
DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE…
COLPI DI SPADA – PER IL RACKET DELLE CASE POPOLARI A OSTIA CONFERMATE LE CONDANNE IN APPELLO E L’AGGRAVANTE DEL "METODO MAFIOSO" - URLA CONTRO I GIUDICI DA PARTE DI UNO DEGLI IMPUTATI: “BUFFONI, QUANDO ESCO DA QUI SPACCO TUTTO” - IN AULA ANCHE UNA VENTINA TRA AMICI E PARENTI DEI CONDANNATI, CHE HANNO GRIDATO CONTRO LA CORTE: "VERGOGNA"
operazione sgombero clan spada
Grida e tensioni in aula dopo la lettura della sentenza di condanna nel processo sul racket delle case popolari a Ostia (in primo grado le condanne arrivarono a 50 anni totali) che vedeva imputati alcuni esponenti della famiglia Spada. Uno degli imputati presenti in aula ha urlato contro i giudici: «Buffoni, quando esco da qui spacco tutto». In aula anche una ventina tra amici e parenti dei condannati, alcuni dei quali dopo il verdetto hanno gridato contro la corte: «Vergogna».
Le condanne
Queste le condanne arrivate dopo una camera di consiglio durata tre ore: 13 anni e 8 mesi di carcere a Massimiliano Spada, 5 anni a Ottavio Spada, 6 anni e 4 mesi Davide Cirillo, 6 anni e 4 mesi a Mirko Miserino, 7 anni e 4 mesi a Maria Dora Spada, 11 anni a Massimo Massimiani e 6 anni e mezzo a Manuel Granato. Nel procedimento oltre al Comune, la Regione e l’associazione antimafia Libera, erano parte civile i due collaboratori di giustizia Michael Cardoni e Tamara Ianni, in passato più volte vittima di intimidazioni. Saranno risarciti in sede civile.
Tutto partì dalla gambizzazione di «Baficchio»
L’inchiesta che ha portato al processo partì dalla gambizzazione di Massimo Cardoni, detto Baficchio, ferito con due colpi di pistola nel 2015 a Ostia. Dalle indagini venne fuori la violenta contrapposizione tra il clan allora emergente degli Spada e la perdente compagine dei Baficchio-Galleoni, che aveva portato alla gambizzazione. Una lotta tra clan condita da minacce, intimidazioni, sfratti e occupazioni forzose di case popolari
ostia blitz anticlan
ostia clan geografia criminale
DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE…
DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO…
A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE…
DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È…
DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E…
DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO…