DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Federica Angeli,Viola Giannoli per “la Repubblica”
L'illusione è durata poco. Poi sono arrivate le disdette da un lato e i ritocchi, già pesanti, sui listini, dall'altro. Le prenotazioni in hotel segnano un - 30%, lamentano gli albergatori, che però alzano i prezzi. L'Istat segna a febbraio un +14,6% su base annua sui pacchetti vacanze nazionali e un +8,4% sulle strutture alloggiative.
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«Se questo è il trend in un mese così piatto per i viaggi - spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatore - temiamo rialzi ben maggiori ad aprile». Le proiezioni parlano di un ulteriore +13,5%. Sarà la terza Pasqua nera per il turismo. E per chi vorrebbe, partire. Le aspettative altissime dopo due anni di pandemia sono crollate davanti al caro-benzina, caro-bollette, caro-energia, caro- container, conseguenze indirette anche della guerra in Ucraina.
Lo sconto di 30 centesimi sul carburante fino al 21 aprile non è bastato. Il caro- tutto scoraggia le spese non essenziali, taglia le gite fuori porta in auto e innesca spirali di rialzo dei prezzi che rischiano di svuotare ancor di più gli hotel. Mentre dalle città d'arte fuggono i russi, i turisti dell'Europa del Nord e di quella orientale e gli americani.
Crollano le partenze «L'aumento dei costi dei carburanti si riflette sul costo dei viaggi e gli italiani, già alle strette per il caro bollette, hanno deciso di ridurre il budget: uno su tre taglia le spese turistiche di Pasqua e di tutti i fine settimana di aprile e maggio, e la domanda internazionale rimane sotto le attese», spiega Vittorio Messina, presidente di Assoturismo.
A Roma le prenotazioni sono la metà di quelle del 2019, 250 alberghi sono chiusi e il turismo a cinque stelle ha registrato 200 milioni di euro di entrate mancate se consideriamo il solo turismo russo. «Dall'inizio della guerra sono fioccate le cancellazioni», racconta Giuseppe Roscioli, Federalberghi Roma e Lazio. «A Milano sono 6 mila le camere occupate su 30 mila stanze, il 20%. A marzo di due anni fa erano il 75%», spiega dalla Federalberghi locale Maurizio Nano.
I CONTI DEGLI ALBERGATORI
Si sono fatti i conti gli albergatori. Per molte strutture le bollette sono aumentate del 400%, per altre del 600%, il costo dell'energia è raddoppiato. Secondo Confcommercio, ad esempio, la bolletta di un hotel a cinque stelle che nel gennaio 2021 era di 11.500 euro, adesso è di 36.500.
Poi c'è il costo delle lavanderie che hanno già comunicato un aumento importante dei prezzi. E ancora la ristorazione, con il merluzzo salito del 20%, la carne di maiale del 30. La Fipe di Roma ha lanciato l'idea di una piattaforma d'acquisto ad adesione libera per contenere i prezzi all'ingrosso e i ritocchi sui listini.
L'AUMENTO DELLE TARIFFE
Ma basta guardare i dati Istat per scoprire come, rispetto a un anno fa, le tariffe siano già lievitate. L'Unc ha stilato la top ten dei rincari nel turismo: pacchetti vacanza nazionali +14,6%, alberghi e motel +8,4%, musei e monumenti + 7%, pacchetti vacanza internazionali +6,8%, parchi nazionali, zoo e orti botanici +6,4%.
E ancora: villaggi vacanze, campeggi e ostelli +5,6%; pizzerie +3%; alloggi in altre strutture +2,9%; ristoranti +2,8%; b&b e agriturismi +2,4%. «Dobbiamo rivedere le tariffe impostate a novembre o dicembre, siamo costretti ad aumentarle del 20%», ammette Emiliano Pigliapoco, Federalberghi Marche.
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LA TASSA SULL'ENERGIA
Circola pure un'altra proposta: l'energy surcharge , una tassa extra sull'energia. «Si tratta di una maggiorazione temporanea - si specifica - tramite cui si potrebbe fare ai clienti un'offerta trasparente e confrontabile, senza inserire nuovi aumenti sui prezzi base». «Follia - commenta il Codacons. «Le famiglie sono già in difficoltà con i rincari in casa propria. Aumenti e altre misure non sono una strategia lungimirante, anzi sono controproducenti».
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