DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Estratto dell'articolo di Elisa Sola per www.lastampa.it
Una ragazza di sedici anni è stata sbattuta contro un'auto in sosta e costretta a subire violenza sessuale. Una seconda giovane è stata aggredita in casa poco dopo dallo stesso uomo, che ha cercato di stuprarla davanti agli amici, poi scappati. Altre due donne sono state inseguite, toccate e molestate fino all'arrivo dei carabinieri.
È successo tutto in una notte, quasi all'alba del 30 giugno. Quattro ragazze hanno vissuto l'incubo. In manette, con le accuse di violenza sessuale verso una minorenne e di tentata violenza verso una maggiorenne, è finito un trentenne nigeriano, su ordine della gip Ersilia Palmieri, difeso dall’avvocato Manuel Perga.
L'uomo non era uno sconosciuto. Una delle ragazze lo conosceva di vista. Sembrava una serata allegra tra locali e discoteca. «Corteggiava tutte», dicono le testimoni. All'alba, lui invita i suoi amici e il gruppo di ragazze a casa sua. Mentre i suoi amici mangiano, aggredisce due ragazze, una dopo l'altra. Abusa della sedicenne per strada, dopo averla sbattuta contro una macchina con la scusa di comprare sigarette.
La seconda ragazza vive l'inferno dentro l'appartamento. Lui la sbatte contro il muro, poi sul letto. Mentre cerca di violentarla, le mette le mani al collo. Lei si salva chiudendosi in bagno. Alle 5.20 del 30 giugno, in zona Borgo San Paolo, i carabinieri accorrono. Una ragazza, scalza e con il top strappato, corre verso di loro piangendo. La seguono altre due ragazze terrorizzate. Poco più avanti, un uomo tiene immobilizzata una quarta ragazza per strada.
L'uomo, alterato dalla droga, urla insulti contro le donne anche mentre i carabinieri lo portano via. Una delle vittime racconta: «Lo abbiamo incontrato in un locale, ha fatto amicizia con le mie amiche, ci ha offerto da bere, era galante. Quando era ora di andare a casa, si è offerto di riaccompagnarci ma con una scusa ci ha fatte salire in casa».
La sedicenne è stata aggredita per strada, costretta a subire atti sessuali. Quando l'uomo risale in casa, avviene la seconda aggressione. Gli amici di lui scappano. La ragazza viene soccorsa dai vicini dopo che le amiche corrono in cortile gridando aiuto, mentre l'uomo salta giù dalla finestra.
violenza sessuale minori stupro
Sentita dai carabinieri, una ragazza rivela: «Lui mi ha fatta venire in Italia. Sono finita nel giro della prostituzione. Gli dovevo dei soldi». La versione dell'uomo è diversa: «Non è vero quanto dicono le ragazze, mentono. Siamo stati in discoteca, abbiamo bevuto, loro hanno anche fumato erba. Non è vero che le ho violentate. Dicono cose false soltanto per mettermi nei guai».
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