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“REPORT” SCODELLA L’AUDIO CHE SMENTISCE LA VERSIONE DEL COLLEGIO DEL GARANTE DELLA PRIVACY, CHE SI È DICHIARATO ESTRANEO ALLO SPIONAGGIO DELLE MAIL DEI DIPENDENTI RICHIESTO DAL SEGRETARIO GENERALE DIMISSIONARIO, ANGELO FANIZZA – DURANTE LA RIUNIONE TRA DIPENDENTI E DIRIGENTI, FANIZZA HA DICHIARATO DI ESSERE STATO “RESPONSABILIZZATO DAL COLLEGIO” E DI NON AVER AGITO DA “BATTITORE LIBERO” NELLA RICERCA DELLA “TALPA” CHE AVREBBE PASSATO INFORMAZIONI ALLA TRASMISSIONE DI SIGFRIDO RANUCCI – IL COLLEGIO HA DISCUSSO CON FANIZZA PERSINO SULLE MODALITÀ DELL’INDAGINE, VALUTANDO SE RIVOLGERSI A UNA SOCIETÀ PRIVATA – FINO A QUANDO IL PRESIDENTE STANZIONE E GLI ALTRI TRE MEMBRI POTRANNO RESTARE IMBULLONATI ALLA POLTRONA?
ESCLUSIVA REPORT: L'AUDIO CHE SMENTISCE LA VERSIONE DEL COLLEGIO DEI GARANTI.
Dalla pagina Faceboon di “Report”
inchiesta di report sul garante della privacy 4
E' stato lo stesso segretario generale dimissionari Fanizza a smentire pubblicamente il collegio dei 4 garanti, Stanzione Cerrino Ghiglia e Scorza: "non avrebbe agito da battitore libero" Nel comunicato diffuso pochi minuti dopo le dimissioni, il Collegio del Garante della Privacy si è dichiarato estraneo alla richiesta di raccogliere i dati dei dipendenti fatta dal Segretario Generale Angelo Fanizza.
Ma Report è entrato in possesso di un audio registrato durante la riunione tra dipendenti e collegio nella quale l segretario generale Fanizza ha dichiarato pubblicamente di essere stato “responsabilizzato dal Collegio” e che non ha agito come battitore libero. Non solo, il Collegio avrebbe discusso insieme al Segretario Generale persino sulle modalità dell’indagine, valutando se rivolgersi a una società privata o alla magistratura.
GARANTE SOTTO ATTACCO I CONSIGLIERI PER ORA RESISTONO “NOI NON SAPEVAMO NIENTE”
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”
Dieci del mattino. Palazzo delle Assicurazioni generali, sede dell'Autorità garante della privacy. Negli uffici cala improvvisamente un silenzio ostile quando fanno il loro ingresso il presidente Pasquale Stanzione, la sua vice Ginevra Cerrina Feroni e gli altri due membri, Agostino Ghiglia e Guido Scorza.
I quattro si dirigono rapidamente nella sala riunioni. E a loro si unisce, poco più tardi, il nuovo segretario generale, Luigi Montuori. Non ha avuto nemmeno il tempo di fare gli scatoloni dal dipartimento "Sanità e ricerca" che guidava fino al giorno prima.
Ma non si poteva aspettare. Serviva un segnale immediato, dopo le dimissioni dell'ex segretario generale, Angelo Fanizza, travolto dalla notizia che avesse fatto richiesta di spiare le mail dei dipendenti, con l'obiettivo di stanare la talpa che parla con i giornalisti di Report. Motivo per cui i dipendenti stessi, giovedì, si sono riuniti in assemblea e hanno chiesto all'unanimità l'azzeramento di tutto il Collegio. Ma è chiaro a tutti, quando arriva Montuori, che non c'è aria di dimissioni.
[...] Nei corridoi raccontano che Scorza, ad esempio, abbia messo le sue dimissioni sul tavolo da tempo, pronto a ufficializzarle se dovesse capire che non ci sono più le condizioni per proseguire. Ghiglia, invece, è deciso: «Non vedo alcun motivo per cui dovrei fare un passo indietro», dice parlando con La Stampa.
E tra i suoi colleghi ha visto «determinazione e volontà di proseguire il lavoro». Stanzione, da presidente, cerca di indicare la strada: dopo aver istruito Montuori sulle attività che dovrà svolgere come nuovo segretario generale, è il momento di ricucire lo strappo con il personale dell'Authority.
I quattro membri del Collegio, fino alle 19, cercano di ricostruire ogni passaggio di quel che è successo con l'ex segretario generale. Tutto per poter dire, a chi è fuori da quella sala riunioni, di essere «estranei alla richiesta» di controllo dei dipendenti avanzata da Fanizza.
LA LETTERA CON CUI ANGELO FANIZZA CHIEDEVA DI SPIARE I DIPENDENTI DEL GARANTE DELLA PRIVACY
Il Collegio, il 23 ottobre, «si era esclusivamente limitato a incaricare il segretario generale di condurre le necessarie verifiche su un'eventuale fuga di informazioni riservate». Ma è «pleonastico», spiega Ghiglia, «che dovessero essere verifiche lecite». Solo il 13 novembre il Collegio è venuto a sapere il tipo di richiesta che era stata avanzata da Fanizza e gli ha segnalato «la natura sproporzionata e illecita» della sua iniziativa, venendo a sapere che era stata già respinta dal dirigente del dipartimento Sistemi informatici.
«Insomma - dice Ghiglia - non c'era possibilità che accadesse nulla, perché sarebbe stato bloccato da noi, se non lo avesse già fatto il dirigente dei Sistemi informatici». Nella nota che il Garante partorisce in serata, infatti, si sottolinea «l'infondatezza delle pur comprensibili preoccupazioni manifestate dal personale».
Per il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, «se il Garante non sa quello che accade all'interno, significa che ha perso il controllo dell'ufficio». E neanche il centrosinistra molla la presa. Le opposizioni vogliono l'azzeramento del Garante.
inchiesta di report sul garante della privacy 2
Il Pd prova ad arrivare all'obiettivo passando dalla legge di bilancio. Ieri i senatori dem Dario Parrini e Antonio Nicita hanno presentato un emendamento per modificare le modalità di elezione del Collegio del Garante con la previsione di far decadere tutti i membri entro 30 giorni dall'entrata in vigore.
«Alla luce degli ultimi eventi, ci auguriamo, per il bene e la tutela delle nostre istituzioni, che il governo accolga il nostro emendamento e che la maggioranza lo voti», dicono Parrini e Nicita. Nel centrodestra, però, non sembra esserci alcuna voglia di seguire gli avversari in questa battaglia.
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede del partito di Fratelli d Italia-6
sigfrido ranucci
LETTERA DI ANGELO FANIZZA - 2
LETTERA DI ANGELO FANIZZA - 1
pasquale stanzione
agostino ghiglia
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italia
ginevra cerrina feroni
i componenti del garante della privacy - Agostino Ghiglia - Ginevra Cerrina Feroni - Pasquale Stanzione - Guido Scorza
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