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IL DESERTO DEGLI IMMUNI – GRAZIE ALLA MANONA RUSSA SULLO SPUTNIK, SAN MARINO È VICINA ALL’IMMUNITÀ DI GREGGE, MA NESSUNO FESTEGGIA: IL 25% DEL PIL DELLA REPUBBLICA È PRODOTTO DAL TURISMO, E SENZA UNA RIPARTENZA DELL’ITALIA I NEGOZI E I LOCALI NON LAVORANO – PER ORA, SI OLTREPASSA IL CONFINE SOLO PER CHIEDERE QUALCHE SOMMINISTRAZIONE A PAGAMENTO (ANCHE DEL VACCINO RUSSO), MA…

SAN MARINO

Giuseppe Baldessarro per “la Repubblica”

 

Dicono che l'immunità di gregge sia ormai alle porte, ma qui non si sente. Nonostante i ristoranti possono tornare a lavorare di sera, in questo borgo nessuno parla di vittoria contro il Covid. Niente festeggiamenti, neppure nel giorno in cui il governo ha dato il via libera alle aperture fino alle 21 e 30. È un paradosso, ma la repubblica di San Marino è prigioniera in una gabbia di cristallo.

 

ospedale san marino

Un'isola felice, circondata da un mare arancione, fatto di regioni da cui non si può uscire o entrare. Così il giorno della ripartenza è di fatto diventato uno dei tanti vissuti durante i lockdown. Nessuno in giro per le strade, decine di saracinesche abbassate e solo pochi locali aperti.

 

«E d'altra parte - spiega la titolare di un negozio di souvenir di Contrada Omerelli - per chi dovrebbero aprire?» Al bar di via Onofri i vaccini sono come sempre l'argomento del giorno: «Va benissimo lo Sputnik, ma se non riparte l'Italia è inutile».

 

putin san marino

 I numeri dicono che il 25% del Pil di San Marino è prodotto dal turismo. Salvatore, che da oltre dieci anni fa il barista al Caffè Titano, sta sulla porta in attesa di avventori: «In questo periodo, di solito, solo di tedeschi arrivavano 15 o 20 pullman al giorno, le strade erano piene di gente e noi lavoravamo in dieci, servendo fino a 200 cappuccini al giorno. Oggi siamo in due». I titolari del bar gestiscono anche un albergo e un ristorante: «Anche lì è tutto fermo».

 

a san marino bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte 2

Da maggio a ottobre era un via vai di scolaresche, di turisti di mezza Europa a cui nei fine settimana si aggiungevano tanti italiani, c'erano gli anziani e quelli di passaggio per Venezia, Firenze e Roma. «Qui su - dice la titolare di un negozio di abbigliamento - ora non arriva più nessuno ». Al "Ritrovo dei Lavoratori" ieri sera qualche tavolo si è riempito: 25 coperti su 90 disponibili, e non tutti erano della città.

 

Qualcuno dalla Riviera romagnola ha oltrepassato il confine. «Sperando di non essere beccati», sussurrano. Il governo del Titano ha già messo in sicurezza gran parte dei suoi 35 mila abitanti. Ieri mattina è arrivata una nuova fornitura di 1.170 dosi Pfizer. Nel frattempo, le persone vaccinate sono 17.358, di cui 9.330 con la prima dose e 8.028 anche con la seconda dose. Percentuali altissime se si sottraggono i 5 mila che hanno avuto il Covid (e che, quindi, sono ritenuti al sicuro) e i ragazzini.

 

a san marino bar e ristoranti aperti fino a mezzanotte

Gli ultimi saranno vaccinati nel giro di qualche settimana: «Credo che sarò una degli ultimi - ci racconta la commessa di negozio di oggettistica - ho prenotato oggi, ma quasi tutti quelli che conosco lo hanno già fatto». Ieri nessun nuovo contagio, gli ospedali soffrono ancora, ma i sanitari sono fiduciosi. I centralini dell'Istituto di sicurezza sociale sammarinese sono presi d'assalto dagli italiani che chiedono la possibilità di farsi somministrare, anche a pagamento, lo Sputnik V.

 

 Il Titano ha detto di no. Per ora si sta solo ragionando su come fare con i transfrontalieri. Sono tanti quelli che vengono dall'Emilia Romagna e si cerca un modo per metterli in sicurezza. Ben sapendo, dicono gli amministratori della Repubblica, «che ci si salva solo se l'Italia e l'Europa si salvano»

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