FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Vincenzo Iurillo per il “Fatto Quotidiano”
Se si crede ai verbali datati 2011 di sei pentiti di camorra ritenuti attendibili in altre inchieste e processi, il Cartello degli Scissionisti di Napoli con un paio di telefonate era in grado di procurarsi i vip del mondo dello spettacolo per i matrimoni e le feste.
E scegliere le più belle soubrette da un book fotografico realizzato a Milano da una persona "vicina a Lele Mora", alcune delle quali, non tutte, i pentiti sottolineano essere "amiche" di Silvio Berlusconi: leggasi Belen Rodriguez, Analaura Ribas, Barbara Guerra, Aida Yespica, Valeria Marini. Da pagare 25.000 euro a presenza (ma non ci sono prove che siano state contattate).
È la bella vita della camorra di Secondigliano e Scampia. La descrivono le dodici pagine di atti depositati al Riesame di un' indagine della Dda partenopea - procuratore aggiunto Filippo Beatrice, pm Vincenza Mari, Maurizio De Marco, Stefania Castaldi - sul narcotraffico e il riciclaggio di denaro sporco a Dubai gestito da Raffaele Imperiale. È il clan Amato-Pagano visto dall' interno. Un clan che oltre ad ammazzare e spacciare droga a quintali, poteva vantare amicizie con cantanti, attrici e presentatrici, vip e registi. Da sfruttare al momento opportuno. Per esibire potere. E divertirsi con loro.
Premessa: sono vicende prive di rilevanza penale, i vip citati non sono indagati ne accusati di alcunché, i verbali andrebbero confrontati con le versioni dei diretti interessati, che non sono agli atti. La versione dei pentiti, che riferiscono notizie apprese da altri, è questa: il cassiere degli Scissionisti, Raffaele "Lello" Stanchi, era ben introdotto negli ambienti dello spettacolo ed amico del regista di Gomorra Matteo Garrone. Grazie a Stanchi il clan sarebbe stato in grado di arrivare a vip e soubrette. 'Lello' fu ammazzato nel gennaio 2012 insieme al suo autista, prima che gli inquirenti riuscissero ad arrestarlo. Il suo cadavere fu bruciato, la sua mano mozzata.
L' efferatezza di quell' omicidio segnò la ripresa della faida a nord di Napoli. Dice il pentito Carmine Cerrato: "Nell' autunno 2009 la Marini fu a Napoli tre giorni e in quel periodo andò a trovare il papà di Stanchi, che non stava bene ed aveva espresso il desiderio di conoscerla personalmente. Fu accompagnata proprio da Lello Stanchi". Afferma il pentito Biagio Esposito: "Stanchi mi disse che lui era molto amico di Garrone, il regista di Gomorra, e che senza il suo aiuto non sarebbe stato facile girarlo".
E ancora: "Ero alle case dei Puffi di Scampia quando Lello Stanchi mi fece conoscere un nostro spacciatore di nome Totore, che aveva recitato nel film, con il ruolo di killer nell' episodio con cui il film inizia (l' omicidio nel centro abbronzante), tanto che questo Totore era soprannominato Gomorra". Il pentito dice che Stanchi gli avrebbe proposto anche di andare alla trasmissione condotta dalla Marini e Pupo, "I Raccomandati". "Avrei potuto andare tra il pubblico senza pagare".
C' è poi il capitolo delle 'feste'. Che in realtà venivano progettate ma poi 'saltavano' per i problemi giudiziari dei boss. Avrebbero dovuto parteciparvi note showgirl da scegliere sul 'book' proveniente da Milano. Verbale di Biagio Esposito: "In questo book erano raffigurate ricordo i nomi di Aida Yespica, Valeria Marini, un' altra che si chiamava Barbara di cui non ricordo il cognome (verrà poi identificata in Barbara Guerra, ndr)".
Per invitarle alle feste e a trascorrere la notte c'era un tariffario da 25.000 euro "per come mi disse Lello. C'era da parte nostra l' interesse per la Yespica e quella Barbara. Cesare Pagano (uno dei capi degli Scissionisti, ndr) voleva fare un regalo a Mario amico di Lelluccio 'o Parente entrambi narcotrafficanti di cocaina". Il book sarebbe stato portato nel covo di Cesare Pagano a Quarto: "Non era un book rilegato, c' erano delle foto stampate al computer e in bianco e nero, con una ragazza e il rispettivo nome".
"Cesarino Pagano - prosegue - ci disse se era possibile prendere Belen per fare un regalo a Mario, solo che Belen era impegnata nel mondo della pubblicità e film e non era possibile, quindi chiesero ad Aida, ma anche in questo caso non fu fatto niente". Dai verbali anche l' episodio di uno spogliarello di Fabrizio Corona alla festa dei 18 anni della figlia di Elio Amato e le incursioni del 2009 della coppia Corona-Belen in un noto ristorante di Pozzuoli "a disposizione degli Amato" tanto che il proprietario, affermano i pentiti, oltre a sbandierare la sua amicizia coi due, inviava i suoi cuochi a cucinare nei nascondigli del boss.
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