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1 – BOTTE AL CAMPO ESTIVO DELLA PARROCCHIA. LA VERITÀ DI DON NANDO SPIMPOLO. IL PARROCO CHIEDE AI GENITORI COLLABORAZIONE
Il video dell’intervista a Padre Nando Spimpolo - TGR Veneto
2 – BASTONATE AI RAGAZZI DEL CENTRO ESTIVO: «I NOSTRI FIGLI GETTATI TRA LE ORTICHE»
Andrea Priante per il “Corriere della Sera”
parrocchia dell'arcella padova
Ragazzini di 11 e 12 anni bastonati, colpiti con la doga di un letto, perfino gettati tra le ortiche. A raccontare a mamma e papà le punizioni inferte da un paio di animatori (pure loro minorenni), sono stati gli studenti di prima e seconda media che stavano partecipando a un campo scuola organizzato da una parrocchia di Padova a San Pietro di Barbozza (Treviso).
Una vacanza da brividi, almeno stando alle confidenze raccolte dai genitori che sabato sono andati a riprendersi i figli sulle colline del Prosecco, e che invece delle passeggiate nei boschi hanno ascoltato i resoconti delle angherie di due dei ragazzi dello staff.
Il parroco, padre Nando Spimpolo, pur confermando l' accaduto, ne ridimensiona la gravità: «Non parliamo di bullismo ma di un animatore di 17 anni che collabora con il patronato e suona in chiesa, e che ha perso il controllo al termine di una settimana in cui i ragazzini si sono comportati in modo po' scalmanato.
Era esasperato e ha commesso uno sbaglio di cui è pentito. Ma è un adolescente e forse solo ora si rende conto di ciò che ha fatto».
Il sacerdote ricostruisce l' episodio avvenuto l' ultimo giorno del campo: gli ospiti che ignorano l' invito dell' animatore a calmarsi, alcuni di loro che saltano su un letto fino a sfondarlo. «E l' animatore ha afferrato la doga e li ha rincorsi, colpendoli. Nessuno vuole sminuire, ma neppure si può dipingere il campo estivo come una specie di lager».
Uno dei ragazzini è stato portato al pronto soccorso con piccoli lividi a gambe e schiena. «I genitori e il bambino - si legge nel referto - riferiscono che durante i centri estivi avrebbe subito percosse dagli animatori».
Gli studenti hanno raccontato vari episodi, puntando il dito contro due degli accompagnatori. «C' è chi dice di essere stato spinto, o strattonato per i capelli, o picchiato con un bastone. Un bimbo è stato gettato tra le ortiche», racconta una mamma.
Suo figlio è tra le vittime. Eppure ieri l' ha accompagnato a giocare nel campetto della chiesa: «Sia chiaro - dice - non è tornato "traumatizzato" dalla vacanza. Ciò che è accaduto è grave ma non si deve dare la colpa alla parrocchia. Spero solo che i responsabili comprendano l' errore».
In una lettera firmata da buona parte dei genitori dei ragazzini che hanno subito le punizioni (ma non tutti) , si legge che «i fatti avvenuti sono certamente deplorevoli» ma «si è trattato di condotte circoscritte ed estemporanee, riferibili a comportamenti di singoli soggetti che non inficiano la nostra fiducia nei confronti della parrocchia e di tutte le persone che ogni giorno si adoperano con dedizione a rendere il Patronato un posto di accoglienza per i nostri figli».
Insomma, nessuno vuole sparare nel mucchio. «So bene quanto possano diventare esasperanti i ragazzini - conclude la mamma - ma avrebbero dovuto telefonare a noi genitori e spiegarci il problema, non punirli così.
Spero che la lezione sia servita. Non sporgerò denuncia: la vendetta non serve».
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