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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - ANTONINO MONTELEONE SCRIVE A DAGOSPIA: "IN MERITO ALL'ARTICOLO CHE RIPORTA LA REAZIONE SCOMPOSTA DI PABLO TRINCIA CI TENGO A CHIARIRE DUE COSE: SE UNA PERSONA (IL CRONISTA UCCISO A GAZA ANAS AL SHARIF) CHE AGLI OCCHI DEL PUBBLICO APPARE COME UN GIORNALISTA, MA RISULTA A LIBRO PAGA DI HAMAS, ALLORA È UN TERRORISTA - RESPINGO L’ACCUSA DI 'DERIDERE I PALESTINESI CHE FUGGONO DAI BOMBARDAMENTI, CHE HANNO FAME O CHE MUOIONO AMMAZZATI' (COME HA SCRITTO TRINCIA)" - IL POST IN CUI MONTELEONE SBERTUCCIA ANAS AL SHARIF: "UN 'COLLEGA' E' ANDATO IN CIELO AD ABBRACCIARE YAHYA. 144 VERGINI IN DUE. VAI PIKKOLO ANGIELO!"

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RICEVIAMO A PUBBLICHIAMO DA ANTONINO MONTELEONE

 

Caro Dago,

 

POST DI ANTONINO MONTELEONE

in merito al tuo articolo che riporta la reazione scomposta di Pablo Trincia verso l’espressione di un pensiero diverso dal suo, ci tengo a chiarire due cose. Primo: se una persona che agli occhi del pubblico appare come un giornalista, ma risulta:  inserita negli elenchi dei membri di una brigata di Hamas; presente nella rubrica telefonica di quella brigata; ferita in combattimento e curata per tali lesioni; autore di messaggi celebrativi dell’attacco del 7 ottobre sul proprio canale Telegram, ma soprattutto a libro paga di Hamas, non stiamo parlando di un giornalista, ma di un terrorista.

 

linea di confine antonino monteleone 2

Secondo: respingo con fermezza l’accusa di «deridere i palestinesi che fuggono dai bombardamenti, che hanno fame o che muoiono ammazzati». È una menzogna. Così come è falsa e allusiva l’accusa secondo cui l’insulto sarebbe il risultato dell’aver «pubblicato qualsiasi pensiero, dato o statistica della propaganda israeliana».

 

Dal primo giorno di questa guerra atroce, che infligge dolore e sofferenza anche agli abitanti di Gaza estranei a Hamas, faccio parte di quel ristretto numero di voci che chiedono di fermare il conflitto con l’unico strumento che ha funzionato in questi 22 mesi: non gli slogan “dal fiume al mare”, non i cori sul fantomatico “genocidio”; non la caccia agli ebrei e agli israeliani che vediamo in troppe città occidentali.

PABLO TRINCIA CONTRO ANTONINO MONTELEONE

 

Ma la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi ancora vivi e la restituzione dei corpi di quelli uccisi, detenuti da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese. La guerra, e con essa il conteggio quotidiano delle vittime, si è fermata due volte in quasi due anni proprio grazie alla liberazione degli ostaggi.

 

Senza l’ostinazione di Hamas, con gli ostaggi restituiti alle famiglie, il conflitto sarebbe finito da tempo: ogni ulteriore azione militare di Israele sarebbe diventata politicamente e moralmente insostenibile, persino per chi — come me — difende il diritto di Israele non solo a proteggersi, ma soprattutto a esistere.

 

Cordialmente

Antonino Monteleone

PABLO TRINCIAPABLO TRINCIASELVAGGIA LUCARELLI CONTRO ANTONINO MONTELEONE