DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA…
Giuseppe Agliastro per "La Stampa"
Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che non accetterà «le linee rosse» del Cremlino e che intende rendere «molto, molto difficile» un'eventuale invasione russa dell'Ucraina. A pochi giorni dall'atteso colloquio in videoconferenza tra Biden e Putin - confermato per martedì prossimo - restano alte le tensioni attorno all'Ucraina. Kiev e Washington sostengono che Mosca abbia ammassato truppe vicino al confine con l'Ucraina e dicono di temere un'aggressione militare: tutte accuse respinte però dalla Russia, che nei giorni scorsi ha bollato come «isteria» i sospetti occidentali.
Le aree di ammassamento delle truppe russe al confine con Ucraina
La situazione è delicata. Il «Washington Post» scrive che, secondo dei dirigenti Usa e un documento dell'intelligence, ci sarebbe un piano del Cremlino per un'offensiva in Ucraina su più fronti all'inizio del prossimo anno. All'eventuale attacco potrebbero partecipare fino a 175mila soldati in 100 gruppi tattici di battaglione. Il documento contiene delle immagini satellitari e mostra che ora le forze russe si concentrano in quattro aree e dispongono di 50 gruppi tattici con carri armati e pezzi di artiglieria.
La mappa Usa indica che attualmente ci sarebbero circa 70mila soldati russi nei pressi del confine ucraino, mentre Kiev stima che i militari russi siano 94mila. Secondo il «New York Times», funzionari statunitensi sottolineano che le intenzioni di Putin non sono chiare. «Non sappiamo se Putin abbia preso la decisione di invadere. Sappiamo che sta mettendo in atto la capacità di farlo in breve tempo», aveva precisato alcuni giorni fa il capo della diplomazia Usa, Antony Blinken.
Inoltre, diversi analisti ritengono che non ci sia una ragione per la quale Mosca dovrebbe entrare apertamente nel conflitto ucraino e pensano che la Russia stia lanciando un messaggio: quello di essere pronta a difendere le sue "linee rosse" sull'Ucraina.
Mosca smentisce di voler attaccare. «Gli Usa stanno svolgendo un'operazione speciale per inasprire la situazione attorno all'Ucraina addossando la responsabilità alla Russia», ha detto la portavoce della diplomazia di Mosca, Maria Zakharova. La Russia non vuole che la Nato si allarghi verso Est e che Kiev entri nell'Alleanza Atlantica e afferma di volere delle garanzie su questi punti.
Secondo Putin, proprio l'espansione delle infrastrutture militari della Nato in territorio ucraino potrebbe essere una "linea rossa" per la Russia, che tra l'altro non vede di buon occhio le esercitazioni occidentali nel Mar Nero. «È la Nato che decide chi aderisce all'Alleanza, non la Russia», ha replicato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Anche Biden ha già risposto a Putin: «Non accetterò le linee rosse di nessuno», ha detto, aggiungendo che gli Usa stanno «mettendo insieme il pacchetto di iniziative per rendere molto, molto difficile che Putin vada avanti e faccia ciò che la gente teme possa fare».
Nei giorni scorsi, Blinken aveva avvertito che un'eventuale invasione dell'Ucraina costerebbe a Mosca sanzioni economiche ancora più dure di quelle già imposte. Martedì Putin e Biden discuteranno delle questioni più urgenti. Ovviamente grande attenzione verrà data all'Ucraina, dove il Cremlino è da tempo accusato di sostenere i separatisti nel conflitto del Donbass. Ma all'ordine del giorno potrebbero esserci anche le questioni di stabilità strategica, l'Afghanistan e naturalmente i difficili rapporti bilaterali tra Mosca e Washington.
escalation militare tra russia e ucraina
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…