di maio parisi

UN REDDITO, DUE VELOCITÀ - IL REDDITO DI CITTADINANZA È DISCRIMINATORIO VERSO CHI ABITA AL NORD? ANCHE NEL SETTENTRIONE CI SONO DUE MILIONI DI PERSONE IN POVERTÀ ASSOLUTA, MA LE FAMIGLIE RAGGIUNTE DAL SUSSIDIO NELLE REGIONI MERIDIONALI SONO PIÙ DI TRE VOLTE PIÙ NUMEROSE DI QUELLE CHE VIVONO AL NORD - L’APP DA 25 MILIONI DI EURO CHE SECONDO MIMMO PARISI AVREBBE RISOLTO TUTTO OVVIAMENTE È AL PALO, E I 5 STELLE VOGLIONO SCARICARE IL PRESIDENTE DELL’ANPAL

luigi di maio con la postepay in mano

1 – REDDITO CITTADINANZA ESCLUSO UN MILIONE DI POVERI DEL NORD

Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

Se il reddito di cittadinanza offrisse al Nord la stessa copertura che garantisce al Sud, oggi oltre un milione di persone in più riceverebbe il sussidio. Invece questa misura, disegnata per contrastare le condizioni di bisogno, sta funzionando molto meglio al Mezzogiorno che al Settentrione: in ciascuna delle due grandi aree del Paese vivono oggi circa due milioni di persone in povertà assoluta (cioè non in grado, secondo l'istituto statistico Istat, di acquistare i beni più essenziali); eppure le famiglie raggiunte dal reddito di cittadinanza nelle regioni meridionali sono più di tre volte più numerose di quelle che vivono a Nord.

 

reddito di cittadinanza alle poste 3

Questo squilibrio è il risultato di regole di accesso al reddito di cittadinanza che di fatto sbarrano l'accesso a 1,2 milioni di residenti in Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna; poco importa che questi siano oggi in condizioni di bisogno tali che - se fossero al Sud - darebbero diritto al sussidio.

 

Un esame dei dati e delle indagini a campione dell'Istat non lascia dubbi su ciò che sta accadendo dal 2019, quando è entrato in vigore il reddito di cittadinanza. Questa misura non riesce a riattivare i disoccupati, ma si è dimostrata efficace nel contrasto al disagio sociale più grave: l'anno scorso i poveri «assoluti» erano 447 mila in meno rispetto al 2018, ma la distribuzione del beneficio resta geograficamente molto squilibrata.

reddito di cittadinanza

 

Per due terzi il calo dell'indigenza è concentrato a Mezzogiorno, mentre a Nord-Est - l'area più dinamica del Paese - la quantità di persone in povertà assoluta l'anno scorso è persino aumentata. Il maggiore accesso nel Meridione al reddito di cittadinanza non è semplicemente il riflesso di condizioni sociali più degradate.

 

Al Nord vive il 43% delle persone povere in Italia - ai dati Istat più recenti - ma questa parte del Paese intercetta solo il 20% della copertura del reddito di cittadinanza. Al Sud gli italiani oggi interessati dall'assegno (i beneficiari e le loro famiglie) sono 1,9 milioni, un numero quasi pari a quello di coloro che nel 2019 risultavano in povertà assoluta.

 

il sito per il reddito di cittadinanza 6

Al Nord invece la quantità di popolazione coperta in qualche modo dal sussidio è meno di un terzo rispetto alla quantità di poveri assoluti. Per questo 1,2 milioni di persone bisognose in più sarebbe raggiunto dal sussidio se la copertura fosse, in proporzione al disagio sociale, pari a quella del Sud. In sostanza il reddito di cittadinanza di fatto discrimina ai danni della popolazione in difficoltà che oggi vive nelle zone più prospere e più costose del Paese.

 

luigi di maio reddito di cittadinanza

Ciò accade perché i requisiti di accesso al reddito non coincidono con quelli sui quali si calcolano le soglie di povertà. Queste ultime cambiano con il variare del costo della vita nelle diverse aree d'Italia. Invece i criteri per ottenere il sussidio sono uguali ovunque e così stringenti da tagliare fuori gran parte dei ceti più disagiati a Nord.

 

di maio mimmo parisi

Poco importa che, dato il costo più alto di beni e servizi, sia paradossalmente più facile trovarsi nell'indigenza a Settentrione. Per esempio una famiglia con due figli minori in un grande centro urbano del Mezzogiorno per l'Istat è povera se non raggiunge un reddito disponibile di 1351 euro al mese; in una città del Nord si è in povertà assoluta anche a 1720 euro al mese.

 

laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede

Gli scarti nelle soglie di indigenza fra le due aree del Paese possono variare di un terzo o anche molto di più. Ma centinaia di famiglie del Nord, con redditi che non garantiscono una sopravvivenza dignitosa, hanno entrate troppo alte per accedere al principale programma del Paese di contrasto alla povertà.

