DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell’articolo di Giulio De Santis per il “Corriere della Sera”
Un palazzo in via Petrarca, nel centro di Roma, affittato per anni al Viminale, titoli di Stato e tantissimo denaro. Un patrimonio da 25 milioni di euro quello di Amalia Maria Musso, morta a 91 anni nel 2019 dopo un’esistenza divisa tra l’amore per il marito calciatore Sergio Piacentini, che giocò nel grande Torino dal ‘39 al ‘46, e la moda. Un tesoro su cui si sono avventati quattro badanti e un avvocato negli ultimi mesi di vita della signora, affetta da un deterioramento cognitivo severo.
A raccontare questa storia, con in ballo un patrimonio una volta e mezzo superiore a quello di Gina Lollobrigida, è il processo, con due protagonisti. Uno è l’avvocato Saverio Fatone, accusato con i quattro complici di circonvenzione di incapace per aver tentato di convincere Musso a girare il suo patrimonio a una fondazione intitolata al marito, che il legale avrebbe creato e presieduto.
Obiettivo andato in frantumi perché l’anziana si oppose: «Ma che scherziamo! — dirà al suo amministratore di sostegno — Così si prende tutti i miei soldi...io intendo lasciare il mio patrimonio ai poveri..».
L’altro personaggio, dal cuore buono ma con il fegato rovinato da whisky e cognac, è il quinto badante della vicenda, Sampath Herath, 52 anni, nato in Sri Lanka: è lui che manda all’aria i piani del legale. È il 26 febbraio 2019, tre giorni dopo la morte di Musso, quando Fatone va al policlinico Gemelli, dove il badante è ricoverato, e gli chiede la delega per incassare la polizza vita da 500mila euro stipulata a suo favore dall’anziana.
Herath non è in condizioni di capire e firma un atto che permette all’avvocato di trattenere per sé 100mila euro. Ma quando, di nuovo lucido, esce dall’ospedale, denuncia il legale per circonvenzione di incapace (la sua e della signora). Parte così l’inchiesta che, secondo la pm Daniela Cento, svela gli intrighi di Fatone e degli altri quattro badanti che nel tempo si sono occupati di questa 91enne […]
Musso aveva istinto per gli affari, aveva acquistato il palazzo in via Petrarca affittandolo al ministero dell’Interno. Ma alla morte del marito, nel 1990, optò per la vendita della boutique, tagliando ogni legame con la vita esterna […]
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