DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Giulia Cerasi per âLa Repubblica'
La sosta selvaggia si combatte via Twitter. La ricetta per punire gli automobilisti romani indisciplinati arriva dal comandante della polizia municipale: Raffaele Clemente, che in un cinguettio chiede ai cittadini di segnalare sui social network le targhe delle auto parcheggiate in doppia fila. «Un pullman. Se spunta ancora in nostra assenza segnalate la targa. Qui!». Non è del resto la prima volta che dall'amministrazione partono inviti a "fare la spia", come testimoniano altri casi italiani, da Parma a Bari.
Il suggerimento in 140 caratteri di Clemente, ex poliziotto dell'Anticrimine da metà ottobre alla guida dei vigili urbani capitolini, è arrivato ieri in risposta all'ennesimo
tweet di un utente che, con tanto di prova fotografica, gli denunciava un pullman posteggiato nel bel mezzo della carreggiata di via Albalonga, a San Giovanni. Una zona nota ai romani per la movida e per il traffico che porta con sé. Il comandante è stato scelto dal sindaco, Ignazio Marino, per il suo lungo curriculum dopo le dimissioni del vecchio comandante Carlo Buttarelli e la rinuncia del colonnello Oreste Liporace in seguito alle polemiche sui suoi titoli.
Clemente è stato dieci anni alla Digos, prima di occuparsi di terrorismo all'Ufficio centrale per le investigazioni e le operazioni speciali e di dirigere la Sala operativa della Questura di Roma. «Se la segnalazione fosse arrivata al centralino dei vigili urbani sarebbe stata la stessa cosa, avremmo chiesto al cittadino di indicare la targa del pullman per effettuare
le verifiche - spiega Clemente - Non vogliamo utilizzare i dati per fare delle sanzioni, ma sfruttare i social network per instaurare un dialogo diretto con i cittadini, che già ogni giorno segnalano questi problemi sui blog o sui siti».
Un invito, quello di Clemente, che ha diviso i suoi followers. Da una parte chi, ben contento, ha preso la palla al balzo: «Se il capo dei vigili ci chiede le targhe direi che è occasione da non perdere! », scrive il blog antidegrado Romafaschifo. Dall'altra chi, pur felice, ha qualche perplessità : «Collaboriamo ma non siamo poliziotti: ci aiuti nel chiedere misure urgenti subito!» gli fa notare Giuseppe Mazziotti.
Mentre alcuni, come Filippo Crostella, sono totalmente contrari: «Se ci chiede le targhe vuol dire che la tutela pubblica è fallita. Fallita». Anche perché, si chiede, Zerotillaf: «Ma è legale che il comandante dei vigili chieda che gli vengano segnalate le targhe di mezzi privati sui social network?».
Ma non è la prima volta che un pubblico ufficiale invita a "fare la spia". Nel gennaio 2011 è stato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, a mettere alla gogna del web con tanto di foto pubblicate su Facebook tre netturbini che, invece di lavorare, stavano tranquillamente chiacchierando.
L'estate dopo Franca Iurato, alla guida del comune di Santa Croce Camerina (Ragusa) ha chiesto aiuto ai suoi concittadini per denunciare chi sporcava le spiagge. E ancora il cinque stelle Federico Pizzarotti ha ripreso pubblicamente i parmigiani «maleducati e incuranti del decoro», invitandoli a segnalare «i colpevoli» su Facebook.
ignazio marino e napolitano all opera di roma per la prima di ernani diretto da riccardo muti Ignazio Marino e Anna Falchi IGNAZIO MARINO CON IL CASCO DA CICLISTAVIGILI URBANI ROMAbuttarelli LATORRE PIGLIA A SCHIAFFI MICHELE EMILIANOMICHELE EMILIANOvigili urbani x Raffaele Clemente ab dd baad ba b ad e a a
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