antonio decaro
Ma se i 5S, che hanno incassato in Campania la candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, fanno cadere i veti sulla candidatura in Consiglio del governatore uscente Vincenzo De Luca, a maggior ragione avrebbero meno remore sulla presenza di Emiliano nelle liste.
Tuttavia, Emiliano promotore storico dell’accordo con i 5 Stelle, non è intenzionato a causare danni alla coalizione. Tradotto: al gioco «chi butto giù dalla torre», non si presterebbe. Occorre, comunque, far presto […]
MICHELE EMILIANO NICHI VENDOLA
michele emiliano e antonio decaro 3
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