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LA ROVINOSA CADUTA DI “MR DAVOS” – DOPO 55 ANNI È FINITO IL “REGNO” DI KLAUS SCHWAB, COSTRETTO A DIMETTERSI DALLA GUIDA DEL WORLD ECONOMIC FORUM – SULL’88ENNE INCOMBE L’OMBRA DI UN’INCHIESTA PER LE VACANZE IN GIRO PER IL MONDO CON LA MOGLIE A SPESE DELL’ORGANIZZAZIONE E DECINE DI SEGNALAZIONI DI PRESUNTE MOLESTIE E COMPORTAMENTI RAZZISTI CONTRO DIPENDENTI DONNE O DI COLORE – È LA FINE DI UN'ERA, COMPLICE IL RITORNO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP, CHE SFANCULA LA GLOBALIZZAZIONE...

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Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

Klaus Schwab

Il suo regno è durato 55 anni, ha generato una struttura da 780 dipendenti a Ginevra, oltre alle sedi in Cina, in Giappone, a New York e a San Francisco. Ha portato mezzo miliardo di euro all’anno di ricavi, un patrimonio da quasi 800 milioni, ma soprattutto è divenuto un simbolo della globalizzazione trionfante dopo il crollo del Muro.

 

Le settimane di Davos, con la loro densità di leader politici, della finanza, dell’industria, del Big Tech o delle grandi università americane sono un’invenzione senza precedenti.

 

Questo era il regno di Klaus Schwab, il piccolo professore di economia di Ravensburg che ha creato e fatto crescere il World Economic Forum (Wef). Fino al giorno di aprile scorso in cui il World Economic Forum lo ha costretto alle dimissioni. Su di lui ora si stende l’ombra di un’inchiesta per vacanze in giro per il mondo con la moglie Hilde a spese dell’organizzazione e decine di segnalazioni per presunti comportamenti abusivi contro dipendenti donne o di colore.

 

KLAUS SCHWAB

A dare il via all’inchiesta è stato il consiglio dei fiduciari del Wef, una trentina di personalità fra cui Christine Lagarde della Banca centrale europea, Kristalina Georgieva del Fondo monetario internazionale, David Rubenstein di Carlyle, l’italiana Fabiola Gianotti del Cern di Ginevra, Rania di Giordania, l’ex vicepresidente americano Al Gore e il fondatore di Blackrock Larry Fink.

 

Quei nomi nell’organo di supervisione li aveva tutti scelti Schwab, uno a uno, così come fino a poco tempo fa governava ogni passaggio: dalle assunzioni a licenziamenti, spesso brutali.

 

[…]  Il rapporto con il suo numero due Børge Brende, un ex ministro degli Esteri norvegese, si stava deteriorando. Poi sono arrivate in serie le inchieste del Wall Street Journal contro il vecchio fondatore, che l’anno scorso hanno fatto emergere le prime denunce anonime per il suo comportamento autoritario.

 

Klaus Schwab

Ora le accuse muovono un passo più in là. Ci sono le presunte vacanze della moglie e sue a spese del Wef. C’è l’acquisto con ristrutturazione sempre con fondi dell’organizzazione di una villa sul Lago di Ginevra — un’operazione da 50 milioni di franchi svizzeri — gestita da Hilde Schwab, con un piano dell’immobile riservato ai due anziani coniugi.

 

Quando nei giorni scorsi i fiduciari del consiglio del Wef erano sul punto di autorizzare un’inchiesta formale a carico dell’uomo che li scelti tutti, lui ha risposto con una email minacciando di denunciarli al tribunale penale di Ginevra.

 

[…]

 La moglie Hilde è stata la sua prima dipendente, 55 anni fa. Il figlio Oliver ha guidato varie divisioni del Wef, fino alle recenti dimissioni forzate dagli organi di vigilanza per non essere intervenuto contro un sottoposto accusato di molestie sessuali in ufficio.

 

donald trump parla a davos e il fondatore del wef klaus schwab ascolta

La figlia Nicole si è appena dimessa dopo una carriera ai vertici di questa fondazione senza scopo di lucro, che tiene il suo evento annuale di quattro giorni a Davos il cui prezzo d’ingresso è — di fatto — di 250 mila dollari.

 

Ora Schwab è caduto e la globalizzazione che lui ha celebrato non si sente tanto bene. Si vedrà presto se il Forum di Davos sopravvivrà a entrambi, continuando a celebrare i potenti in un’altra stagione della storia.

KLAUS SCHWAB A DAVOS