eugene chaplin

SAPEVATE CHE IL FIGLIO DI CHARLIE CHAPLIN, EUGENE, E’ STATO UNO DEI PIU’ GRANDI TECNICI DEL SUONO? - HA LAVORATO CON DAVID BOWIE, I ROLLING STONES E I QUEEN: “QUANDO DAVID VENNE IN STUDIO MI ASPETTAVO DI INCONTRARE ZIGGY STARDUST. INVECE ARRIVÒ UN RAGAZZO NORMALISSIMO, CHE VOLEVA LAVORARE DALLE NOVE DEL MATTINO ALLE SEI. E BASTA…”

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

EUGENE CHAPLIN

Degli undici figli di Charlie Chaplin lui è il Chaplin rock, il figlio di mezzo (settimo: più piccolo di Géraldine, più grande di Jane), quello che faceva arrabbiare il padre perché a scuola - lui che, diceva l' autodidatta Charlie, aveva la fortuna di poterla fare - proprio non ci voleva andare. Classe 1953, occhiali neri alla Lou Reed, Eugene Chaplin prima che il figlio di Charlot si definisce «un figlio di Woodstock»: sarà per questo che David Bowie, con cui condivise da tecnico del suono a fine anni Settanta il lavoro sullo storico album Heroes, lo adorava.

 

LA SERATA

Padrone di casa al premio Charlot, attribuito ieri a Salerno a Vanessa Redgrave, Eugene Chaplin parla volentieri del padre, alla cui memoria ha intitolato un museo in Svizzera, il Chaplin' s World, che in due anni ha ospitato più di 700.000 visitatori.

 

EUGENE CHAPLIN

E pazienza se il suo sogno, non proprio sostenuto dal resto della famiglia, sarebbe stato quello di costruire non un museo ma un parco giochi a tema: «Oggi è difficile interessare i giovani al cinema muto - spiega paziente, al bancone del bar di un hotel campano - per fortuna, però, Chaplin non passa mai di moda. Specialmente adesso che il mondo è in crisi, e Donald Trump si comporta in quel modo terribile con l' immigrazione, la gente ci scrive perché magari scopre per la prima volta film come Il Grande Dittatore. Se mio padre fosse ancora qui, una cosa è certa: assisteremmo a un impressionante scontro di personalità tra lui e Trump».

 

GLI SCANDALI

EUGENE CHAPLIN

E se suo padre fosse ancora qui, lui che all' epoca scandalizzava per l' eta delle ragazze con cui usciva (Oona, la mamma di Eugene, aveva 18 anni quando sposò Charlie, che ne aveva 54), chissà come sarebbe stato trattato oggo con il #metoo: «So delle accuse a Woody Allen e mi dispiace.

 

L' America è sempre stata puritana ed è anche per questo che mio padre l' ha lasciata. Ai suoi tempi i rapporti fra uomini e donne erano regolati in maniera diversa.

Oggi se sei un personaggio pubblico devi fare molta attenzione».

 

evans

Padre di un' attrice, Kiera Chaplin («La sua carriera non è mai decollata, nel 2000 fece un calendario Pirelli e oggi fa la modella. Non sono geloso»), Eugene non ha mai provato a misurarsi con l' ombra del padre. «Non avevo talento per il palco», taglia corto. E riduce la sua esperienza come tecnico del suono per Bowie, Rolling Stones («Sei mesi con loro, quelli giusti: la band aveva un sacco di soldi, si presentavano tutti al lavoro, persino Keith Richards rigava dritto») e Queen a un fatto «di pura fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto. Lavoravo in uno studio all' avanguardia, era normale che volessero venirci tutti».

 

ZIGGY E LA SVIZZERA

mick jagger e keith richards

Con David Bowie, però, il rapporto di lavoro divenne amicizia. «Quando venne in studio mi aspettavo di incontrare Ziggy Stardust. Invece arrivò un ragazzo normalissimo, che voleva lavorare dalle nove del mattino alle sei. E basta. Non ci sembrava vero».

 

Per quasi vent' anni Bowie visse in Svizzera, vicino a casa sua: «Un giorno si presentò a sorpresa da me con una ragazza. Mi disse: ecco mia moglie. La sposò poco dopo. Ma la vita in Svizzera gli stava stretta, sapevo che se ne sarebbe andato». Archiviato l' hobby da imprenditore tv (nel 1991 fondò il canale satellitare Tv Sud), oggi Eugene ha un solo rimpianto, «non aver dichiarato a suo tempo il mio amore a Ella Fitzgerald», e un sogno da realizzare: «fare l' imprenditore circense. Nel circo c' è tutto: musica, emozioni, performance». E per un istante, nei suoi occhi, balena una luce familiare.