emanuele morganti alatri

IL RACCONTO DI KETTY, LA FIDANZATA DI EMANUELE MORGANTI UCCISO BRUTALMENTE AD ALATRI: “ERAVAMO AL BANCONE, STAVAMO CHIACCHIERANDO E BEVENDO. NON ERA UBRIACO. POI È ARRIVATO QUESTO PAZZO E HA COMINCIATO A VENIRGLI ADDOSSO. LO PRENDEVA A SPALLATE. EMANUELE S'È GIRATO E...”

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1 - PESTATO A MORTE, CALPESTATO, MARTORIATO CON UN PALETTO DI FERRO MENTRE ERA GIÀ ...

Tiziana Paolocci per “il Giornale”

 

Il locale di Alatri dove e stato ucciso Emanuele MorgantiIl locale di Alatri dove e stato ucciso Emanuele Morganti

Pestato a morte, calpestato, martoriato con un paletto di ferro mentre era già a terra e a turno nove belve gli sputavano addosso. Un calvario di quindici minuti, infiniti, interminabili, avvenuto in più angoli della piazza.

 

La Procura di Frosinone ha ricostruito la via crucis di Emanuele Morganti, il ventenne di Tecchiena, braccato venerdì alle tre all' uscita del Mirò Music Club di Alatri e massacrato da un gruppo di balordi. Il ragazzo è morto dopo trentasei ore di agonia all'ospedale Umberto I di Roma. Gli amici di Emanuele hanno raccontato che non c'era stata alcuna rissa. La vittima e la fidanzata stavano ascoltando la musica intorno alle 3 e bevevano un drink al bancone quando da un albanese è partita una battuta di troppo verso la ragazza.

Emanuele Morganti con la fidanzataEmanuele Morganti con la fidanzata

 

I due giovani hanno iniziato a litigare e sono stati trascinati fuori da un buttafuori italiano e uno albanese. Qui il pestaggio. I parenti del giovane parlano di vera e propria esecuzione. «Ci hanno detto che lo picchiavano ovunque, lui ha provato ad andare via con la fidanzata, poi è caduto e l'hanno finito - racconta lo zio Pietro - L'hanno pestato a sangue, a morte. Gli hanno sputato, l'hanno calpestato». Davanti al pm Vittorio Misiti sono sfilati almeno venticinque giovani testimoni, ma sarebbero nove, cinque clienti e quattro buttafuori, gli iscritti a vario titolo nel registro degli indagati.

 

Emanuele MorgantiEmanuele Morganti

Accanto al nome dell'albanese figurano otto italiani, tra cui padre e figlio, quest'ultimo con precedenti penali per spaccio e due fratelli. Ma c'è ancora tanto da chiarire e il sindaco fa un appello a chi ha visto e a chi c'era: «Chi sa, parli. Alatri non sia omertosa».

 

L'attenzione degli inquirenti è concentrata soprattutto su due italiani, di 24 e 27 anni, con precedenti. Sono indagati per omicidio preterintenzionale perché sarebbero stati loro a dare i colpi mortali alla vittima con una spranga di ferro, forse il paletto di un cartello stradale divelto. Meglio dire per ora sono indagati per omicidio preterintenzionale, ma l'accusa potrebbe diventare presto omicidio volontario.

 

ALATRI - LA MORTE DI EMANUELE MORGANTIALATRI - LA MORTE DI EMANUELE MORGANTI

Il pestaggio è stato ripreso anche dalle telecamere del Comune e le immagini sono al vaglio degli investigatori. Emanuele avrebbe cercato di fuggire, ma è stato braccato più volte. Nessuno lo ha aiutato, tranne un amico G.C. che ha provato a fargli da scudo e poi è finito in ospedale. Forse alla base dell'indifferenza di tanti, troppi, ci sono «mini campanilismi interni allo stesso Comune che hanno radici secolari», come spiega anche il sito locale ilconservatore.com.

 

Alatri è il centro storico, Tecchiena, da dove Emanuele era arrivato con la sua Ketty e l' auto del papà, è campagna. E tra i giovani del centro storico e quelli della sua frazione, c'è da sempre rivalità. Una rivalità che venerdì notte ha spinto molti a guardare dall'altra parte, mentre il ventenne moriva. Come ha predicato il vescovo di Anagni-Alatri, monsignor Lorenzo Loppa: «Si è perso il senso della comunità. Le radici del rancore sono seminate come spazzatura ovunque».

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

Il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli precisa che «questa violenza non viene da lontano», confermando praticamente che gli autori sono italiani. Non è facile contrastare la violenza, soprattutto quando a dividere è l'antipatia che esiste da sempre tra i ragazzi di Alatri e quelli di Tecchiena. Questa morte l'ha inasprita e sui social discutono su dove fare la fiaccolata pacifica: per uno schieramento «Tecchiena non è Alatri», per l'altro «Alatri non è terra nostra».

