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A CIASCUNO IL SUO MADOFF – A RAVENNA UN SEDICENTE BROKER È STATO INDAGATO PER ESERCIZIO ABUSIVO DELL'ATTIVITA' FINANZIARIA E TRUFFA AGGRAVATA – SI SPASCCIAVA PER ABILE IN ATTIVITA' SPECULATIVE SU MERCATI ESTERI E PROSPETTAVA AI CLIENTI RENDIMENTI ELEVATI. COSÌ AVREBBE SPILLATO ALMENO 200 MILA EURO A QUATTRO PERSONE, SOLDI SPOSTATI SU CONTI CORRENTI ESTERI E POI USATI PER IL LEASING DI AUTO DI LUSSO – COINVOLTA ANCHE UNA COMPLICE, INCARICATA DI GESTIRE LA RETE DEI CLIENTI…

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FINTO BROKER INDAGATO PER TRUFFA DA 200MILA EURO NEL RAVENNATE =

TRUFFA DI UN FINTO BROKER

(AGI) - Faenza (Ravenna), 1 dic. - I finanzieri della compagnia di Faenza, al termine delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una misura cautelare personale disposta dal gip del Tribunale di Ravenna nei confronti di un soggetto indagato per esercizio abusivo dell'attivita' finanziaria e truffa aggravata. Coinvolta, inoltre, anche una complice incaricata di gestire la rete dei clienti, tra i quali molti residenti a Ravenna.

 

Come emerso dagli atti d'indagine e dalle numerose testimonianze, il sedicente consulente finanziario si procurava la clientela attraverso il meccanismo del passaparola, presentandosi come broker finanziario abile in attivita' speculative su mercati esteri e prospettando rendimenti elevati, nonche' un bonus sul capitale investito allo scopo di incentivare i clienti a un maggiore investimento.

 

TRUFFA DI UN FINTO BROKER

A quest'ultimi, inoltre, venivano fornite anche delle credenziali per accedere a un sito web creato ad hoc tramite un proprio account, attraverso il quale consultare report dei guadagni finanziari realizzati. Tutto in piena trasparenza per gli investitori, sino a che questi ultimi non inoltravano la richiesta di disinvestimento.

 

A quel punto la realta' iniziava a emergere, poiche' l'indagato accampava scuse e giustificazioni varie per ritardare la restituzione dei denari, facendo riferimento addirittura a presunti controlli antiriciclaggio che allungavano le tempistiche per il rimborso. In verita', come rilevato dagli accertamenti bancari, gran parte delle somme che le vittime avevano affidato al broker, venivano trasferite su conti correnti esteri rientravano poi in Italia per soddisfare esigenze personali, come per esempio quelle connesse al pagamento di leasing per l'utilizzo di autovetture di lusso.

 

TRUFFA FINANZIARIA

Quattro sono stati i casi interamente ricostruiti e 200mila euro l'ammontare degli investimenti illecitamente gestiti emersi in seguito alla denuncia da parte dei clienti truffati che, peraltro non avevano piu' potuto interloquire con il loro consulente in quanto resosi irreperibile e trasferitosi in altra regione.

 

E' stato invece rintracciato dagli investigatori e, in attesa della celebrazione del processo, dovra' ottemperare alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria disposta dal gip del Tribunale di Ravenna.

TRUFFA FINANZIARIA