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L’ABITO NON FA IL MONACO, L’ANTIRUGHE SI’ - "QUELLA CREMA ANTIETA' E’ UN NOSTRO BREVETTO", UN EX MONACO CITA IL COLOSSO DELLA BELLEZZA L’OREAL IN TRIBUNALE

Elena Dusi per repubblica.it

 

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PADRE Dennis Wyrzykowski, priore del convento teresiano di Millbury, non lontano da Boston, tra i suoi fedeli accoglie da anni il prestigioso cardiologo James G. Dobson Junior. Quando il luminare della Massachusetts University scoprì fra le cellule del cuore lo straordinario potere antirughe dell’adenosina, sostanza capace di ridonare elasticità alle pelli non più giovanissime, prima chiese il brevetto, all’inizio degli anni Duemila. Poi nel 2008 lo cedette ai frati perché ne facessero buon uso, investendolo in opere di bene.

 

Padre Wyrzykowski mantenne l’impegno, nonostante la perdita nel 2008 del riconoscimento del Vaticano alla sua comunità. Creò la linea di prodotti antietà Easemine, mettendola in vendita online a 65 dollari il tubetto. Gli affari nei primi anni andarono a gonfie vele. A beneficiarne, oltre ai teresiani, furono gli ex detenuti, i drogati, gli alcolizzati, i bambini disagiati e i senzatetto di Millbury, che ricevettero accoglienza e aiuto grazie ai proventi dell’azienda for-profit Carmel Laboratories Llc.

 

Poi arrivò L’Oreal: 110 anni di storia, 25 miliardi di fatturato. Al gigante parigino della bellezza che usa oggi l’adenosina per alcuni prodotti della sua linea RevitaLift “da applicare sul collo e sulla faccia ogni mattina e ogni sera”, padre Wyrzykowski non ha perdonato l’intrusione. “E’ come rubare ai poveri. Ecco cos’è” ha tuonato in un’intervista alla Associated Press. La scoperta dell’adenosina vale milioni di dollari, ha rincarato la dose Dobson Jr, sempre alla Ap. “Se sai che c’è un brevetto e lo violi consapevolmente, questo fa rabbia” ha detto infuriato. “Soprattutto se sai quanto nobile sia l’attività dei Carmelitani Teresiani a favore delle persone svantaggiate”.

 

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Il 30 giugno il tribunale del distretto del Delaware ha ricevuto una denuncia con richiesta di risarcimento danni da parte dei Carmel Laboratories e della Medical School dell’Università del Massachusetts. La L’Oreal si è difesa dicendo che nelle sue creme l’adenosina viene applicata con finalità diverse da quelle citate dal brevetto. “Ammiriamo il lavoro della comunità, ma crediamo che le loro accuse siano infondate” hanno spiegato, sempre tramite la Associated Press. L’Università del Massachusetts, per bocca di un suo portavoce, ha usato vari giri di parole, facendo intuire di essersi ritrovata coinvolta un po’ suo malgrado.

 

Padre Wyrzykowski però non si è fatto commuovere. “Easemine – si legge nella richiesta di processo – è in vendita dal 2009 e nel primo anno, grazie alle sue proprietà uniche e innovative, ha ottenuto profitti significativi”. Oggi invece il monastero, che ospita 15 seguaci, “ha visto sprofondare i suoi bilanci. Non riesce a pagare il suo mutuo né

a rifondere i debiti contratti per il lancio del prodotto” si legge sempre nella richiesta di processo. I suoi programmi assistenziali sono azzerati. “Ha dovuto vendere alcune proprietà e non riesce a garantire ai suoi membri nemmeno un’assicurazione sanitaria”.