DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
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SORRISI E SANZIONI - A FIRENZE SONO STATI SEQUESTRATI 41 MILIONI DI EURO A UN CITTADINO RUSSO...
Estratto dell’articolo di Giorgio Bernardini per “Il Messaggero"
Da Mosca a Firenze passando per il Principato di Monaco: sull'impero economico di Alexey Fedorychev - imprenditore da un miliardo di dollari, tra i 100 uomini più ricchi al mondo - il sole pareva non tramontare mai. Almeno fino a ieri, quando la Guardia di Finanza, su ordine della procura, gli ha sequestrato tutto quello che possiede a Firenze: case e partecipazioni societarie per un valore di 41 milioni di euro.
Il pezzo pregiato dell'argenteria immobiliare del magnate è la Torre del Gallo, struttura di pregio storico nel quartiere nobile del capoluogo toscano, Pian de' Giullari: i sigilli sono stati posti a diversi appartamenti di lusso che dominano la città nelle stanze che furono frequentate persino da Galileo Galilei, piene di affreschi, statue di marmo, lampadari di pregio, arazzi.
L'inchiesta internazionale che ha messo nel mirino gli affari di Fedorychev va avanti da 8 anni. A chiedere collaborazione agli inquirenti italiani è stata la procura anticorruzione di Kiev. Le accuse che gli vengono mosse riguardano gravissimi reati che sarebbero stati commessi proprio in Ucraina, tra cui riciclaggio, corruzione di funzionari pubblici e frode nei confronti di una società pubblica impiegata nel commercio del grano.
Secondo i magistrati ucraini, la sua azione criminale avrebbe permesso di guadagnare illecitamente almeno 60 milioni di dollari. E se questa può sembrare una cifra spropositata è forse utile ricordare che si tratta probabilmente di una frazione decimale dei possedimenti del magnate, che negli ultimi anni ha accresciuto il suo patrimonio - specie nei primi mesi della guerra in Ucraina - esportando grano in tutto il mondo. […]
Fedorychev ha 68 anni, è russo di nascita ma ha attualmente anche il passaporto ungherese e quello uruguaiano. Seguendo la pista del denaro si scopre che è stato oggettivamente abile a scansare le curve della storia. Scappa da Mosca e arriva in Europa poco prima del crollo del muro.
Nel vecchio continente riesce però a portare con sé i proventi del commercio statale che aveva coordinato, quello delle traversine per le ferrovie. Poi si sposta sul commercio di parti dell'automotive, infine sulla logistica e le materie prime, stabilendosi nel principato di Monaco.
È il fondatore di Fedcominvest, un'azienda di esportazione leader nel mondo, che ha sede proprio a Montecarlo. Ex giocatore di calcio, ha reinvestito molti dei suoi averi in mega-yacht e proprio nel mondo dello sport: è stato proprietario della Dinamo Mosca e del Rostov, squadre di punta del campionato russo. Già dieci anni fa il suo patrimonio netto era stimato attorno al miliardo di dollari.
Oggi è presidente dell'As Monaco Basket, che, grazie ai suoi investimenti, si sta accreditando come una delle realtà di vertice continentali. Le sue mosse imprenditoriali e la diversificazione dei capitali - oltre ai suoi frequenti spostamenti di cittadinanza - gli hanno permesso di evitare sanzioni e problemi economici in ogni fase della storia. La giustizia francese aveva messo gli occhi sulla sua attività per via di sponsorizzazioni e acquisto di giocatori, ma in quel caso le indagini si risolsero con un nulla di fatto.
Invece in Toscana è arrivato ieri il primo sequestro preventivo a parte dei suoi sterminati possedimenti: i beni individuati a Firenze - secondo l'accusa - sarebbero il frutto diretto del reinvestimento di proventi accumulati illegalmente. […]
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