
FLASH! - DIO PERDONA, AFEF NO! HA MOLLATO AL SUO DESTINO PURE IL QUARTO MARITO, ALESSANDRO DELBONO,…
ABBIAMO SCHERZATO: SANREMO RESTA A SANREMO - DOPO MESI DI BRACCIO DI FERRO È ARRIVATO L’ACCORDO TRA IL COMUNE E LA RAI PER IL PROSSIMO FESTIVAL CHE, NEL 2025, HA GENERATO UN GIRO D’AFFARI DI 245 MILIONI DI EURO: VIALE MAZZINI HA OTTENUTO QUEL CHE VOLEVA SUL CAPITOLO FORMAT MENTRE IL MARCHIO “FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA” RESTA DI PROPRIETÀ DEL COMUNE CHE ADERISCE ALLE CONDIZIONI ECONOMICHE PREVISTE NEL BANDO - LA MACCHINA DEL FESTIVAL RIPARTIRÀ TRA IL 24 AL 28 FEBBRAIO, PIÙ TARDI DEL SOLITO PER NON PESTARE I PIEDI ALLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA…
1. TRA RAI E COMUNE ARRIVA LA FUMATA BIANCA IL FESTIVAL RESTA A SANREMO
Estratto dell'articolo di Andrea Biondi per “Il Sole 24ore”
Il Festival non si sposta. Non si cambia. Dopo mesi di suspense e carte bollate, Sanremo resta Sanremo. […]
A quanto risulta a IlSole 24 Ore, come da bando sarà un accordo per tre anni con opzione per altri due. Un passaggio in cda Rai a metà settembre e il vaglio della giunta di Sanremo finiranno per chiudere il cerchio.
Tutto comincia nel dicembre scorso, quando il Tar Liguria decide che deve considerarsi concluso il tempo degli affidamenti diretti alla Rai. Serve una gara pubblica. E il Consiglio di Stato conferma. Per la prima volta dopo 75 anni, il futuro della kermesse canora viene messo all’asta.
Il Comune stila un bando: minimo 6,5 milioni di euro a edizione, clausola anti-flop (gli ascolti non potranno essere inferiori di oltre 15 punti percentuali rispetto alla media degli ultimi cinque anni, pena la rescissione dell’accordo dopo la prima edizione) e l’1% degli introiti pubblicitari da versare nelle casse del Comune. Warner Bros Discovery sembra osservare, ma poi non osa. Mediaset si sfila invece da subito: «Da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai», dichiarava l’ad di Mfe Pier Silvio Berlusconi a caldo, già lo scorso dicembre. Risultato: una sola proposta sul tavolo, quella di Viale Mazzini.
LUCIO CORSI CARLO CONTI TOPO GIGIO - FOTO LAPRESSE
E qui si apre un altro fronte: chi è il vero padrone del giocattolo? Sulla titolarità del format la Rai fa capire di non voler cedere di un millimetro. Discussioni infinite, tensioni a non finire. È così che inizia a prendere corpo l’ipotesi di un “piano B”: Torino o Napoli in pole come possibili nuove capitali della musica popolare.
Poi, il disgelo. Ad agosto il clima migliora e ora arriva l’accordo. Palazzo Bellevue diventa il teatro della riconciliazione «Dopo due giorni di proficuo e intenso lavoro» fa sapere Viale Mazzini. La Rai ha ottenuto quel che voleva sul capitolo format (il marchio “Festival della Canzone Italiana” resta di proprietà del Comune), aderendo dall’altra parte alle condizioni economiche previste nel bando.
Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager con il vincitore del Festival olly
La macchina del Festival può quindi ripartire, con Carlo Conti al timone nel doppio ruolo di direttore artistico e cerimoniere della kermesse in onda dal 24 al 28 febbraio, leggermente più tardi del solito per non pestare i piedi alle Olimpiadi di Milano-Cortina e alle Paralimpiadi.
Eppure, qualche ombra resiste. Just Entertainment, la società che ha aperto il fronte giudiziario, non molla. Contro il bando ha fatto ricorso. Il cautelare è stato bocciato dal Tar Liguria che però ha spostato la decisione di merito al prossimo 17 ottobre. […]
2. CONTI IN TASCA AL FESTIVAL DI SANREMO, UN GIRO D’AFFARI DA 245 MILIONI
Estratto dell’articolo di Giulia Gavino per www.lastampa.it
[…] La Rai e il Comune andando a braccetto nelle ultime edizioni hanno ottenuto un record assoluto in materia di giro d’affari. Il Festival 2025 ha infatti generato un business di 245 milioni di euro, il 20% in più rispetto all’anno precedente con un guadagno netto per la Rai che secondo alcuni indicatori economici (perché i dati ufficiali non vengono mai rivelati) si aggira intorno ai 20 milioni (erano stati 18 nel 2024).
Soldi che rientrano in quella quota di valore aggiunto intorno ai 90 milioni di euro che equivale alla ricchezza generata dalla settimana della kermesse, dato che comprende le ricadute positive per l’economia locale ma anche sull’occupazione (la stima è che intorno alle “canzonette” ci sia stato un indotto di circa 1.500 addetti).
Sono cifre “pesanti” che a livello nazionale appartengono solo alla settimana del Festival. Il Gran Premio d’Italia di domenica prossima, a Monza, genera ad esempio un giro d’affari che si ferma a 192 milioni, pur impegnando città e autodromo quasi per un’intera settimana, e ad una cifra intorno a quella della kermesse si aggira il fatturato annuale dell’A10 Savona-Ventimiglia.
Il sindaco di Sanremo Alessandro Mager con il vincitore del Festival olly
alessandro mager sindaco di sanremo 2
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