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HA RAGIONE TRUMP: L’EUROPA SI “CANCELLERÀ”, MA LO FARÀ DA SOLA – IL PREMIER DEL BELGIO, BART DE WEVER, MINACCIA CAUSE CONTRO L’USO DEGLI ASSET SOVRANI RUSSI CONGELATI: “SIAMO PRONTI ALLE VIE LEGALI, IL RICORSO ALL’ARTICOLO 122 DEL TRATTATO, CON UNA DECISIONE A MAGGIORANZA QUALIFICATA, SI AVVICINA A UNA MISURA SANZIONATORIA E QUINDI DOVREBBE RICHIEDERE L’UNANIMITÀ” – VALERIE URBAIN, AD DI EUROCLEAR, LA SOCIETÀ CHE HA IN CUSTODIA I MILIARDI SEQUESTRATI AI RUSSI: “TUTTO CIÒ CHE APPARE COME CONFISCA DEI BENI VA CONTRO L’IMMUNITÀ SOVRANA. LA RUSSIA POTREBBE VINCERE IN TRIBUNALE, E NOI NON SAREMMO IN GRADO DI RIMBORSARE MOSCA…”

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PREMIER BELGIO, 'PRONTI ALLE VIE LEGALI CONTRO L'USO DEGLI ASSET RUSSI' 

BART DE WEVER

(ANSA) - Il primo ministro Bart De Wever ha avvertito che il Belgio non esclude ricorsi legali se costretto ad accettare l'utilizzo dell'articolo 122 del Trattato, con una decisione Ue a maggioranza qualificata e non all'unanimità, per finanziare il prestito di riparazione all'Ucraina basato sugli asset sovrani russi.

 

Lo riporta Belga. Il ricorso a tale articolo 'si avvicina a una misura sanzionatoria', ha detto, e per questo dovrebbe richiedere l'unanimità. Ha ribadito la volontà di trovare una soluzione che consenta di continuare il sostegno finanziario a Kiev, cercando alternative ai beni russi in gran parte in Belgio su conti Euroclear.

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URBAIN (EUROCLEAR): «USARE I 185 MILIARDI DI BENI RUSSI CONGELATI PER L’UCRAINA POTREBBE ESSERE ILLEGALE, ECCO PERCHÉ»

Estratto dell’articolo di Francesca Basso e Federico Fubini per www.corriere.it

 

Euroclear è la società che assicura transazioni e custodia titoli di una parte enorme dei mercati finanziari europei: ogni tre mesi permette lo svolgimento di operazioni per centomila miliardi di euro (pari al prodotto lordo del mondo) e ha 42 mila miliardi di euro in custodia. È un’infrastruttura sistemica europea. Ora, con una partita aperta in più: gestisce 185 miliardi delle riserve russe congelate, che occupano un team di duecento esperti legali e di mercato. (Qui la traduzione in inglese del testo)

Valerie Urbain

 

Lei, Valerie Urbain, è amministratrice delegata di Euroclear. Cosa pensa del piano della Commissione Ue per l’uso delle riserve russe a favore dell’Ucraina, con un prestito in attesa delle riparazioni di Mosca?

«La guerra in Ucraina è una tragedia. È mio dovere salvaguardare Euroclear e assicurarmi che i mercati finanziari non vengano destabilizzati. Ma vogliamo sostenere l’Ucraina quanto possibile e non siamo decisori: il nostro dovere è spiegare a questi ultimi le conseguenze di alcune scelte.

 

Vladimir Putin intervistato dalle tv indiane Aaj Tak e India Today

Ci sembra che il modo in cui è strutturato oggi il prestito di riparazione sia estremamente complesso e innovativo da un punto di vista legale. Quindi, che comporti molti rischi per Euroclear e i mercati europei dei capitali. Le conseguenze per l’Europa, ci pare, sarebbero negative».

 

Può essere più precisa?

«Abbiamo sempre detto che si applica il diritto internazionale e che si deve rispettare l’immunità sovrana. Il rispetto dello Stato di diritto va mantenuto. Tutto ciò che appare come confisca dei beni va contro l’immunità sovrana. E qui, con l’attuale proposta, gli investitori internazionali potrebbero percepire il prestito di riparazione come una confisca. Ciò può minare la fiducia nell’Europa e far salire i costi di finanziamento di tutti gli Stati dell’Unione».

Valerie Urbain

 

Secondo il piano cede un titolo di credito a Euroclear, da scambiare con la liquidità dei beni russi destinata a Kiev. Se un tribunale decide che questa è una confisca, Euroclear è esposta nei confronti di Mosca?

«Se si forza Euroclear a investire in una struttura che non dà interessi, per la quale il rimborso è legato a qualcosa su cui non abbiamo assolutamente controllo, come il pagamento delle riparazioni da parte della Russia all’Ucraina, questo assomiglia molto a una confisca».

 

Teme che se la Russia ottiene una sentenza favorevole in un tribunale internazionale o se le sanzioni sono ritirate, Euroclear non sia in grado di rimborsare Mosca?

PUTIN - DOTTOR STRANAMORE

«Assolutamente. C’è poi una seconda preoccupazione: da decenni l’Europa è un garante del diritto internazionale. Dovremmo ora iniziare a usare le infrastrutture dei mercati finanziari come un’arma? Se lo facciamo, gli investitori non europei inizieranno a mettere in questione la validità dei mercati europei dei capitali».

 

Lei non concorda con l’idea della Commissione Ue che il piano attuale non implica una confisca?

«No. Secondo noi, la probabilità che venga interpretato come confisca resta alta».

 

[…]

Lei crede ci sia modo di facilitare una pace con la Russia usando i beni congelati?

«Queste riserve rappresentano fra il 10% e il 15% del prodotto lordo della Russia, quindi sono significative per Mosca. Sospetto che in qualunque negoziato di pace, i russi vorranno recuperare i loro fondi. Penso siano uno strumento interessante da mettere sul tavolo negoziale, quando verrà il momento».

bart de wever

 

Si aspetta ritorsioni da Mosca, se usiamo le riserve?

«Ne ho parlato con la Commissione Ue. Temiamo di sì, ci saranno ritorsioni: legali contro Euroclear, ma anche con la confisca dei 17 miliardi in attivi che deteniamo in Russia per conto dei nostri clienti. Infine, con la confisca di beni che non c’entrano con Euroclear ma rappresentano interessi europei».

Vladimir Putin con la Lada Vesta - 2015BART DE WEVERValerie UrbainValerie UrbainVLADIMIR PUTIN