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RYANAIR, FACCE RIDE: LA COMPAGNIA AEREA LOW-COST, CHE SPENNA I VIAGGIATORI CON COSTI AGGIUNTIVI E PENALI ASSURDE, SI LAMENTA DELLE 'TASSE ECCESSIVE' IN SPAGNA – L’AZIENDA GUIDATA DA MICHAEL O'LEARY HA ANNUNCIATO LA RIDUZIONE DI MIGLIAIA DI VOLI E IL TAGLIO DI UN MILIONE DI POSTI IN SPAGNA PER PROTESTARE CONTRO LE “TASSE AEROPORTUALI ECCESSIVE E POCO COMPETITIVE” IMPOSTE DALL’ENTE SPAGNOLO DI GESTIONE AEROPORTUALE “AENA” – “AENA” REPLICA A MUSO DURO E ACCUSA RYANAIR DI "ESTORSIONE” – MA IL VERO MOTIVO DELLO SCAZZO SAREBBE…

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Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per www.corriere.it

 

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Scoppia la lite tra Ryanair, la più grande compagnia low cost d’Europa, e Aena, la società che gestisce quasi tutti gli scali della Spagna. Con minacce e accuse, nemmeno tanto velate. Che ufficialmente vedono al centro della contesa le tasse aeroportuali. Ma nella realtà riguardano gli incentivi per l’attività volativa erogati per lo sviluppo del traffico, centinaia di milioni di euro ogni anno, spiegano al Corriere fonti industriali a conoscenza delle discussioni.

michael o leary

 

MENO POSTI IN VENDITA

Ryanair ha annunciato la riduzione di migliaia di voli e il taglio di un milione di posti in Spagna durante la stagione invernale. […] Una sforbiciata che si aggiunge agli 800 mila sedili già tolti dalle vendite nella finestra estiva, quella di picco.

 

LE BASI CHIUSE

Non solo. La low cost ha anche deciso di tenere chiuse le basi di Valladolid, in Castiglia e Leon, e di Jerez, in Andalusia. Quella di Santiago, in Galizia, verrà soppressa del tutto, con la cancellazione di tutti i voli diretti a Vigo e a Tenerife nord, alle Canarie. Ad annunciarlo è stato Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, la compagnia principale del gruppo omonimo che comprende anche Malta Air, Lauda e Buzz. Tagli significativi sono previsti anche nelle Asturie, Santander e Saragozza e nel resto dell’arcipelago delle Canarie. 

RYANAIR

 

LE RAGIONI

Il motivo? La causa principale, a sentire Wilson, è la solita: le «tasse aeroportuali eccessive e poco competitive» imposte dall’ente spagnolo di gestione aeroportuale Aena. Una riduzione non indolore per la low cost: la Spagna è il secondo mercato del gruppo per ricavi, con 2,48 miliardi di euro di fatturato registrato nei dodici mesi dell’esercizio 2025 (aprile 2024-marzo 2025), stando ai bilanci depositati.

 

LA REAZIONE

A Wilson replica a stretto giro — e a muso duro — il presidente e ceo di Aena, Maurici Lucena, che accusa Ryanair di mettere in atto una «strategia di estorsione» e di esercitare «una costante pressione pubblica sui governi centrali e regionali al fine di ottenere benefici economici a breve termine a spese dei contribuenti e della sostenibilità a lungo termine del sistema aeroportuale».

 

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«TASSE STABILITE DALLA LEGGE»

Lucena sostiene anche la compagnia «distorce la realtà», spiegando che «la fissazione delle tasse aeroportuali di Aena non risponde a nessuna decisione capricciosa di questa società». «Contrariamente a quanto sostiene Ryanair, né il governo spagnolo né Aena possono modificare a loro piacimento le tasse aeroportuali definite dalla legge», attacca il manager. E la low cost «sa perfettamente tutto questo, ma con le sue dichiarazioni pubbliche ingannevoli cerca di confondere l'opinione pubblica per favorire i propri interessi». Aena spiega che l’aumento della tassa aeroportuale è di 0,68 euro per passeggero. […]

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