illusione diretto da francesca archibugi

LA ROMA DEI GIUSTI PECCATO, PERCHÉ QUESTO “ILLUSIONE”, DIRETTO DA FRANCESCA ARCHIBUGI, SEMBRAVA UN BUON CRIME, COME QUELLI CHE VEDIAMO OGNI MALEDETTA SERA SUL DIVANO SU NETFLIX, SOLO AMBIENTATO A PERUGIA E NON IN NORVEGIA O IN SVEZIA. E GLI ATTORI SONO BRAVI. PERBACCO. FILIPPO TIMI, JASMINE TRINCA, FRANCESCA REGGIANI. MA MI SONO SEGNATO ALCUNE BATTUTE. COME “HAI CAZZO DURO?”, CHIEDE LA CANDIDA QUINDICENNE, RIBATTEZZATA “LA VERGINE MOLDAVA”, ALLO PSICOLOGO DI PERUGIA MICHELE RIONDINO DOPO AVER MIMATO UN AMPLESSO – MA COME LO AVETE SCRITTO QUESTO FILM? – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

illusione di Francesca Archibugi

“Hai cazzo duro?”, chiede la candida quindicenne ribattezzata la Vergine Moldava, tal Angelina Andrei, allo psicologo di Perugia Michele Riondino dopo aver mimato un amplesso.

 

Mi sono segnato, oltre a “A me piace la passera” e “Lei fa anche amore con tre, due maschi e una donna, lei preferisce due femmine e un maschio”, anche un’altra battuta terribile, “La politica non conta, è una questione fra uomini e donne”, detta, se non sbaglio dalla giudice Jasmine Trinca allo stesso Riondino dopo che ha fatto arrestare il Presidente del Consiglio Europeo a Strasburgo. Ma quello dovrebbe essere il Presidente del consiglio Europeo, come non c’entra la politica…?

 

illusione di Francesca Archibugi

Peccato, perché questo “Illusione” diretto da una regista esperta come Francesca Archibugi che lo ha scritto con Laura Paolucci e Francesco Piccolo, sembrava un buon crime, come quelli che vediamo ogni maledetta sera sul divano su Netflix, solo ambientato a Perugia e non in Norvegia o in Svezia o in Finlandia. E gli attori sono bravi. Perbacco.

 

Filippo Timi fa il commissario perugino Pizzolato che, di fronte alla ragazzina morta (ma non è morta) sotto all’autostrada si domanda con delle “c” e delle “g” che sanno dire solo i perugini “Ma che ce sta affà questa a Perugia?”.

 

illusione di Francesca Archibugi

Jasmine Trinca fa la giudice tutta d’un pezzo, Cristina Camponeschi che ha visto nella storia di Rosa Lazar, la Vergine Moldava, ragazzina strana con parecchi problemi il modo per dare un colpo mortale alle organizzazioni che trafficano in minori e prostitute dall’est e alla sporcizia dei politici.

 

Michele Riondino è lo psicologo Stefano Mangiaboschi che deve capire fino in fondo la storia di Rosa Lazar, la ragazzina rumena nota come la Vergine Moldava finita prima a Strasburgo e poi misteriosamente a Perugia. Mezza morta. Vittoria Puccini è la moglie dello psicologo, figlia della scrittrice ricca e bizzarra Francesca Reggiani.

 

illusione di Francesca Archibugi

Aurora Quattrini, sempre stupenda, è la vecchia suora col bastone in mano. Ho occhi solo per lei. Timi è sprecato in un ruolo marginale, la Trinca fa la fanatica, Riondino non si capisce perché debba rovinare la sua famiglia per l’indagine. Presto quello che sembrava un crime lineare da serata autunnale di Netflix, diventa qualcosa di diverso.

 

Tutte, a parte la vecchia suora col bastone, si vogliono scopare Riondino, sia la ragazzina che gli salta addosso, che la Trinca, anche se non sembrava proprio interessata. La suocera invece, la Reggiani, gli piazza il libro delle memorie della Vergine Moldava da un grosso editore, così farà i soldi.

 

illusione di Francesca Archibugi

Ma come lo avete scritto questo film? Per giunta sapete dove abitava in Moldavia la ragazzina con la mamma, in Via del Cane 129. Ottimo per uno sketch di Cinico tv. Temo sia uno dei film più stracult visti negli ultimi tempi. In sala dal 13 novembre. 

 

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