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ALLA RICERCA DEI QUADRI PERDUTI – NELL’INCHIESTA SULLA SCOMPARSA DI TREDICI DIPINTI D’AUTORE DELLA COLLEZIONE LASCIATA IN EREDITÀ DA GIANNI AGNELLI LA PROCURA DI ROMA HA ACQUISITO ALCUNE BOLLE DI TRASFERIMENTO, CHE POTREBBERO AIUTARE A RISOLVERE IL MISTERO – L’INDAGINE IPOTIZZA IL REATO DI RICETTAZIONE ED ESPORTAZIONE ILLECITA DI OPERE D’ARTE. IL SOSPETTO È CHE I QUADRI SIANO STATI OCCULTATI NELLA BATTAGLIA TRA GLI EREDI ELKANN E LA FIGLIA DI GIANNI, MARGHERITA AGNELLI – TRE DIPINTI DI BALLA, DE CHIRICO E MONET SONO STATI SOSTITUITI CON “FALSI D’AUTORE”, POI RITROVATI NEL CAVEAU DEL LINGOTTO DI TORINO – CHI È IL “MISTER X” CHE ORFDINÒ DI PORTARE VIA LE COPIE DALLA CASA ROMANA DEGLI AGNELLI?
Estratto dell’articolo di Giulio De Santis per il “Corriere della Sera”
Nell’inchiesta sulla scomparsa di tredici quadri d’autore della collezione lasciata in eredità da Gianni Agnelli la procura di Roma ha acquisito alcune delle bolle di trasferimento. L’indagine ipotizza il reato di ricettazione ed esportazione illecita di opere d’arte. Il sospetto è che siano stati occultati nella battaglia tra gli eredi Elkann e la figlia dell’avvocato, Margherita Agnelli. [...]
Allegati alle bolle inerenti il trasporto, sono stati recuperati pure alcuni dei contratti di assicurazione. Chi ha firmato le carte, quali sono le compagnie assicurative e la destinazione iniziale e finale delle opere sono oggetto di accertamento da parte dei carabinieri del nucleo investigativo del patrimonio artistico, delegato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal pm Stefano Opilio a fare luce sulle tredici tele svanite nel nulla — tra cui due Picasso, un De Chirico, un Monet, un Balla — in circostanze per ora misteriose.
john elkann margherita agnelli
Gli inquirenti ritengono che la documentazione sia un passo decisivo per risolvere il giallo della sparizione dei dipinti. Sul mistero avrebbero cominciato, nelle ultime settimane, ad alzare il sipario alcuni dipendenti del personale domestico della dimora capitolina degli Agnelli.
«Due opere che erano nella casa di Roma sono state sostituite nel 2008, quando Marella si è ammalata» ha riferito uno di loro. Mentre una seconda testimone, sempre appartenente alla cerchia dei domestici, ha affermato: «Al posto dell’opera originale di Balla è stata inserita una copia».
Infine ci sono gli spedizionieri che hanno raccontato come tra il 2016 e il 2018 una persona non ancora identificata, una sorta di mister X, abbia ordinato il trasferimento delle copie dei quadri dalla residenza romana.
LA SCALA DEGLI ADDII - GIACOMO BALLA
Ecco perché i contratti assicurativi vengono ritenuti dagli inquirenti elementi importanti per dimostrare come all’interno della famiglia Agnelli, inclusi gli Elkann, si abbia ancora la piena disponibilità di tutte le opere e non solo di quelle copie ritrovate nel caveau del Lingotto.
L’elenco comprende «La scala degli addii» di Giacomo Balla, il «Mistero e malinconia di una strada» di Giorgio De Chirico e un Monet, «Glaçons, effet blanc». Ma nei documenti ora nelle mani dei carabinieri c’è la traccia che porta agli altri dipinti. Il valore attribuito ai dipinti nei contratti di assicurazione corrisponde alla stima dell’opera originale e non delle copie.
Mistero e malinconia di una strada - GIORGIO DE CHIRICO
Scoprire dove siano finiti i quadri è uno dei nodi da sciogliere nella battaglia giudiziaria che vede contrapposti Margherita Agnelli e i suoi tre figli, John (49), Lapo (47) e Ginevra Elkann (46). La madre ha denunciato la scomparsa dei quadri dalle dimore della famiglia a Roma e Torino. I figli, attraverso i propri legali, hanno dichiarato che le opere sono sempre state in Svizzera. [...]
marella e gianni agnelli matrimonio a strasburgo 1953
gianni agnelli con marella caracciolo
gianni e marella agnelli
JOHN, LAPO, ALAIN E GINEVRA ELKANN
glacons, effet blanc claude monet
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