 

2 – REDDITO DI CITTADINANZA, AL PALO LA APP CHE DOVEVA TROVARE LAVORO AI BENEFICIARI

Francesco Bisozzi per “Il Messaggero”

 

Doveva essere l' uomo della svolta e invece il padre dei navigator, Domenico Parisi, numero uno dell' Anpal, è diventato quello contro cui tutti ora puntano il dito, accusandolo del flop del reddito di cittadinanza sul fronte degli inserimenti lavorativi.

 

luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza

Dopo che nei giorni scorsi Palazzo Chigi ha acceso un faro sulla misura dei pentastellati, chiedendo di correggere al più presto il tiro, la poltrona del presidente dell' Anpal ha iniziato a traballare. Il professore dell' Università del Mississippi era stato scelto da Luigi Di Maio per riformare i centri per l' impiego e trovare un' occupazione ai percettori del sussidio, ma oggi solo un beneficiario su dieci lavora.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 16

E ancora nessuna traccia dell' avanguardistica app da 25 milioni di euro con cui Parisi aveva promesso d' incrociare domanda e offerta di lavoro per mettere il turbo alle assunzioni dei sussidiati. Dopo il boom di domande verificatosi per effetto della crisi, il governo punta però a dare una spinta agli inserimenti nel mondo professionale dei percettori del reddito così da alleggerire la platea dei beneficiari prima che la spesa vada fuori controllo e si rendano necessari tagli alle ricariche.

 

meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 4

«Se qualcuno deve pagare per il flop del reddito allora che sia lui a farlo», si mormora tra i Cinquestelle, anche loro pronti ormai a scaricare il professore senza app. Parisi in questi mesi si è fatto terra bruciata intorno. Ai ferri corti con la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che vuole avere il pieno controllo delle politiche attive per il lavoro. Si sente insidiato dalla ministra per l' Innovazione Paola Pisano, a cui il premier ha appena chiesto di realizzare una app alternativa a quella immaginata dal presidente dell' Anpal.

 

Ma il professore deve guardarsi le spalle anche in casa propria: è in corso una guerra con il direttore generale dell' Anpal Paola Nicastro, una vita al ministero del Lavoro, dove tra il 2003 e il 2013 ha diretto le politiche attive, diventata strada facendo una delle sue peggiori nemiche. Parisi, alla guida dell' agenzia dal febbraio del 2019, dopo venti mesi di attività ha incassato circa 300 mila euro lordi e chiesto rimborsi spese per altri 160 mila euro per spostamenti, viaggi in aereo e alloggio a Roma.

 

reddito di cittadinanza

Spese extra che il dg Paola Nicastro non gli ha perdonato. Il professore oggi non si fida più di nessuno: quando si trova nella sede di via Fornovo, e non su un aereo diretto negli Usa, tende a passare la maggior parte del tempo barricato in ufficio. Non è chiaro a fare cosa, visto che anche il progetto dell' app Italy Works, 25 milioni di euro stanziati e poi mai spesi, è finito su un binario morto.

 

«L' interfaccia grafica è pronta ma senza un' infrastruttura informatica dietro, capace di combinare le informazioni provenienti da aziende e centri per l' impiego, si tratta solo di una scatola vuota, per adesso stiamo ancora raccogliendo i dati per mappare le opportunità occupazionali», spiegano dall' agenzia.

 

di maio parisi

Non sorprende perciò che alla ministra Pisano sia stato chiesto di sviluppare in sei mesi un' altra piattaforma digitale che raccolga i dati provenienti dai cpi delle varie Regioni e poi li utilizzi per incrociare al meglio domanda e offerta di lavoro.

 

I NUMERI

In Mississippi il professore di Ostuni si vanta di aver portato la disoccupazione dal 6,5 al 4,8% grazie all' app Mississippi Works, ma da quando è a Roma i numeri hanno smesso di sorridergli: 196 mila beneficiari del reddito di cittadinanza hanno firmato un contratto di lavoro, di cui 100 mila risultavano attivi al 7 luglio scorso, mentre il resto era già giunto a termine. Sono 500 mila i percettori che invece devono ancora sottoscrivere i patti per il lavoro, su circa un milione di attivabili.

 

siracusa, arrestato spacciatore in porsche con reddito di cittadinanza 1

Cifre ben lontane da quelle che si attendevano i Cinquestelle dopo diciotto mesi di vita della loro misura bandiera e che rischiano di costare caro a Mimmo Parisi, accusato di non essere riuscito a imprimere una svolta nonostante i tremila navigator che ha arruolato più di un anno fa. Complici le poche assunzioni, si teme che il sussidio possa venire a costare nel 2021 oltre 9 miliardi di euro e se non spunteranno fuori almeno due miliardi di risorse aggiuntive le ricariche l' anno prossimo verranno decurtato. A quel punto però il professore pugliese potrebbe già aver fatto ritorno nel suo Mississippi.

 

 

reddito di cittadinanzamafiosi con il reddito di cittadinanzamafiosi con il reddito di cittadinanza