 

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

2 - «CON EMANUELE STAVAMO BEVENDO POI QUEL PAZZO L' HA PRESO A SPALLATE SENZA MOTIVO»

Virginia Piccolillo per il “Corriere della sera”

 

«Non è vero che quello ci stava provando con me. Non è vero che è colpa mia. Stanno inventando tutto. Mamma glielo devi dire. La devono smettere. Emanuele non ha fatto niente». Piange. Si dispera, Ketty. E si sfoga con la madre che ha gli occhi azzurri, cerchiati da occhiaie profonde, perché non riesce a consolarla.

 

Intorno alla sua casetta, a due passi dal lago di Canterano, è primavera, ma Ketty vive l'inferno: il suo amore è stato massacrato fino alla morte, e non sa spiegarsi perché. Si sente in colpa, come tutti gli amici del ragazzo. Chi perché c'era e non è riuscito a salvarlo. Chi perché non c'era e non ha potuto provarci. Chi, come l'unico che si è gettato sul suo corpo martoriato, perché non è servito a nulla.

 

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

Ma gli apprezzamenti del ragazzo albanese? La gelosia di Emanuele? La rissa? Non è andata così? Scuote la testa, decisa, la madre. Anche se non sarebbe certo stata una colpa, Ketty non vuole essere indicata come la ragazza contesa. Alla mamma Ketty ha raccontato gli ultimi istanti di vita felice del ventenne di Tecchiena: «Eravamo al bancone. Stavamo chiacchierando io e lui. E stavamo bevendo. Non era ubriaco, lo sai com'era. Poi è arrivato questo pazzo e ha cominciato a venirgli addosso. Lo prendeva a spallate. Non si sa perché. Una, due. Emanuele s'è girato e ha visto che lo faceva apposta. Allora si è voltato e hanno cominciato a litigare».

LA MORTE DI EMANUELE MORGANTI - RICOSTRUZIONELA MORTE DI EMANUELE MORGANTI - RICOSTRUZIONE

 

E le avance? Nessuna occhiata o parola di troppo? Ketty smentisce con forza: «No. Non mi ha fatto né detto niente... Anzi. Poco prima che scoppiasse tutto il macello, quello ci stava provando con la barista. Mamma ti giuro, Emanuele non aveva fatto niente. Non ha nessuna colpa».

 

Il dopo, quella scena da mattanza a freddo, ripresa dalle telecamere di sorveglianza, con Emanuele picchiato brutalmente anche quando aveva il cranio sfondato, per Ketty ha contorni confusi. «Lo hanno preso i buttafuori e lo hanno portato via dal locale. Ma dopo pure loro hanno cominciato a menare con i manganelli. Poi gli amici loro». Sulle ultime, terribili, scene, ha come un black-out. «Mi hanno trascinata via. Io volevo andare. Ma mi tiravano».

 

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

Sua madre non sa chi l' ha trattenuta. Né se lo ha fatto per evitare che aiutasse Emanuele, che fosse ferita anche lei o che vedesse come avevano ridotto il suo amore di sempre. Si erano conosciuti sette anni fa sui banchi di scuola. In classe insieme avevano studiato da perito chimico. Quattro anni fa si erano fidanzati. E ora, finita la scuola, Emanuele aveva iniziato a lavorare per costruire il suo futuro con lei.

EMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI

 

Non lo dimenticherà più Ketty. Su Facebook glielo ha promesso. «Non riesco ancora a realizzare tutto quello che è successo. Non meritavi tutto questo, non hai fatto niente di male. Una morte così. Ricordo uno dei tuoi ultimi messaggi di venerdì pomeriggio: "Ti amo più di ogni altra cosa". E continuerò a ricordarlo per sempre, come continuerò a ricordare anche te. Ti amo e lo farò per sempre». Ne è convinta la madre. Ma teme che anche il dolore non passerà.

 

EMANUELE MORGANTIEMANUELE MORGANTI

«Come fai a riprenderti? Era un ragazzo d' oro. Bello, buono, rispettoso, sempre sorridente, innamorato di lei e innamorato della vita. Devono fare giustizia. Devono essere puniti per quello che hanno fatto. Lì sanno chi è stato. Chi ha fatto e chi non ha fatto. Perché tanta gente che passava s' è girata dall' altra parte?». È la rabbia di tanti a Tecchiene, il paese di Emanuele a pochi chilometri da Alatri e diviso dalla cittadina da rivalità da campanile. Stasera partirà una fiaccolata dal bar del ragazzo che ha fatto scudo, invano, a Emanuele. Sua madre ieri ha postato: «Mio figlio è un eroe».

LA DISCOTECA DOVE E STATO UCCISO EMANUELE MORGANTILA DISCOTECA DOVE E STATO UCCISO EMANUELE MORGANTIEMANUELE MORGANTIEMANUELE MORGANTIEMANUELE MORGANTI EMANUELE MORGANTI