armani alessandro michele

MODA VIRUS – QUIRINO CONTI: ‘’PARLARE DI ABITI IN QUESTO CLIMA NON SAREBBE NEPPURE DECENTE, DUNQUE MEJO DIVERTIRSI CON ALESSANDRO MICHELE CHE ACCOMPAGNA IL SUO LAVORO CON SCRITTI ESEGETICI E APOLOGETICI DI MASSIMA OSCURITÀ: “UN UOMO GONFIO DI DISORDINE, CHE NOMINA L’ACCENSIONE DEL SANGUE E LO SGOMENTO DELLA NOSTALGIA” - ALTRO MA SIMILE CASO È QUELLO DI ARMANI: CHE ORMAI SEMESTRALMENTE FA PRECEDERE LE SUE PRESENTAZIONI DA RIGURGITI DI INVIPERIMENTO PER TUTTO CIÒ CHE LO CIRCONDA’’

Quirino Conti

Qvirino Conti per dagospia

 

Poche cose possono essere noiose come il racconto dei propri sogni; forse solo la narrazione delle afflizioni di un animo permaloso. A meno che non si sia professionisti dell’ascolto con a disposizione i canonici e molto ben remunerati quaranta minuti di attenzione terapeutica.

 

A Milano, prima della Grande Paura, si è purtroppo scivolati in entrambe le avversità. La prima da Gucci: che da qualche tempo sente l’impellente urgenza di accompagnare il lavoro del suo direttore creativo con scritti esegetici e apologetici di massima oscurità.

 

alessandro michele, lana del rey e jared leto

Tentazione ben nota al mondo della Moda, giacché nessuno stilista ha mai resistito alla concupiscenza di autorecensirsi. Per questo a suo tempo nacquero le press release, che – affidate a campioni della penna – mettevano in bella copia i sospiri del creatore; mai immaginando che si sarebbe giunti al culto dell’autografo. Da Gucci, infatti, si prosegue nell’indagine sulle primitive sensazioni del suo prolifico autore persino con la citazione di un foglio d’epoca e con significative e assai rivelatrici cancellature del testo (alla Isgrò).

cate blanchett e giorgio armani

 

Ora, che il lavoro di Alessandro Michele sia eccezionale è fuori discussione; qui si cerca di mettere in luce un’oscurità di concetti quale neppure la critica architettonica (ed è tutto dire) ha mai tentato. Insomma un testo sciolto da ogni obbligo di lucidità, dunque ispirato come per un mistico o sognato come per un Bell’Addormentato: “Un uomo gonfio di disordine, che nomina l’accensione del sangue e lo sgomento della nostalgia”... “Un uomo gravido di catene spezzate” (come non pensare ad Amedeo Nazzari).

harry styles e alessandro michele di gucci versione gender fluid

 

Altro ma simile caso è quello di Armani: che ormai semestralmente fa precedere le sue presentazioni da rigurgiti di inviperimento per tutto ciò che lo circonda. Tecnica, questa, del resto assai praticata dovunque arrivasse la geniale esperienza comunicativa dell’indimenticata Barbara Vitti. Come si fosse sul lettino di un analista, bisognava ogni volta necessariamente trovare un sasso da tirare nello stagno.

rula jebreal giorgio armani

 

E questo, come nel caso in questione, avrebbe di sicuro procurato una bella intervistona, purtroppo ogni volta identica. Rendendo comunque tutti contenti: la pubblicità per aver assolto al suo compito di distribuzione dei pani e dei pesci; lo stilista, che si vedeva preso in maggiore considerazione (almeno per il cattivo carattere); e il povero consumatore che trovava tutto questo molto gratificante: perché per una volta tutelato nelle proprie miserie corporali dallo “stupro” di tali giganti dello Stile.

 

E così si è arrivati al Coronavirus, e al conseguente silenzio. Giacché parlare di abiti in questo clima non sarebbe neppure decente. Dunque, meglio l’Ecclesiaste e le Lamentazioni. E chissà se tra profeti e sibille non si arrivi anche al disvelamento delle misteriose nozze di Miuccia Prada e Raf Simons. Con tutti i conseguenti rischi del caso, come fu per Armonia e Cadmo.

ALESSANDRO MICHELEALESSANDRO MICHELE PREMIATO DA ELTON JOHNprada simonsprada simonsALESSANDRO MICHELE 2