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Simona Marchetti per "Corriere.it"
Era iniziata come una tranquilla discussione filosofica sull'opera di Immanuel Kant, ma ben presto è degenerata in un'accesa sfida verbale a chi conoscesse meglio le teorie del filosofo esponente dell'illuminismo tedesco, fino a che uno dei due ha tirato fuori una pistola scacciacani e ha sparato in testa all'altro.
IMPERATIVO CATEGORICO - Protagonisti dell'assurda vicenda due ventenni di Rostov sul Don, nella Russia meridionale, di cui non sono state fornite le generalità . Stando al racconto di alcuni testimoni e alla ricostruzione della polizia, pare che i due ragazzi (probabilmente già un tantino alticci di loro) fossero in coda ad un chiosco di birre quando hanno iniziato a fare due chiacchiere, scoprendo così di avere una passione comune per Kant.
A quel punto hanno perciò iniziato a snocciolare le rispettive argomentazioni sul filosofo della «Critica della Ragion Pura», ma i toni della conversazione si sono subito fatti accesi. Il desiderio di primeggiare in questa sorta di duello sull'ultima teoria kantiana (non è però dato sapere di quale stessero discutendo) è stato preso un po' troppo alla lettera da uno dei due contendenti.
L'uomo infatti ha deciso di dimostrare la supremazia della sua conoscenza filosofica sfoderando una pistola ad aria compressa e sparando diversi proiettili di gomma in testa all'altro ragazzo, che ora è ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita. Resosi conto che il suo "imperativo categorico" lo aveva guidato verso un comportamento non di certo razionale, l'aggressore è quindi fuggito dal chiosco, ma è stato acciuffato poco dopo dagli agenti e adesso rischia fino a dieci anni di carcere per aver volontariamente inflitto danni fisici gravi ad un'altra persona.
«Un periodo di tempo - chiosa l'agenzia russa Ria Novosti commentando la notizia - che gli sarà utile per studiare in maniera più approfondita Kant, che contemplava la necessità di una legge morale con valore universale».
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