casamonica bar disabile

RAID DEI CASAMONICA NEL BAR A PASQUA: QUATTRO PERSONE FINISCONO IN MANETTE - DUE DEI FERMATI RESPONSABILI DELL'AGGRESSIONE ALLA DONNA DISABILE, GLI ALTRI DUE AL BARISTA ROMENO - AGLI ARRESTATI CONTESTATA L’AGGRAVANTE “MAFIOSA” - LA MOGLIE DEL TITOLARE DEL LOCALE CHIEDE GIUSTIZIA: "DEVONO PAGARE PER QUELLO CHE HANNO FATTO" - VIDEO

 

 

 
 
Sono stati arrestati i quattro esponenti del clan Casamonica responsabili del pestaggio della donna disabile e del titolare del Roxy Bar di via Barzilai alla Romanina. La scorsa notte al momento della cattura da parte degli investigatori della squadra mobile i familiari di uno dei giovani sono scesi in strada a protestare. Slideshow Per lesioni, minacce e danneggiamento con l'aggravante del metodo mafioso sono finiti in carcere Antonio Casamonica, Alfredo, Vincenzo ed Enrico Di Silvio. I primo due sono responsabili dell'aggressione alla donna disabile, gli altri al barista Marian. Il blitz arriva all'indomani della diffusione della notizia dell'aggressione nel bar di via Salvatore Barzilai:
 
Antonio Casamonica e il cugino Alfredo Di Silvio sono entrati nel locale con la pretesa di passare avanti a una invalida civile, in fila prima di loro. Alle rimostranze della donna i due hanno reagito strappandole gli occhiali, spingendola contro un muro e colpendola con la cintura. Prima di lasciare il locale le hanno scaraventato via il telefono urlando: "Se chiami la polizia ti ammazziamo". Dopo mezz'ora sono tornati e hanno preso a colpi di bottiglia il barista, un giovane romeno, 'colpevole' di non essersi occupato subito di loro.
 
LA MOGLIE DEL BARISTA
 
Roxana, barista e moglie del titolare del Roxy bar della Romanina devastato da due presunti esponenti della famiglia Casamonica nella giornata di Pasqua, chiede giustizia. "Devono pagare per quello che hanno fatto, a prescindere da chi sono o chi non sono", ha detto la donna, raggiunta anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. "Siamo qui perché le istituzioni non possono e non devono abbassare lo sguardo e chi denuncia deve essere sempre tutelato", ha detto la prima cittadina. "Mio marito? Ora sta meglio ma gli hanno spaccato la testa... Era pieno di lividi. Gli hanno dato più di venti giorni di prognosi", ha raccontato la donna. Ma alla domanda se qualcuno si fosse presentato per 'consigliare' di non sporgere denunce, la barista ha preferito glissare: "Non voglio più parlare".
 
(ANSA)  E' contestata l'aggravante del metodo mafioso alle quattro persone arrestate oggi in relazione al raid in un bar di Roma. I pm della Dda ipotizzano nei confronti di Antonio Casamonica e Alfredo, Vincenzo ed Enrico Di Silvio i reati di lesioni, minacce e danneggiamento aggravate da modalità mafiose. Nel corso del pestaggio ai danni del titolare del bar in zona Romanina e di una donna gli arrestati avrebbero detto: "qui noi siamo i padroni, è tutto nostro"